La situazione politica attuale a Cuba non è ben chiara. In attesa della fine dell’embargo con gli USA (accadrà?), Fidel Castro viene dato per morto un mese sì e l’altro pure, mentre suo fratello Raúl continua a guidare la repubblica lungo il nuovo Millennio. Per fortuna, la musica cubana è viva e lotta insieme a noi. Lo dimostra la talentuosa voce di Daymé Arocena, che a soli 22 anni ha esordito lo scorso anno con Nueva Era. Con la benedizione di Gilles Peterson, che l’ha scovata con il progetto Havana Cultura Mix per la promozione della musica dell’arcipelago, Daymé approda al Bravo Cafè con il suo carico di ballate jazz, black music e politeismo Lucumí. Non chiamatela world music, por favor.
Scritto da Livio Ghilardi