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Gaeta Jazz Festival 2023: il videoracconto di Zero

Tre approfondite video-interviste realizzate per scoprire meglio gli headliner dell'ultima edizione del festival.

Scritto da La Redazione il 16 gennaio 2024

La partership tra Zero e Gaeta Jazz Festival continua ad arricchirsi sempre più. Dopo la prima volta del 2022, anche quest’anno si ripropone il format delle video interviste (a cura di Giulio Pecci) ai protgonisti del festival. Quest’anno inoltre accogliamo con piacere anche la preziosa collaborazione di Radio Rhizome e il supporto di Bar SOTA. Dal 12 al 16 luglio insomma siamo stati nel golfo laziale per parlare direttamente con gli headliner del festival

Chiaccherate con Rosa Brunello, Gianluca Petrella e Theon Cross per scoprire di più sul loro percorso umano e artistico. Tutte le sfumature che potete immaginare (nu-soul/jazz,spiritual, elettronica, world) per un genere che come nessun’altro continua a rinnovarsi e sorprendere. Potete godervi la prima a Rosa Brunello qui sotto, mentre come noi aspettate di poter nuovamente gustare tielle al caldo.

 

ROSA BRUNELLO

Se volessivo descrivere la sua musica dovremmo partire dal titolo del suo ultimo album in studio: “Sounds Like Freedom”, uscito per Domanda Records di Tommaso Cappellato. Libertà intesa come libera espressione di ampi movimenti circolari che spaziano dal jazz al dub fino alla sperimentazione più arguta, ma che convergono all’interno di un unico viaggio cosmico farcito di sfumature eccitanti e groove ipnotici disegnati magistralmente dalla contrabbassista. Nella lunga chiaccherata con Rosa abbiamo sviscerato temi che vanno dalle origini del suo percorso musicale, passando per la chiusura del mondo jazz (italiano e non), l’importanza della rappresentazione di genere e la ricerca di nuove ispirazioni.

 

GIANLUCA PETRELLA

Un “visionario” vanto nostrano: spazio e visione sono non a caso le parole d’ordine dell’ultimo album “Universal Language” (2022), un ideale esperanto intergalattico a base di spiritual jazz, afrofuturismo ed elettronica. Una carriera lunghissima e di prestigio come poche: con Gianluca Petrella abbiamo parlato di questo e molto altro, dagli inizi nelle bande di paese al difficile rapporto di amore e odio con il trombone.

THEON CROSS

Il musicista londinese è stato tra i leader del rinascimento nel nuovo jazz inglese. Perno imprescindibile di quella forza della natura che sono stati i Sons Of Kemet e poi le collaborazioni con Moses Boyd, Nubya Garcia e tutti gli altri campioni della capitale Londinese, ma anche con i cugini americani Jon Batiste, Emeli Sandé, Kano, Lafawndah e Makaya McCraven. Con lui abbiamo sviscerato la sua carriera solista, tra jazz esplosivo e cultura soundsystem.