Non serve certo Black Mirror per rendersi conto che la realtà in cui viviamo è totalmente manipolata dalle tecnologie digitali che utilizziamo. Social, meme, realtà aumentata, sottoculture digitali che nascono direttamente online: possiamo ancora parlare di reale VS digitale? O piuttosto siamo ormai in un’era in cui spazio virtuale e spazio reale non sono più dimensioni opposte? La realtà è uno spazio terzo, esattamente come quello che sarà allestito a Raum da Mara Oscar Cassiani, in cui l’URL e l’IRL (In Real Life) sfumano l’uno nell’altro. #wifispirit è un ambiente immersivo basato sulla sinestesia, in cui colori, suoni, immagini e oggetti colpiscono la percezione e generano un universo compiuto di riferimenti, una cultura fatta di sensazioni estetiche. Quale sensibilità, quale spiritualità, quali rituali definiscono l’esistenza di questa nuova umanità digitale? Più che cercare risposte, Mara Oscar Cassiani traduce in pratica artistica queste domande, costellando lo spazio fisico quanto quello di Internet di sue azioni e tracce visive, nelle quali convoglia l’estetica vaporwave, le iconologie contemporanee e le ossessioni tipiche del tardo capitalismo. Tra danza, performance e installazione, i suoi lavori (Ed3n Temple, The Sky was Pink e  Fear Not The Dark del 2016; Justice e You can (not) Advance del 2015;  MMXIV Iconography 2014, ecc.) esplorano la relazione tra l’online e l’offline e alterano il confine tra l’arte e il culto –  tipico dei social – della costruzione estetica di sé, provando a immaginare luoghi e azioni come se fossero dei post su Tumblr.