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Dieci (tra le tante) ragioni per andare a Santarcangelo Festival

Scritto da Salvatore Papa il 28 giugno 2021

Amanda Piña - Climatic Dances

Un festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne, un cinquantennale lungo due anni curato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di Motus “in uno stato di alterata sovraeccitazione, fra slanci in avanti e sguardi al tempo passato” prima di passare la direzione artistica al neo-eletto Tomasz Kireńczuk. Santarcangelo Festival torna dall’8 al 18 luglio 2021, undici giorni che accorciano le distanze tra teatro, arte, cinema, musica, letteratura e antropologia con un’iridescente misticanza di artiste e artisti e una molteplicità di spazi e formati che hanno richiesto uno sforzo organizzativo non semplice, come d’altronde non semplice è stato realizzare nella pandemia un festival che da sempre si fonda sulla vicinanza dei corpi, degli artisti e del pubblico. Ma Santarcangelo c’è, c’è stato incredibilmente nel 2020 e ci sarà ancor di più quest’anno con un programma permeato dalle lezioni del virus, contemporaneo.

Davanti a tale complessità e consci della difficoltà di approcciarsi a un festival dopo tanto tempo, abbiamo allora cercato dieci – tra le tante – buone ragioni per esserci o, per dirla come i Motus, per “essere presenti e silenziosamente accoglienti, in osservazione, in apprendimento, con quella estraneità che la selvatichezza animale porta intrinseca e sacralizza”.

Cherish Menzo – Jezebel (Foto di Bas De Brouwer)

> TORNA LA SCENA INTERNAZIONALE con importanti artiste provenienti per lo più da America Latina, Africa e Asia: la cilena Manuela Infante nota a livello internazionale per il suo teatro post-umano con Metamorphoses, un lavoro inedito ispirato alla nota opera di Ovidio (17 e 18/07, NELLOSPAZIO); la messicana Amanda Piña che presenta in prima nazionale Climatic Dances, performance ispirata al lavoro dell’antropologo messicano Alessandro Questa sulle danze tradizionali delle popolazioni indigene del Masewal (9 e 10/07, NELLOSPAZIO); Cherish Menzo, olandese ma originaria del Suriname che con la sua nuova performance Jezebel (13 e 14/07, NELLOSPAZIO) che lancia una critica all’immaginario collegato alla figura femminile iper-sessualizzata delle Video Vixen, le modelle ingaggiate per i videoclip hip hop alla fine degli anni ’90, che hanno contribuito a rafforzare gli stereotipi associati alle donne nere; e poi la taiwanese Betty Apple (scelta per l’immagine del festival) e l’artista ghanese transgender Va-Bene Elikem Fiatsi (crazinisT artisT) che, anche se a causa delle normative anti-Covid non potranno essere presenti, propongono due azioni live digitali nell’ambito dell’incontro Body in transition_Time/Space Travels (11/07, Scuola Pascucci). Altro grande nome: El Conde de Torrefiel, con il primo studio su ULTRAFICCIÓN nr. 1 / Fracciones de tiempo, un esercizio visivo e poetico che tratta chirurgicamente le convenzioni fino a tramutarle in artefatti mostruosi (8, 9 e 10/07, NELLOSPAZIO).

> LO SGUARDO SULLE GIOVANI GENERAZIONI con la sezione Begin Anywhere, un atto politico di supporto a quella sfera del comparto artistico fortemente colpita dagli effetti della pandemia. Una sezione speciale accoglie un nucleo di giovani artiste e artisti che avrebbero dovuto essere in scena a dicembre 2020 in occasione di Winter Is Coming, e che finalmente presenteranno dal vivo spettacoli e interventi site specific (molti dei quali ultimati durante le residenze a Santarcangelo).

Alexia Sarantopoulou – Emilio (foto di Sofia Borges)

> I WORKSHOP con gli artisti del festival come quello per prendere parte alla performance di Amanda Piña o al ballo di gruppo presso lo stadio comunale con Mara Oscar Cassiani + Be Waters; poi il laboratorio di pogo per bambini sempre con la Cassiani, la Scuola di Radiofonia di Usmaradio / Roberto Paci Dalò, la costruzione di strumenti musicali con materiali di riciclo con Rocco Papia / Nikki Rifiutile, il workshop per cani e padroni di Barbara Berti, la breakdance con @bboywallthef (Muradif Hrustic) o la storica non-scuola del Teatro delle Albe.

> LO SPETTACOLO-CONCERTO DEDICATO A MAD MAX DENTRO MUTONIA Ghost x Santarcangelo del collettivo belga GHOST (15 e 16 luglio) realizzato nella storica comunità utopica fondata a Santarcangelo 30 anni fa, che il 17 luglio ospiterà anche lo spettacolo Leaps of Fire di Games With Flames da Mutonia.

> IL LISCIO IN PIAZZA, in omaggio alla recente scomparsa di Raoul Casadei, con i ballerini delle scuole “Balla con Noi” e “Le Sirene Danzanti”.

> IL VILLAGGIO TEMPORANEO ECO-SOSTENIBILE HOW TO BE TOGETHER, progettato nel rispetto dei parametri di Presente Sostenibile, che il Festival porta avanti dal 2012. un progetto di formazione e ricerca che ospiterà, per la durata del Festival, un gruppo di circa 50 artiste e artisti da tutta Europa che parteciperanno a 5 laboratori curati da: Jozef Wouters e Bart Van den Eynde sullo spazio e la capacità di performare nuove relazioni; Lotte van den Berg/Building Conversation su comunicazione e riti magici; Riccardo Benassi sulla politologia dell’immaginario; Cristina Kristal Rizzo su ecosistemi ultra umani e inter specie; Valentina Pagliarani che, con l’aiuto di 5 bambini della Scuolina Selvatica di Sarsina, inviterà gli adulti a mettere in discussione le proprie convinzioni. Il 18 luglio nel cortile della Scuola Pascucci, il progetto sarà presentato pubblicamente in un’assemblea conclusiva.

Il villaggio temporaneo in costruzione

> IL CINEMA DU DESERT, un camion dotato di impianto fotovoltaico creato da Davide Bortot e Francesca Truzzi che ha viaggiato per tre diversi continenti e che trasformerà inaspettate location naturali o periferiche in un cinema “solare” sotto le stelle. Per la prima volta in Italia sarà proiettata la serie di corti Afrofuturistik sul Colle Giove a cura della casa cinematografica Sudu Connexion con Baloji, regista e musicista congolese e altri autori (il 14). E ancora: Nausicaä della Valle del vento di Hayao Miyazaki in Piazza Ganganelli (13 luglio); Songs of the Water Spirits di Nicolò Bongiorno al Fiume Marecchia (15 luglio); Il Nuovo Vangelo di Milo Rau all’Ex Unicem (il 16).

> I GRANDI NOMI ITALIANI: Deflorian-Tagliarini con il debutto di Sovrimpressioni (8-11 luglio, Sala Pamphili – Rimini); MADRE, il nuovo spettacolo nato dalla collaborazione tra Ermanna Montanari, Marco Martinelli, il pittore e illustratore Stefano Ricci e il compositore e contrabbassista Daniele Roccato (11 luglio, NELLOSPAZIO); Romeo Castellucci con Il Terzo Reich, un’installazione filmica con la performance della danzatrice Gloria Dorliguzzo e le musiche di Scott Gibbons (15/16 luglio, NELLOSPAZIO).

MADRE – Ermanna Montanari, Stefano Ricci, Daniele Roccato (foto di Enrico Fedrigoli)

> I CONCERTI GRATUITI ALLO SFERISTERIO trasformato già dalla scorsa edizione nel Bisonte Cafè. Il programma, curato da Christopher Angiolini, direttore artistico di Bronson Produzioni, comprende: Alina Kalancea (il 9), Elasi (il 10), CZN (il 14), Rachele Bastreghi (il 16), Pan Daijing (il 17), OvO + R.Y.F (il 18).

> IL FREE FLOW DAY del 12 luglio in cui non ci sarà nulla in programma, ma si lascerà spazio a proposte spontanee ed estemporanee di artisti e pubblico…

QUI IL PROGRAMMA COMPLESSIVO DEL FESTIVAL