Cos’è che desiderano più di ogni altra cosa i milanesi? La domanda è faziosa. Scontata. Andare fuori da Milano. All’arrivo dell’estate, ecco poi che l’insofferenza per i grigi aprichi, tutti inondati dai rovesci di luce che cuociono anche i più dotati di melanina, i più resistenti al caldo, quelli a cui pure i 30 gradi fanno piacere perché non sudano, e mai hanno pensato al collasso fisiologico da bulbo umido, si fa irrimediabile. Dove andare? I laghi sono mete turistiche. Tendenzialmente piene di famiglie, vecchi sfondati e qualche facoltoso con motoscafini e barchette. Il mare qui vicino non è proprio il massimo: le ripide e belle scogliere liguri, anche lì, sono perlopiù appannaggio meneghino, case vacanze. Ecco allora che arriviamo ai fiumi: vero e proprio sollazzo estivo lombardo, noi di qui che non abbiamo il mare, ma l’acqua dolce che scende fresca dalle piccole valli. Qui ne avete sei: sei luoghi, sei radure, sei piccoli paradisi.