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mar 14.11 2017 – dom 19.11 2017

Inside Out

Dove

Base Milano
Via Bergognone 34, 20139 Milano

Quando

martedì 14 novembre 2017 – domenica 19 novembre 2017
H 19:00 - 20:00

Quanto

su prenotazione (gruppi da 30 persone fino a esaurimento posti), vedere sito

Contatti

Sito web

JR è un artista francese che si considera un artivista. Nato come street artist, passa a un certo punto dal colore al mezzo fotografico, e in particolare si impegna nel ritrarre persone appartenenti a gruppi apparentemente contrapposti (l’esempio più eclatante è quello di operai israeliani e palestinesi) per affiggere le loro foto affiancate, a mo’ di poster, e ricostruire un senso di unità, comunità. Base ha voluto partecipare a questo progetto internazionale (il progetto partecipativo più imponente del mondo) chiamando JR in occasione dell’apertura al pubblico di un grandissimo cantiere, quello che espanderà la sua superficie fino a raddoppiarla, per fotografare gli operai che una volta lavoravano all’Ansaldo con i protagonisti di oggi: operai e startuppari, facce antiche e facce da hipster, mischiati, mostrano una possibile integrazione tra il sistema industriale e il postfordismo.

@Giovanni Calaudi
@Giovanni Calaudi

Abbiamo parlato con Valentina La Terza, responsabile a Base della programmazione e breve e lungo termine, di questo ingrandimento e delle prospettive che comporta: come si sta evolvendo Base? I nuovi metri comprendono un ultimo piano con vista sui tetti di Tortona, ma anche lo spazio del cortile. Ci sarà più posto per il coworking, che però più che coworking è una project house, un incubatore di realtà selezionate per collaborare tra di loro e interagire con la programmazione di Base (ora come ora ci sono Cariplo Factory, Wikimedia, i Distratti ed Etre). Poi si amplierà il programma di residenze d’artista, e soprattutto la parte laboratoriale, dalla falegnameria, al Fablab, alla produzione musicale.

@Chiara Conti
@Chiara Conti

«Quello che forse non poteva essere evidente fino a ora è che parallelamente alla programmazione di eventi abbiamo investito moltissimo nei progetti a lungo termine, nella parte produttiva in tutti i campi. Non volevamo occuparci solo di un palinsesto di eventi effimeri, che impone di ricominciare sempre daccapo a ogni nuovo progetto, ma abbiamo privilegiato sempre, dal coworking ai laboratori, l’aspetto produttivo. Ci procuriamo gli strumenti adatti a sviluppare relazioni e intrecci veri, non solo l’incontro alla macchinetta del caffé. E ora cominciamo a vederne i frutti.»

È un sollievo sentire queste parole che esulano dalla retorica dominante dell’innovazione, sempre associata a Base e ai moltissimi altri luoghi che stanno sorgendo a Milano, uno diverso dall’altro ma confusi in una notte in cui tutte le vacche sono nere, da mare culturale urbano alla Fondazione Feltrinelli, dall’inaugurando campo LUISS ai mille coworking e fablab che spuntano dovunque. È vero che Milano ha bisogno come il pane di produzione, e non solo di eventi a costo zero. Forza BASE.

Scritto da Lucia Tozzi