Nel 1951, il fotografo Bob Mizer fondò a Los Angeles Physique Pictorial, la prima rivista fotografica che trattava in modo esplicito il nudo maschile in relazione al bodybuilding e al mondo gay. Physique Pictorial giocò un ruolo culturale cruciale, dando visibilità a corpi maschili come oggetti di desiderio erotico, nonostante lo stigma che affliggeva l’omosessualità. Quell’opera pionieristica, dopo aver segnato l’inizio di una nuova visione dell’arte del corpo, influenza ancora oggi l’estetica della fotografia erotica.
A dicembre scorso a Bologna ha aperto una galleria che porta avanti questo dialogo con una proposta artistica contemporanea che esalta l’arte del nudo maschile e la sua connessione con la cultura queer. È la Galleria Leòn (via Galliera 42/A), diretta da Leonardo Iuffrida. Al suo interno è, infatti, possibile trovare un’accurata selezione di foto vintage dello stesso Bob Mizer (1922-1992) e di Bruce of Los Angeles (1909-1974), altro maestro che combinava il nudo maschile con un’eleganza quasi classica, evocando il mondo della scultura greca.
L’archivio fotografico della galleria comprende, inoltre, diverse fotografie vernacolari, dall’Ottocento a oggi, ovvero ritratti, scatti di viaggi e di vita quotidiana, realizzate da persone comuni; immagini che non nascevano come opere d’arte ma che, grazie alla loro bellezza, meritano di essere celebrate come capolavori.
Leòn ha inaugurato con la doppia personale Flemish Flair di Camilla Di Bella Vecchi e Marco Gualdoni, due fotografi italiani il cui stile richiama alla memoria le atmosfere degli artisti fiamminghi. La mostra è visitabile fino al 15 febbraio.
ORARI: da martedì a sabato 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30
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