«Anvedi come sona ’sto negretto coll’elmetto». Frase – decisamente aberrante nella forma, ma ineccepibile nella sostanza musicale – carpita a un suo precedente live romano. E anche come canta, aggiungerei. Il mondo l’ha scoperto nel 2002 con il singolo The Seed insieme ai The Roots, contenuto in The Headphone Masterpeace, un (doppio) esordio capolavoro, colmo di consapevolezza e creatività. Un gran bel mix di soul, funk, rock, grandi melodie e altrettante sperimentazioni. Anziché battere il ferro finché era bollente, il buon Cody si è preso dieci anni di pausa nei quali si è dedicato molto famiglia e poco alla musica. Nel 2012 il ritorno in grande stile con Landing on a Hundred fino al nuovo My Love Divine Degree. Questa volta torna dal vivo in veste solitaria. La sua voce, la sua chitarra, i suoi copricapi ma soprattutto le sue grandi canzoni capaci di emozionare, colpire ed “educare” anche l’ascoltatore più distratto o coatto. Dimenticavo: Cody viene da Atlanta, la città che ha dato il titolo e l’ambientazione alla più avvincente serie della scorsa stagione – “Atlanta”, appunto – firmata da quel geniaccio di Donald Glover aka Childish Gambino.