Mentre scattavo una foto il gestore mi ha detto: “Guarda che questa è la “piola” più brutta di Torino”. “Lo so” – gli ho risposto – “Ma mi piace per questo”. Questa bocciofila è uno dei posti più spartani che conosca, tra tavoli accampati, karaoke e bagni in zona canoe. E questo è proprio il suo carattere, non lo fa per qualche vestigiale retaggio ideologico: qui l’unica filosofia è quella del “prendersela con calma” e possibilmente “non rompere le palle”. I brand, gli Slow, i fast e tutto il resto se ne possono andare a quel paese. Tomini al verde, vitello tonnato, peperoni e acciughe al verde, cucina casalinga e pintoni di rosso a volontà, oltre a un’impagabile vista fiume che sarà la vista dei vostri migliori pranzi, merende e cene “fuoriporta” restando in città. La domenica è una bellezza!