In questo periodo la retorica femminista va per la maggiore, e per una popstar internazionale sarebbe molto semplice cavalcarla. Invece Lorde, per qualche ragione, è immune ai mali del mondo e riesce addirittura a stare nella cerchia di Lena Dunham (il cui fidanzato le produce gli album) ed essere “body positive” senza risultare stucchevole. Tipo che una volta ha risposto ai bulli del liceo che la chiamavano “monobrow” vantandosi che “That brow is on cover of vogue”; agli ultimi MTV VMA si è lanciata in una performance simil-ultimo tour dei Knife ballando con la grazia di un muppet, agghindata tipo un brutto incubo di Demna Gvasalia. Quindi ora che arriva nella città della moda dovremmo andare al suo concerto con i vestiti peggiori che abbiamo in guardaroba e saltare con zero coordinazione. Glielo dobbiamo.