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CheFanza! #5: dentro i rave

Due fanzine scoperte nel contesto delle feste illegali: OneTribeZine01 e Pare Eoliche

Scritto da ABAC il 8 ottobre 2024
Aggiornato il 9 ottobre 2024

Pare Eoliche

La stagione estiva delle feste si sta concludendo. Chi ha seguito la ruta balcanica è già in Grecia da un pezzo e chissà ora dove si dirigerà. Chi non ha potuto sta già pensando all’inverno in Colombia e noi facciamo un passo indietro per parlare delle migliori fanzine presentate o ispirate ai rave del duemila e ventitré. Meglio tardi che mai.
Le due autopublicazioni che abbiamo scelto hanno un legame fortissimo con il movimento italiano nonostante entrambe siano state trovate in Francia. Avremmo potuto trovarle anche in Spagna, Cechia, Polonia, Portogallo, ma non Italia. Seppur in repressione nella penisola le situazioni di connessione e scambio non sono affatto poche, ma abbiamo voluto individuare due fanzine arrivateci in mano nel contesto specifico delle feste illegali, che da noi non si sa perché sono ancora illegalissime. La prima di cui parleremo è stata trovata al OneTribe dello scorso ottobre e sembra che la mano sia proprio la loro. La seconda invece ci è arrivata sfattonando nella coda notturna del quindicesimo del Cronik, da qualche parte in una montagna del Sud della Francia.

OneTribeZine01

Parliamo di un festone che quando si fa smuove migliaia di persone da tutta Europa e anche giustamente: chi ci sta dietro fa parte del movimento da oltre vent’anni e i nomi nella line up non hanno bisogno di presentazioni. Una fila lunghi chilometri, un sound unico che taglia un valle francese da lato a lato, una unica missione, sempre la stessa.

La fanzine OneTribeZine01 ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Parte la notte, cala la nebbia, ci si perde tra i vapori del sound e ci si ritrova nell’accampamento di amici. Girano cose, girano storie e qualcuno fa girare una fanzine. Chi l’ha scritta. Boh. Citazionismo dei grandi miti. Firmate dagli stessi che organizzano o forse solo una raccolta di loro vecchi lavori. Non si sa. Lo stile molto semplice e le grafiche e i font in continuità con le linee della festa. Professor bad trip. Non sembra esserci una filosofia a fare da filo conduttore tra le pagine. Quello che basta é quello che si sente tra le grafiche vecchia scuola e i messaggi anti-sistema. Passa un piatto. The only good system is a sound system. Ci si ripiglia il mattino. Ritorna in mente. Ma chi l’ha fatta la zine. Francesi. Italiani. Forse inglesi. Non si sa, non si trova. Forse non ci si impegna a cercarla. Ma la si vede girare. E lei rimane come ricordo e se mi chiedete dove trovarla non saprei. Di sicuro se andate a tante feste comparirà.

Pare Eoliche

A giugno credi faccia caldo, invece su una montagna delle Cevennes ti caghi di freddo. Botta di pioggia, sale il nebbione, ci si perde tutti, la gente bubbola. Cammini tra la nebbia e senti tutti i dialetti d’Italia. Non sembrano esserci francesi in Francia. Un veneto parla di una fanzine. Lo individui tra la coltre e i giacchettoni da neve. L’avete fatta voi? Si. L’avete qua? Sì. Bella storia. Daje. Grande. È lei. È Pare Eoliche. Una narrazione fotografica ideata e scattata l’anno prima in due feste nel sud della Francia. Il Dirty Groove e the Big Rave Party Show. Entrambi due ventennali importanti di crew storiche. Primi piani, momenti topici, sound system, collassi, quasi tutte accompagnate da citazioni in tempo reale tipiche del mondo rave. Tra quelle da sottolineare troviamo, chi dorme non piglia pezzi, lasko, se non mi bevi casco, la spagna è un’italia con gente un po’ emiliana e tanti altri svarioni. Tutte firmate da penne del calibro di Britney Speed. La fanzine è quindi una raccolta importante di momenti tipici e quotidiani della scena free party, tutte cose inosservate e che potrebbero essere dimenticate o che potrebbero vivere nella memoria nebulosa dei partecipanti, se qualcuno ogni tanto non le immortalasse.
Tutto è potente, immediato, e la presenza intensa di unità di idee e stili di vita è un sentimento quasi tangibile. Mi sento serena, in pace. È bello passare ore a passeggiare tra le bancarelle, gli spacciatori, la gente che sballa balla e si ripiglia, la gente normale, le strade polverose. È la stessa nostra natura a destare preoccupazione, sconosciuta e potenzialmente sovversiva.

La realizzazione di Pare Eoliche è stata possibile grazie alla spinta di Detable Publishing, iniziativa editoriale indipendente nata con l’obbiettivo di indagare l’estetica delle contro-culture contemporanee.

Che Fanza! è una rubrica a cura di ABAC, membro del collettivo statunitense Roguexwriters, che prova a dare un ordine al bellissimo caos cartaceo e meta testuale contemporaneo delle fanzine proponendovi di volta in volta un paio di consigli.