L’estate è nel pieno delle sue forze. Il sole cuoce come non mai, ma lo sportivo non si ferma certo di fronte al caldo e nel Corvetto trova il suo luna park preferito. La zona grazie alla sua posizione al confine tra città e prima campagna offre ampi spazi verdi per correre e pedalare in pace e serenità. Puoi sfrecciare al Parco Cassinis, detto anche Parco delle Rose, dedicato al defunto Gino ex sindaco di Milano. Oppure puoi cambiare marcia e dal Parco della Vettabbia arrivare fino al fiume Po attraversando la Valle dei Monaci: un percorso pedonale o ciclabile, all’interno dell’area naturale agricola protetta del sud Milano tra chiese, abbazie, borghi e rocche del 1300, che ha come metà la congiunzione con la Via Francigena. Quindi se hai le gambe e il coraggio puoi arrivare fino a Roma.
A chi invece piace più la palla come oggetto di gioco, i molti centri sportivi presenti in via Fabio Massimo hanno tutto ciò che cercate. Campi da tennis in terra rossa, in erba sintetica, coperti, scoperti. Campi da calcio a 5, a 7, a 9, a 11, scoperti, coperti. Per chi ha la racchetta facile anche spazi per lo squash. Mentre per gli amanti del pallone arancione, nel quartiere non ci sono parquet ma playground da basket in cemento colorato dove sfidare le squadre rivali in tornei senza sosta. In via Ravenna e in via Montemartini difficile trovare arbitri e retine da canestro, qui vige la legge del più forte sul campo: contatti e falli al limite, qualche doppio passo e nessuna cheerleader. Solo sport e competizione.
A Corvetto anche gli sportivi più creativi vengono premiati. Il quartiere vanta un parco avventura tra gli alberi: passerelle, ponti tibetani, salti nel vuoto, liane, reti e carrucole intervallati da piattaforme che permettono di riposare tra un esercizio e l’altro. Uno spazio verde piacevole soprattutto per fare attività in compagnia, tra risate e prese in giro, come anche il paintball. Lo sport adrenalinico in cui due squadre, composte solitamente da un minimo di 4 ad un massimo di 10 elementi, si sfidano all’interno di un campo da gioco ad eliminarsi a vicenda o a conquistare una bandiera, utilizzando appositi attrezzi sportivi (mitragliette) chiamati marcatori che, a mezzo di palline di gelatina ripiene di vernice biodegradabile e atossica (le paintballs) vanno ad eliminare l’avversario. Pronto alla sfida?