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mer 21.06 2017

Armani/Silos Film Series - The Beats

Dove

Armani Silos
Via Bergognone 40, 20144 Milano

Quando

mercoledì 21 giugno 2017
H 20:15

Quanto

gratis, solo su prenotazione: 02.91630010

Quando l’ho visto mi è venuta voglia di partire e fuggire come quella volta che partimmo dal Bar Basso in cabriolet, per arrivare fino in Crimea guidando attraverso campi di grano dorato nelle infinite campagne dell’Ucraina. Chissà perché Larry Fink, il celebre fotografo in mostra all’Armani/Silos con The Beats and The Vanities, ha scelto la proiezione di “On the Road” come evento centrale della serie dei film scelti da lui. Glielo chiederemo quella sera proprio noi di Zero, prima della proiezione della pellicola di Walter Salles che ha tentato la più difficile delle imprese: portare al cinema il libro simbolo del dopoguerra americano. Ci aveva pensato molti anni fa Francis Ford Coppola, che comprò i diritti nel 1979 ma ha sempre rinunciato a mettersi dietro la macchina da presa, finché ha deciso di scegliere il regista di “I diari della motocicletta” e “Central do Brasil” per raccontare ancora una volta la frontiera descritta da Jack Kerouac.
L’adattamento di José Rivera, con tante parole del libro in sovrapposizione alle sequenze, si concentra ovviamente sul viaggio, dai bar di New York City ai bordelli del Messico, con una particolare intensità visuale. Era l’America della vittoria, la guerra mondiale era finita da pochissimo, era il tempo dell’ottimismo, dell’innocenza e dei desideri di fuga, di tutto quello che abbiamo perso perché passiamo il tempo a lamentarci come se non sapessimo più cos’è la vita. Ce lo insegna Walter Salles con il suo ritmo intenso e qui aiutano le musiche di Charlie Parker e di Slim Gaillard. Tra tazze di caffè e tiri di marijuana, Neal Cassady è un buon Garrett Hedlund (pare che Kerouac avrebbe voluto il giovane Marlon Brando), la spalla è Sam Riley e poi c’è Kristen Stewart che è bellissima e tutta da baciare sul sedile posteriore. Abbiamo proprio voglia di farci rapire ancora una volta dalle immagini dell’altra America, dalla frontiera che continuiamo a sognare, grati a Giorgio Armani per questo bel regalo.

Scritto da Corrado Beldì