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gio 15.06 2017 – dom 17.09 2017

Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli

Dove

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14, 40012 Bologna

Quando

giovedì 15 giugno 2017 – domenica 17 settembre 2017

Quanto

€ 6/4

Spesso alcuni accadimenti e piccole sventure della vita ci appaiono come catastrofi e i loro conseguenti risvolti positivi come dei miracoli.
È proprio quando il peggio sembra essere passato che Maurizio Finotto – artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna – decide di rendere la grazia con tavolette votive che richiamano la tradizione cattolica e quella messicana dei retablos.
Vita, morte e miracoli raccoglie 200 lavori ricavati da diversi materiali (dal legno abbandonato sulla riva dal mare alla latta) e realizzate con diversi stili che richiamano l’arte vernacolare. Una lunga parete allestita negli spazi della Collezione Permanente del MAMbo dona unitarietà e compostezza all’ammasso di immagini e parole che raccontano la vita dell’artista.
L’uso della parola scritta sottolinea e rende inequivocabile l’aspetto narrativo non solo dell’opera allestita, ma anche di ciascuna tavoletta come singola opera. Evidente è il recupero letterale di motivi e modelli consolidati nella tradizione cattolica. Gli ex voto di Finotto appaiono tuttavia attraversati da una doppia cifra religiosa e laica come se il miracolo non fosse necessariamente divino, ma soprattutto terreno e materiale.
Si tratta di un lavoro stratificato sia nel contenuto che nel significato, un’opera che non può dirsi compiuta finché ci saranno cadute – morali e fisiche – trasformazioni e cambiamenti.
Il “muro di grazie” diventa pretesto per riflessioni e nuove narrazione che aprono la strada a collaborazioni come quelle con gli scrittori Tiziano Scarpa ed Emidio Clementi, e ai linguaggi.
È in questo contesto che si inserisce il video La lingua dei miracoli proiettato in occasione dell’inaugurazione del 15 giugno alle ore 17.30. Un cortometraggio di 24 minuti che racconta lo stupore provato dalla mamma e dalla nonna dell’artista nel vedere e commentare alcune delle tavolette realizzate e scelte come più esemplificative del percorso di vita. Un racconto che si trasforma in una sorta di tragedia greca nella quale diventa possibile affrontare questioni irrisolte, rafforzando i legami affettivi.

Scritto da Guendalina Piselli