Pure se avessero tenuto le braccia conserte da marzo a oggi, saremmo stati comunque “in debito” verso Standards – progetto e spazio in zona Bovisa animato da Alberto Boccardi, Attila Faravelli, Enrico Gilardi, Gaia Martino, Michele Lori, Roberta Pagani e Nicola Ratti – e Artetetra – l’etichetta indipendente e super weird nata nelle Marche ma che ormai da qualche tempo ha trovato casa e affinità di “visione” fra le pareti di via Maffucci. Debitori per tutto quello che hanno fatto prima: i concerti e gli spunti di ricerca e condivisione da parte di Standards, gli ascolti e le connessioni sul (quinto) mondo con Artetetra. E invece in questi mesi l’etichetta ha continuato a pubblicare dischi sul proprio Bandcamp e in formato cassetta (nonché ad aprire finestre incredibili con contenuti audio/video vari, dal festival Avantgardening al videogioco “Pataphysical Theater” registrato per ZERO), mentre Standards ha confermato di essere uno dei laboratori di idee e progetti meno allineati in Italia con i “Quarantine Workout“, esercizi/partiture ed esperienze di ascolto e di relazione con lo spazio inedite realizzate in collaborazione con vari artisti e amici da aprile a oggi.
Le restrizioni per l’emergenza sanitaria continuano a limitare le attività in presenza di queste due realtà per certi versi molto diverse e per altri assai complementari tra loro, ma questo non gli ha impedito di trovare altri modi per continuare a dialogare con la propria comunità e per non smettere mai di far circolare suoni, idee, parole e immagini ogni volta diversi. Dopo il rapporto con il reale più o meno tangibile dei Workouts, il piano di azione si sposta nella dimensione liquida di internet – luogo naturalmente accogliente per i miscugli a più dimensioni di Artetetra: non con un semplice concerto o evento in streaming, ma con una sorta di maratona ricca di contenuti di vario genere, che andrà in onda dal 28 novembre al 4 dicembre, un progetto audio/video curato dalla corp quintomondista Artetetra e presentato in collaborazione con Standards come e-benefit per lo spazio. Si chiamerà “Microtelevision” e sarà l’occasione perfetta per supportare concretamente (ma sempre facoltativamente, l’accesso alla visione è gratis) coloro che non ci hanno lasciato senza musica o spazi di riflessione neanche nei momenti più difficili.
MicroTV si basa sulla creazione di un archivio di video playlist contenenti materiale proveniente dai recessi più nascosti e bizzarri del bordo della piattaforma
Cogliendo l’occasione del confinamento nel mondo fluttuante della rete, l’etichetta ha chiesto ad artisti, musicisti ed amici con cui ha collaborato negli anni di fornire un contributo creando una serie di playlist YouTube, ospitate sul canale di Artetetra: il progetto si basa infatti sulla creazione di un archivio di video playlist contenenti materiale proveniente dai recessi più nascosti e bizzarri del bordo della piattaforma, per un tentativo (im)possibile di organizzazione dei contenuti internet. «Gel ballistico come innesto sensorio, video condivisi per essere rivolti ad un pubblico non umano, digging di bookmark abbandonati, archeologia dello shitposting sono solo alcuni dei temi proposti per la collezione che già al suo avvio conta 40 contributi diversi da individui provenienti tanto dall’ambito musicale quanto quello dell’arte visuale e dei media, del giornalismo d’avanguardia e professionisti dell’internet slacking», per dirla con le parole di Luigi Monteanni e Matteo Pennesi, menti scoppiate dietro Artetetra. A introdurre e accompagnare le playlist, due talk sperimentali a cura di Gabriele de Seta (digital folklore 2020) e della label stessa (“How to climb out of the pile of stuff). Le trasmissioni si potranno seguire dal sito di Standards e QUI trovate il pulsante digitale per supportare con una donazione.
Se il progetto della TV è un’idea di Artetetra ospitata da Standards e un modo per aprirsi al digitale per quest’ultimo, c’è anche un’altra occasione (una serie di occasioni) per supportare lo spazio e l’attività culturale indipendente e di ricerca dei suoi “agitatori”: STANZA è una serie di incontri online curati e prodotti da Standards, un’occasione di partecipazione e conversazione tra artisti, musiciste e pubblico per valorizzare in modo laboratoriale e discorsivo alcuni temi, tra i quali l’ascolto come strumento di conoscenza percettiva della realtà e le relazioni tra suono, spazio e corpo. Le prime due conversazioni di STANZA rimodulano in maniera tematica l’evento Aural Tools, in programma da Standards e ripensato per mettere in dialogo gli autori e le autrici che hanno preso parte alla serie, nella quale semplici oggetti diventano multipli sonori a partire dalla specificità della pratica di ogni autore a cui ciascuna edizione è dedicata. Il prossimo appuntamento è il 5 dicembre, di seguito tutte le info di entrambi gli appuntamenti. Support your local scene! oro come formati e come contenuti. con un progetto online nato da una visione teorica più affine alle pratiche sonore
MICROTELEVISION
a cura di Artetetra
da sabato 28.11 a venerdì 4.12 • H24
Talk: Gabriele de Seta, Artetetra
Playlist a cura di: Norient, Ratthew, Sun Araw, Standards, Rully Shabara, TMT, Palm Wine & Michela de Mattei, 2DG, Polonius, Gang of Ducks , Hydrofemme, Rainbow Island, Cortex of Light, Nicola Tirabasso, DJ BALLI, Quanto Magazine, Kimchi, Matej, Giorgio Dursi, Giulia Bencini, TOTALE, Paolo Schiamazzi&Faetal-B, Tony Caldo, Vecchio Puorco, Giada Arena, Giuseppe Conte, Merchants, Simon Reynolds, Drinchendrò, International Winners, Chierichetti Editore, HDK, Hvala Ti, arottenbit, Sense Fracture, Charli B Moore, Technochrist (aka Loris Cericola), Nice Strangers, Esy Casey.
Per partecipare e supportare con una donazione QUI
STANZA II. For Elements
On water, air and sound
con* Seiji Morimoto, Dafne Vicente-Sandoval, Riccardo Venturi e Attila Faravelli
a cura di Attila Faravelli
sabato 05.12 | ore 18.00-20.00
Nel secondo appuntamento, la fagottista francese Dafne-Vicente Sandoval introdurrà la relazione acustica che può esistere tra diversi elementi – ance ed acqua – mentre il musicista Seiji Morimoto racconterà la sua ricerca sui modi semplici per rendere i movimenti dell’aria visibili ed udibili. Il critico, curatore e storico dell’arte contemporanea Riccardo Venturi descriverà come gli elementi naturali di acqua e aria, abbiano avuto un ruolo centrale negli scenari artistici contemporanei.
INFO
• le conversazioni si svolgeranno online e saranno prevalentemente in lingua inglese
• prenotazione obbligatoria: info@standardstudio.it
• per partecipare, è richiesta una donazione a supporto del progetto QUI
• effettuata la prenotazione e la donazione, riceverete le istruzioni per accedere alla stanza (link e psw)