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Pasticceria Marchesi

Zero qui: Bacia le dame

Foto di pasticceriamarchesi.com

Contatti

Pasticceria Marchesi Via Santa Maria alla Porta, 11a
Milano

Orari

  • lunedi chiuso
  • martedi 7:30–20
  • mercoledi 7:30–20
  • giovedi 7:30–20
  • venerdi 7:30–20
  • sabato 7:30–20
  • domenica 7:30–20

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l'attendibilità delle informazioni fornite.

Cucina

Prezzo

Passano i secoli, cambiano i clienti (sempre milanesissimi e borghesissimi per la maggior parte) e la proprietà – ora del gruppo Prada, anche se la sede storica è gestita ancora dal nipote del fondatore Angelo Marchesi, che si chiama anche lui Angelo Marchesi –, aumentano i punti vendita (oltre alla sede storica anche Via Monte Napoleone 9 e Galleria Vittorio Emanuele II) ma i dolci no, quelli sono fatti ancora come nell’anno dell’apertura, il 1824, a cominciare dal panettone: non vi rinuncerò mai, almeno fino a quando non mi capiterà di allenare una delle due squadre cittadine.

Ma siamo ora nel 2024, e la Barbajada, bevanda a base di caffè e cioccolata, molto apprezzata nell’Ottocento dai frequentatori delle pâtisseries milanesi, torna nel menù per festeggiare il bicentenario. Un’occasione anche per creare un panettone speciale – sfornato dalle mani di Diego Crosara – ispirato proprio alla storica bevanda: un impasto scuro con gocce di cioccolato fondente venezuelano e glassa al caffè. Nella colazione del bicentenario spicca poi la girella alla cannella, arancia e mandorle, leggera e croccante, perfetta per chi desidera un dolce dal sapore natalizio. Su ordinazione, anche i panettoni gastronomici con foie gras, marron glacé, alici, pomodori secchi e altri abbinamenti culinari.

Insomma, Marchesi è il luogo d’eccellenza per praline e pasticceria fine, a due passi da tutte le chiese che contano a Milano. Una tappa obbligata per una colazione in centro, e se al bancone è troppo affollato, provate a sedervi nella saletta dietro, il servizio che vi sarà addebitato non è esoso. E all’aperitivo rigoroso ordinare al bancone un Marchese (Campari, vermouth, gin, Biancosarti) o un Milano-Torino: veder lavorare l’attempato bartender è un piacere, come peraltro scambiare due chiacchiere con i baüscia della Milano bene, la cui priorità assoluta è decidere dove andare a cena. Son problemi.