“Music for open ears, open minds, open hearts and zero expectations”. Questo recita la fine della mini biografia di Donna Leake e io solitamente non mi baso mai sulle aspettative per parlare di notte e dj, anche perché tutto può succedere e spesso si rimane fregati. Donna Leake è una giovane ragazza appassionata di musica e scoperta grazie a una Boiler Room che l’ha lanciata verso il successo, esportando così anche il Brilliant Corners, bar di Londra dove cura la programmazione musicale e in cui i dj invitati si trasformano in selezionatori di dischi che non suonerebbero mai a un party.
Le abbiamo chiesto di suggerirci 5 dischi che suonerebbe – e di motivare la sua scelta – in 5 contesti o situazioni un po’ pazzerelle (più una legata all’evento BC Confidential) di giovedì 22 marzo dove potrete venire a stringerle la mano.
– Un disco che suoneresti in un asettico e freddo museo.
Andy Bey – Celestial Blues
Intendiamoci: museo asettico è un museo medico chirurgico? Se è così, il testo di questa canzone parla di nutrimento del corpo e dell’anima. Meditazione e espansione della mente. Se alleni la mente, puoi guarire qualsiasi cosa. Vorrei ricordarmelo mentre sono in un posto come questo.
– Un disco che suoneresti all’alba di un importante festival.
Michael Colina – Between Two Blue Moons
(traccia irreperibile sul web)
Innanzitutto, nessun festival è più importante di un altro. Ogni luogo in cui condividi la musica è importante. Questa traccia ha un’enorme sensazione di rinascita in modo piuttosto sfacciato, anche un po’ appiccicoso! Ha un sentimento gospel non tradizionale e il sole ci porta la vita.
– Un disco che suoneresti a un party nella foresta.
Gratien Midonet – Mari Rhont Ouve La Pot
Ti trovi immediatamente in un ambiente tribale, nella giungla, ma con un tocco umano di voce soul, poi imprevedibilmente, il synth ti porta in una parte sconosciuta dell’universo per tutto il tempo, ricordandoti comunque da dove vieni.
– Un disco che suoneresti mentre bevi latte in uno stripclub.
Nina Simone – Sinnerman
Non penso che dovremmo bere latte e anche i miei sentimenti attorno agli stripclub sono negativi. Quindi entrambe queste cose mi causano sentimenti di confusione, ma ho consapevolezza che questo è reale. Ogni volta che ascolto “Sinnerman” sono in un viaggio in cui sento tutta la sua confusione, dolore e bellezza. Nina non sa dove scappare ma sta sicuramente cercando di capirlo. Questo è come mi sentirei in questa situazione.
– Un disco che suoneresti al ballo delle debuttanti.
Al Jarreau – Roof Garden
Non so bene come possa essere un ballo delle debuttanti ma so cos’è una festa noiosa. Penso che questa canzone sarebbe perfetta. C’è un dolce funk per tutto il tempo, ha momenti occasionali del tipo “Broadway” e ti porta in una vera e propria fuga!
EXTRA MOMENT
– Un disco che suoneresti a una degustazione di vino.
Johnny Clarke – Legalise it
Should be obvious!