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Posto Ristoro

Chiuso definitivamente
Categorie Ristoranti

Contatti

Posto Ristoro Via Largo Molino, 3-5
Castenaso

Orari

  • lunedi chiuso
  • martedi chiuso
  • mercoledi 20–22
  • giovedi 20–22
  • venerdi 12:30–14:30 , 20–22
  • sabato 12:30–14:30 , 20–22
  • domenica 12:30–14:30 , 20–22

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l'attendibilità delle informazioni fornite.

Cucina

Prezzo

“Sono giorni ormai che piove e fa freddo e la burrasca ghiacciata costringe le notti ai tavoli del Posto Ristoro”. È l’incipit di Altri Libertini di Pier Vittorio Tondelli ad aver dato l’ispirazione per il nome di questo ristorante di “cucina curiosa” che non ti aspetti, in una piccola strada chiusa di Castenaso. 

E a parlare con Nora, la proprietaria, non si fa fatica a capire perché il primo riferimento sia quello dello scrittore di Correggio, con i suoi immaginari a cavallo tra ricerca della propria identità e utopie di libertà. Innanzitutto per un concetto di accoglienza inclusiva che quasi costringe – in senso buono – all’informalità e al “come as you are” a partire proprio dall’atteggiamento espansivo e privo di impostazioni da poser di Nora e del suo staff di sole donne (e ci aggiungiamo anche i bagni senza genere, i colori shocking di alcuni arredi e la totale disponibilità nei casi di intolleranze alimentari o gustative).

E poi per la voglia e la capacità di rompere le regole della scena culinaria bolognese, monotona per tradizione e omologata nelle sue espressioni ristorative.

«Nella città dei primi – racconta – volevo che il mio ristorante potesse dare importanza ai secondi e alla contaminazione culturale». La scelta delle materie prime parla chiaro: i piccioni allevati da Pelloni in Romagna, le lumache della Società Agricola Primaluna di Castenaso e poi pecora, carni di selvaggina, pesci dei nostri mari, verdure di vicinato, una buona scelta di vini e spumanti biologici e grandissimo rispetto per la stagionalità.

Aperto nel giugno del 2021 in quella che da fuori potrebbe sembrare un’officina (e lì infatti c’era il noto Officina del Gusto), Posto Ristoro nasce in realtà gradualmente nelle innumerevoli esperienze di Nora, partita giovanissima nel 2005 da Amerigo in sala, poi – durante gli anni del Dams – passata dal Caminetto d’Oro, il Ristorante Leoni, Camera a Sud e anche Stefino, fino a Londra e di nuovo in città, stavolta in cucina da Fadiga e Il Rovescio, con una breve parentesi di street food al mercato di Campi Aperti del Vag61.

«Ho venduto anche vini naturali – continua Nora -, quindi la filiera l’ho fatta praticamente tutta». E se le chiedi perché a Castenaso, non ha dubbi: «Il centro di Bologna è ormai saturo, penso che per fare della qualità ora siamo meglio stare un po’ fuori».

E qui di qualità ce n’è tanta e a un prezzo giusto, senza esagerazioni: «Quello che proviamo a fare – ci dice Michela, la chef – è raggiungere un equilibro creativo tra forma e sapore con piatti un po’ più spinti e piatti più comfort. E cercando di dare alla struttura del menu vegetariano lo stesso livello qualitativo di quello di carne o di pesce. In un anno e mezzo avremo fatto un’ottantina di piatti, cambiando le materie prime e la tipologia di cottura».

Riguardo alla nostra esperienza degustativa: indimenticabile il battuto di pecora (€ 15) con topinambur, datteri, teriyaki e santoreggia; spaziale il risotto alle lumache (€ 18) con fondo bruno al vino rosso, burro chiarificato e polvere di cavolo nero; eretici e, non solo per questo, grandiosi i tortellini (€20) con mortadella di cinghiale, lombo capriolo, salsiccia passita di cervo, comtè e noce moscata. Arrivati qui eravamo già sazi, ma non potevamo non provare anche il petto di piccione fritto (€ 26) con purè di patate e filetto marinato e la buonissima zucca cotta a bassa cottura (€21) con scalogno, mostarda di zucca cotta per 30 ore, sciroppo di senape, crumble di semi di zucca e amaretto e besciamella alla senape. Colpo di grazia con il babà bagnato di gin con crema di bitter e riduzione di vermut (€ 8).

Le formule di prezzo sono diverse: per il percorso degustazione si può scegliere tra pesce, selvaggina o vegetariano/vegano e costa 60 euro (58 il veg), il menu del pranzo – che comprende acqua, calice di vino, coperto e caffè – va dai € 35 (antipasto + primo) ai € 50 (antipasto + primo e secondo) e poi c’è ovviamente il menu alla carta.