Qualche anno fa, quando cominciava a prendere piede anche in Italia in ambiente design, molti tentarono di liquidare i Pecha Kucha come un’emerita rottura di palle, una moda da nerd destinata a dissolversi come il Tamagochi, che peraltro suona in modo simile. Invece erano destinati a resistere, a moltiplicarsi, perché sono un format di straordinaria efficacia: presentazioni 20X20, imperniate sulla rigida successione di 20 immagini per 20 secondi ognuna. Progetti mastodontici o concetti esili vengono illustrati nella stessa cadenzata formula, che ha per la platea l’indiscutibile vantaggio di tagliare senza pietà gli sproloqui accademici o egotici, ma soprattutto offre agli oratori dei vincoli preziosissimi. Li costringe a trovare o costruire belle immagini, a organizzarle in una sequenza coerente e ad addensare intorno ad esse dei frammenti di discorso il più possibile persuasivi. Il risultato è tutt’altro che omologante, perché le interpretazioni variano molto di più che in un normale convegno o talk. Minimalisti ed esuberanti, lenti e sincopati si alternano producendo una tesa eccitazione, e la concentrazione di queste performance produce parole che restano impresse in maniera vivida nella mente.
La Pecha Kucha Night #15, che si tiene questa volta significativamente al Talent Garden Milano Calabiana, uno dei coworking più pushing del momento, si occupa del rapporto tra tecnologia e uomo, tra intelligenze biologiche e intelligenze artificiali. Questo il senso del tema dato alla serata, BUG BOT BIP, durante la quale interventi di professionisti impegnati in questo campo (designer dell’interazione e dell’informazione, programmatori e netartist) saranno affiancati da riflessioni più libere sull’impatto del digitale sulla nostra vita e sul fascino che la tecnologia e i robot hanno avuto sulla cultura globale nell’ultimo secolo, nel bene e nel male. Ecco i partecipanti selezionati: Alessandro Masserdotti (dotdotdot), Gionatan Quintini (Le Liens Invisibles) , Giovanni Franchina (BEPART) , Jacopo Pompilii (REFERENBOT), Mirko Balducci e Giacomo Equizi (nefula) , Marco Mancuso (DigiCult) , Stefano Benedetti (CULTWEEK) , Vittorio Banfi (Botsociety), Stefan Davidovici (Sketchmob Italia), Roberto Arista. Sono stati richiesti 2 cfp per gli iscritti all’Ordine degli Architetti, iscrizioni QUI.
Scritto da La Redazione