Per chi vive in zona Saffi, ma non solo, il Cinema Orione è stato negli ultimi sette anni un punto di riferimento importantissimo in un quartiere dove i presidi culturali certo non abbondano. Merito di una programmazione di altissima qualità con una grande attenzione per i film indipendenti che spesso fanno fatica a entrare nelle sale e di un rapporto con il pubblico alimentato grazie ai numerosi e calorosi incontri con i registi dopo le proiezioni. Dietro tutto questo, l’opera instancabile del direttore Enzo Setteducati andata avanti anche duranti i momenti difficilissimi della pandemia con la rassegna in streaming gratuita DIS|CHIUSO.
Ma a quanto pare, per la parrocchia di San Giuseppe Cottolengo che ha la proprietà della sala, non è bastato per garantire stabilità ai lavoratori del cinema. Per questo e altri motivi descritti in una lettera, Enzo Setteducati ha deciso di abbandonare la nave.
“Sono stati 7 anni – scrive – in cui non ci è mancato proprio niente. Compresa la precarietà di un lavoro autonomo, poi part time, affiancato da una successione di contratti a termine, lavoro contraddistinto da un volontariato necessario, condizione ineludibile per creare valore e raggiungere gli obiettivi prefissati, rimanendo fedeli ad un sogno condiviso”.
Ad un certo punto, però, “dopo una stagione strepitosa”, Enzo si è ritrovato a dover mettere in piedi una nuova stagione completamente solo e senza collaboratori. “Per garantire una nuova sostenibilità alla sala in questo silenzio assordante, ho aperto ad un’ alternativa per continuare il sogno con strumenti e risorse più efficaci. L’ apertura non è stata accolta. Il mio viaggio all’Orione finisce qui. Mollo gli ormeggi”.
Non sarà certo semplice trovare qualcuno come lui e con la sua passione in grado di mettere al centro nella periferia di una città come Bologna, “ciò che viene solitamente considerato periferico”.