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Giardino San Leonardo: la Johns Hopkins ritira il progetto

quartiere Zona Universitaria

Scritto da La Redazione il 23 agosto 2025

La Johns Hopkins University ha annunciato lo stop del suo progetto in collaborazione col Comune di Bologna per il Giardino San Leonardo. “Dopo settimane di confronto e ascolto del territorio – scrivono -, abbiamo preso atto che non si è consolidato un sufficiente sostegno locale alla proposta“. 

Il progetto, come ormai noto, prevedeva un patto di collaborazione tra l’università privata americana e il Comune che consisteva inizialmente in uno scambio: l’ampliamento della caffetteria della Johns Hopkins verso il giardino in cambio della riqualificazione dell’area verde a carico dell’università. L’allargamento (che nella prima versione della proposta compariva come “conditio sine qua non” per la “massiccia opera di rigenerazione”)  avrebbe però anche comportato l’abbattimento di tre allori tutelati e una riconfigurazione dell’area che ha trovato l’opposizione di un nutrito gruppo di persone composto da residenti, famiglie, studenti, lavoratori e lavoratrici e associazioni di quartiere: il “Comitato contro la privatizzazione del Giardino San Leonardo”. «Uno spazio di socialità spontanea – lamentavano – diventerebbe uno spazio di consumo condizionato dal reddito».

Dopo settimane di scontri con il Comune, incontri pubblici e revisioni parziali del progetto, oggi la Johns Hopkins ha annunciato di non voler più andare avanti.

“Con grande rammarico – si legge – riteniamo opportuno sospendere il percorso amministrativo e ritirare, per il momento, la nostra richiesta di stipula del patto di collaborazione. Si tratta di una decisione difficile, maturata con senso di responsabilità. Crediamo infatti che il progetto rappresenta un’importante occasione di rigenerazione urbana per l’intero quartiere e per la comunità di Via Belmeloro. […] Consideriamo questo un passo indietro per il quartiere e una perdita per tutta la comunità locale, che avrebbe potuto beneficiare di uno spazio rinnovato, inclusivo e vivo. Rimaniamo comunque aperti a future collaborazioni, sempre nello spirito di servizio e di apertura che da settant’anni anima la nostra presenza a Bologna”.

Una vittoria per il Comitato che, oltre al ritiro del progetto, non ha però mai voluto rinunciare alla riqualificazione denunciando la mancanza di manutenzione pubblica del giardino e chiedendo, per questo, un “investimento diretto e strutturale del Comune”.

“Un’occasione persa”, invece, secondo l’assessore all’Urbanistica, Raffaele Laudani, che oggi sul Resto del Carlino afferma che “ora il giardino rimane così com’è” perché “non ci sono le condizioni per immaginare un intervento al San Leonardo da parte dell’amministrazione“.