Dietro al bancone, Mattia Mizzi; in sala, Claudia Iovero; in zona fronte bancone, di solito io con qualche amica. Al Mercato Noodle Bar ci vado spesso – lo ammetto – perché, pur essendo un posticino orientale a Milano, rievoca l’atmosfera di casa. La prima volta che ci sono stata era per la presentazione della cocktail list estiva. Il caldo, quel giorno, era insopportabile e fra i raggi di sole accecanti e la foschia dello smog milanese, Al Mercato mi è sembrato un’oasi dove rinfrescarmi e staccare la spina. Mattia, il bartender, ha fin da subito fatto le veci di casa accogliendomi nel miglior modo possibile. Poi un dim sum dietro l’altro – fra i più buoni che io abbia mai assaggiato – e una padella di fuoco all’anatra (condivisa), perché le porzioni sono super abbondanti e sicuramente non si lascia il locale con la pancia mezza vuota.
Buonissime anche le polpette di octopus, i noodles malesiani, il bahn-mi e il bao. Da quel giorno di luglio a oggi di tempo ne è passato e io sono andata a cena Al Mercato innumerevoli volte. Oltre a essere un ottimo ristorante, ha anche una bottigliera invitante e un bartender che di mixology ne sa, eccome se ne sa. Al Mercato è il classico locale dove si può andare a dire «Mi piace il whiskey». Al tavolo arriverà sicuramente un cocktail che diventerà uno dei tuoi preferiti. E io questa non la chiamo magia o intuito, la chiamo bravura di chi sa fare il proprio lavoro. Come uno chef in cucina, Mattia dietro al bancone dà vita a drink davvero buonissimi e incontra tutti i gusti. Al Mercato Noodle Bar è la mia Thailandia. Il mio Giappone. La mia Cina. Il mio viaggio lungo in poche ore.
Alessia Musillo