Oggi fa freddo ed era un po’ che da queste parti non lo si sentiva. Quando il freddo vero arriva la città si spegne, il tragitto casa-ufficio diventa l’unica escursione all’aria aperta e il traffico triplica. Siamo soliti scontrarci con il freddo, usarlo metaforicamente come antitesi a tutto ciò che è “calore”, “emotività”, “sentimento”. La verità è che il freddo è forse la cosa più calda, emotiva e sentimentale che ci sia. E il catalogo di Glacial Movements da dieci anni lo spiega attraverso suoni e immagini, suggestioni e contatto diretto. Il suo fondatore, Netherworld, coi suoni campionati in mezzo al Mar Glaciale Artico, ci ha fatto dischi che fanno sognare, commuovere, rilassare e pure ballare, seppur con un po’ di sforzo. Dieci anni per un’etichetta non sono pochi, per un’etichetta indipendente italiana sono tantissimi. E Plunge li celebra portando per la prima volta in Italia il profeta dell’occulto Rapoon, che da quando è fuoriuscito da quel laboratorio industriale adibito a riti esoterici chiamato Zoviet France si diletta ad esplorare il fertile mondo sotto il permafrost. Prima di lui, un’escursione in Groenlandia a cura dell'”agente di viaggi sonori” Philippe Petit e una dettagliata indagine del soundscape dell’ibernazione a opera del “nostro” Enrico Coniglio. A Netherworld, infine, il compito più importante, ovvero quello restituire anche sul palco la verità ingiustamente dimenticata: il freddo è una cosa bellissima. E il 22 dicembre a Milano si dovrebbe istituire la “festa del Ghiaccio”.
KosmischeKommando
Scritto da La Redazione