“Le parole di lievi” è il titolo pensato da Armando Punzo per la nuova produzione della Compagnia della Fortezza che torna ad accoglierci all’interno della Fortezza Medicea di Volterra, carcere penitenziario, con un nuovo spettacolo, per quest’anno senza altre compagnie ospiti, dopo che il festival ha assunto un’altra direzione. Gli attori carcerati della Compagnia, dopo il ciclo Shakespeare affrontano Jorge Luis Borges. “Voglio sognare un uomo e imporlo alla realtà”. Ancora una volta uno spettacolo di Punzo che richiama al ribaltamento del visibile ed il punto di partenza è che non necessariamente è reale ciò che vede la maggioranza delle persone. C’è da giurarci: le emozioni non mancheranno in un viaggio disseminato di labirinti e finzioni, di attimi impalpabili e irreali, di sorprese. Con questo spettacolo si inaugura il progetto Hybris, improntato sull’idea di rovesciare la prospettiva comune. Hybris è la colpa di chi viola una legge immutabile e nel nostro vocabolario significa superbia, insolenza, tracotanza, parole su cui Punzo invita a riflettere, a partire dalla loro etimologia, attraverso una serie di incontri, che precedono gli spettacoli, con pensatori del nostro tempo. Un’esperienza unica per stare all’interno del penitenziario, conoscere il lavoro dei carcerati della celebrata compagnia e partecipare ad una cena conviviale, da quest’anno una nuova consuetudine nella nuova Torre del Maschio, appena restaurato e nel giardino dove saranno allestite installazioni e proiezioni che raccontano l’esperienza della compagnia negli ultimi (quasi) trent’anni.