Come manifestazione musicale d’avanguardia, C2C si evolve fluidamente nel tempo, promuovendo la sperimentazione sonora e alimentando il dinamico tessuto culturale di Torino. Non si tratta di un avvenimento isolato: la proposta si inserisce nel più ampio panorama della città, frastagliato da Artissima, una delle principali fiere di arte contemporanea in Italia. Questo particolare contesto catalizza un dialogo disordinato e sovrapposto tra arti, che rompono qualsiasi regola e attraversano i singoli linguaggi espressivi. Il pubblico di Artissima si mescola e si confonde a quello di C2C, generando scambi inaspettati e prospettive rivoluzionarie. Si celebra la libertà, l’aggregazione, i corpi, la danza.
Ciò che accade al Lingotto è solo una parte di quello che vi aspetta a C2C. In tanti altri luoghi si articola una programmazione di eventi collaterali che ampliano l’esperienza del festival. Qui trovate un itinerario alternativo per scoprirli tutti, e insieme ad essi la vitalità urbana di questa eccezionale settimana. Per la maggior parte, non vi serve nemmeno il biglietto.
31 OTTOBRE
Si comincia prestissimo, alle 12. Vicino allo storico Mercato di Porta Palazzo, c’è il primo di una serie di appuntamenti da Combo. Nel corso del festival, infatti, lo spazio che si è affermato come punto di riferimento nel calendario culturale torinese, diventa Headquarter (HQ) di C2C. Il set destrutturato di Pandalogia, tra colpi liquidi e breakbeat frantumati, apre ufficialmente le danze. Seguono i passaggi contrastati di Xaxer e tumulti incalzanti di Samira.
Alle 16, in collaborazione con NERO, si terrà la presentazione di “Guerra Sonora”, traduzione in italiano del rinomato libro di Steve Goodman (in arte Kode9), Sonic Warfare:
«Il suono non è soltanto musica, volume o rumore. Il suono è un’arma. Le basse frequenze dei sound system dub, la guerriglia ritmica della techno, il virus mutante dell’hip hop sono la prova che, nel conflitto sonico in corso, un’altra frequenza è possibile.»
La prima sera, il festival si sdoppia. Oltre all’immensa line-up del Lingotto, le OGR risuonano energicamente. Dalle 21.30, la monumentale Sala Fucine sarà scossa da ritmi scomposti e sonorità acide. MACE, UF1980 e Kreggo saranno sul palco, tenendo la folla sospesa tra momenti contemplativi e momenti esplosivi avvolti da pulsazioni ipnotiche.
1 NOVEMBRE
Dopo un lento risveglio tra caffè letterari e piole tradizionali, ci si trova di nuovo da Combo. Alle 15, in occasione della collaborazione con l’iconica rivista The Face, DJ Python e Lamusa II evocheranno atmosfere misteriosamente percussive. Due set magnetici, perfetti per aumentare la tensione in attesa delle esplosioni al Lingotto.
2 NOVEMBRE
Il sabato si rallenta con alcuni momenti di approfondimento al Teatro Regio, prima della notte più intensa. C2C Talks comincia alle 12, con un laboratorio dedicato alla professionalizzazione del giornalismo musicale. Due interventi animeranno il pomeriggio, l’introduzione a “We Call It Avant-Pop”, la pubblicazione che ripercorre la storia del festival attraverso foto d’archivio e saggi originali e un talk co-curato da Resident Advisor. In sottofondo, la selezione di Radio Banda Larga permea e trasforma gli spazi prestigiosamente istituzionali del teatro con una visione radicale. L’architettura storica vibra d’avanguardia.
Nel frattempo, nella sede di Combo si diffondono tracce astratte e meditative per decomprimere. Bassi profondi e voci sovrapposte nei mix di Giuditta Tanzi, trasfigurazioni oscure e frammenti spettrali in quelli di John T. Gast, melodie delicate e pattern intermittenti nei set di Pol100.
3 NOVEMBRE
L’ultima giornata del festival si conclude con un grandioso finissage. Dalle 20:30 sul palco delle OGR si esibiranno artisti dirompenti. Tra i più attesi emergono Evilgiane, produttore newyorkese che sta riscrivendo i confini dell’hip-hop contemporaneo con il suo sound malinconico e tenebroso, e Isabella Lovestory, la “popstar ribelle” che mescola reggaeton e pop, creando una miscela esplosiva e sensuale. La notte prosegue incalzante con John Talabot, maestro del suono psichedelico e ipnotico, capace di trasformare ogni set in un viaggio atmosferico tra techno e dub, e Miss Jay, DJ e produttrice con radici nel metal e un’anima che si nutre di energia rave, pronta a spingere i limiti della dancefloor.
Presto è già ora di tornare alla realtà. Mentre le ultime note svaniscono, C2C lascia un segno mutevole nella città, un invito sempre aperto verso la scoperta e l’incontro.