I hate models, un nome un programma. Zero definizioni, zero conformismi, zero limiti, i suoi set sono un viaggio interstellare tra emozioni intense e contrastanti, un po’ come trovarsi nella sbronza di Dumbo, con gli elefanti rosa che suonano trombe e percussioni, si moltiplicano e si scavalcano in uno scenario scuro e duro come può essere la techno. Forse la descrizione suona un po’ inquietante, ma la verità è che I hate models rappresenta oggettivamente uno degli artisti francesi più psichedelici e innovativi di questi anni. Quindi appuntamento per sabato pomeriggio nel nostro salotto preferito, con un drink in mano e Dumbo in tasca.
Scritto da Ilaria Blondich