Vorrei trovare una onomatopea per esprimere il suono che fa Torino quando arriva la settimana di Artissima. Un suono di qualcosa fluido e denso che si insinua in ogni pertugio delle strade malinconiche ma belle e dei palazzi un po’ aristocratici e un po’ operai della città e blup satura tutto. Che da un lato è stupendo perché navigare per giorni nelle dimensioni artistiche e culturali di Torino, con i suoi colori che si fanno dolci di autunno e il cibo buono e la calma un po’ emo che la pervade. Ma dall’altra è stressante, non si vedrà mai tutto ed è quel meccanismo di frenesia che strappa le emozioni dal cuore e lascia asettici (come Milano, ammettiamolo).
Quindi va bè, con questo turbinii dentro cerchiamo di non farci prendere dall’ansia e vi lasciamo un percorso tra il classico e il ricercato per muovervi in questo blob lattiginoso che ci aspetta dal 3 (che poi è il 2 per gli addetti al settore) fino al 5 di novembre (con i confini sfumati sul prima e sul dopo, soprattutto per le mostre).
ARTISSIMA E PROGETTI COLLATERALI
Partiamo da Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea, che arriva in grande spolvero ai suoi 30 anni e al secondo anno di direzione sotto Luigi Fassi. Al di là di quello che ci aspetta sotto la volta dell’OVAL al Lingotto, che è sempre una certezza di ricerca e consolidamento per la selezione di gallerie e artistə, ci solleticano le numerosissime diramazioni che hanno preso i suoi progetti speciali, sia in fiera che fuori, che devo dire si contraddistinguono per le premesse di qualità e curiosità. Parola d’ordine: scoprire. Si parte da Dove finiscono le tracce, una mostra diffusa in luoghi iconici della cultura torinese. L’esposizione è un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino: il cortile di Palazzo Perrone di San Martino con Francesco Gennari, la Corte Medievale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino con Peter Friedl, il portico d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento con Cally Spooner, il foyer del Teatro Carignano con William Kentridge e la Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino con Simon Starling. E poi la proiezione Nó na garganta | Knot in the throat dell’artista brasiliano Jonathas de Andrade all’interno dell’Ex Giardino Zoologico di Torino. Due pensierini anche per la prima messa a terra dell’attesissimo EXPOSED (progetto di fotografia in arrivo a Torino nel 2024), che si presenta con All These Fleeting Perfections, una mostra collettiva alla Biblioteca civica Alberto Geisser e Perché non Lilloni?, progetto speciale a cura di Massimo Minini, che è bravo in tutto quello che fa, all’Hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze.
MOSTRE NEI MUSEI
Per quanto riguarda i grandi classici che la città offre troveremo: la mostra METRONOME della sempre suggestiva Sarah Sze alle OGR con accanto tutta la poesia delle forme di Sara Enrico con Tainted Lovers. Entrambe a cura di Samuele Piazza. La Signora della città, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ci accoglie a sua volta con una doppietta: Visual Persuasion, un inedito e ambizioso progetto espositivo concepito da Paulina Olowska, e Vestiges, a cura di Bernardo Follini, mostra personale di Peng Zuqiang, vincitore dell’illy Present Future 2022 Prize. E sulla scia delle mostre in doppietta si inserisce anche La Pinacoteca Agnelli, con la sua anima ormai ringiovanita in modo consolidato, che ci porta lo sguardo pionieristico di Thomas Bayrle con la retrospettiva Form Form SuperForm e la terza edizione di Beyond the Collection con LucyMcKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato, progetto a cura di Lucrezia Calabrò Visconti.
Accanto ai mostri sacri, non vanno trascurate le mostre Palestinian Museum of Natural History and Humankind di Khalil Rabah a Fondazione Merz e Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera a cura di Marco Scotini al PAV. Con una diversa soglia di concentrazione.
Se volete fare una fuga fuori città: il Castello di Rivoli vi aspetta nella sua imponenza mentre a Pavarolo (luogo incantevole) trovate L’Estetica dei Visionari, un’occasione unica e rara di fruire una mostra all’interno dell’Archivio Casorati.
SPAZI INDIPENDENTI
Veniamo alla parte golosa di questo fluido che ormai ci ha avvolto: la parte giovane, di ricerca, che sposa la sperimentazione e ne fa un vanto. L’oltre Dora rinnova ogni anno il suo fascino e lì troviamo i nostri Mucho Mas! che l’hanno fatta davvero grossa con la mostra Flower- Life di Nobuyoshi Araki (ciao wow). Almanac presenta The invention of footsteps (L’invenzione delle orme) è un progetto partecipativo di Enej Gala che trova sede nell’Asilo Nido Il Giardino di Aurora, via Pisa 43. Cripta747 arriva spumeggiante con 15 candeline da soffiare e, per l’occasione, inaugura un palinsesto lungo di appuntamenti di cui il primo, proprio in questi giorni, sarà l’open studio di Eleonora Luccarini, vincitrice della settima edizione di Cripta747 Residency Programme. E poi Osservatorio Futura che si presenta con GUEST STAR: Destiny, solo show e azione performativa di Gabriella Siciliano a cura di Francesca Disconzi e Federico Palumbo, con after party Italia90.
Ma Torino è miele e da fuori arrivano in città tanti progetti che hanno radici in altre città: in primis torna la sempre itinerante CASE CHIUSE con una mostra di Sofia Silva da Maradeiboschi. Mentre i MATTA trovano casa da thebackstudio con un lavoro scenografico composto da una nuova produzione inserita all’interno di un ambiente che mette in relazione suono e spazio scenico e che vedrà la partecipazione di MATTA Sonic Division, Steasy & Enrico, Ze on the clouds e John Bringwolves. L’Evento si terrà il 4/11/2023 in Via Perugia,19B a Torino dalle 15:00 alle 22:00.
Da Roma approda in città Varsi Art&Lab da Ailimē: le due realtà si uniranno per 3 giorni sotto l’identità di AKA, un dialogo tra cucina e arte, vino e artigianato, musica e design. E infine una piccola perla nera: da Studio Abra trovate, fino al 5 novembre, le energie enigmatiche di Luck Upside Down/Quando la fortuna è capovolta: un progetto di ricerca basato sulla relazione esistente nell’astrologia evolutiva tra astrologia e psicologia, tra teoria della personalità e strumento diagnostico. A cura di Marta Montoni, con Rada Kozelj, jack o’flynn, Megan Withmarsh, Paola Volpe, Michela Depetris e Astri amari.
Carrozzeria delle Rose (nome pazzesco) approda ufficialmente a Torino con In fiamme una mostra di Miriam Montani & Raffaele Cirianni: mercoledì 1 Novembre 2023 alle ore 18:00. Mentre alle ore: 19:30 ci sarà l’azione di Miriam Montani. Infine alle ore: 20:30 Dj Set by Gigo8931.
PARTY
Giunti fino a qui siamo diventati mostri di melma anche noi, ma lasciamoci sgusciare ancora un po’ tra i ritmi dell’immancabile Torino Art Gallery Night di sabato 4 novembre o uno dei party delle gallerie coordinato da Norma Mangione e Fondazione Merz e cheti aspetta al Le Roi Music All (via Stradella 8), sempre sabato, dalle 22 alle 4. E una volta usciti non si torna più a casa ma ci si sposta a La Notte al Mattino del Bunker che, tra sabato 4 e domenica 5, ci farà perdere tutto quel poco di dignità che ci resta. E ci sputa fuori giusto in tempo per i brunch domenicali in galleria o al museo. Per chi si stufa prima dell’arte, e ci sta, non dimenticatevi che a Torino c’è anche il C2C, tanto è attaccato ad Artissima e la porta è praticamente la stessa, scivolarci dentro è un attimo.
Mentre fate blup-blup nelle strade della città non dimenticate di alzare il naso per le Luci d’Artista che si accendono in questa stagione e rendono tutto melassa poetica.
Basta così. Se volete ritrovare una forma sedetevi sulla sponda del Po con una manciata di cremini al cioccolato e lasciate correre lo sguardo lontano, i fiumi portano tutti al luogo di ogni possibilità.