Se inviti Albert Pinya a fare una mostra non sai mai cosa aspettarti, perché c’è sempre qualche energica sorpresa. Da quasi due anni dall’ultima grande personale presso l’Istituto Cervantes di Milano – Food Revolution (2015) -, dove Pinya ha lavorato sulla tematica della biodiversità con un progetto in collaborazione alla chef Maria Solivellas, l’artista spagnolo (1985, vive e lavora a Palma di Maiorca) è chiamato a intervenire per un progetto site specific in Brianza, al MAC di Lissone. La mostra, co-curata da Gianluca Ranzi e dal direttore del Museo, Alberto Zanchetta, Recent Works, attraverso pochi lavori e un’opera murale realizzata appositamente dall’artista in loco, riserva un nuovo Pinya che, dall’ “enfant terrible” a cui eravamo abituati già dagli anni delle mostre con Alberto Matteo Torri e, successivamente, con Allegra Ravizza a Milano, è cresciuto dandosi quasi all’astrazione.
Scritto da Rossella Farinotti