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Il meglio del 2018 al cinema e cosa ci aspetta a gennaio

Quali film dobbiamo andare a ripescare e quali non dobbiamo perderci secondo Mattia Savoldelli.

Scritto da Mattia Savoldelli il 3 gennaio 2019
Aggiornato il 7 gennaio 2019

Gennaio 2019, un anno di cinema se ne va con interessanti visioni che riassumerò di seguito tra il meglio che sono riuscito a recuperare nel 2018 prima di passare a cosa ci aspetti questo mese in sala.

Dogman di Matteo Garrone, il cinema italiano è ancora vivo nel dramma ambientato nella periferia romana del regista locale. Viscerale e crudo come piace a no….a me.

Roma di Alfonso Cuaron, produzione Netflix per un film alle origini del regista Messicano. Poesia in movimento.

First Reformed di Paul Schrader, colpevolmente ancora assente dalle sale italiane il comedy-drama del regista statunitense con un grande Ethan Hawke nei panni di un prete la cui fede è messa a dura prova. Recuperatelo in qualche modo (legale).

La Ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen. Altra produzione Netflix, sei storie differenti ambientate nel vecchio west, dal sapore amaro come solo il duo americano sa fare. Sono cresciuto con il loro cinema e fa sempre piacere vederli al top.

Un affare di famiglia di Hirokazu Kore-Eda, vincitore dell’ultimo Festival Di Cannes analizza il rapporto biologico tra famiglia tradizionale, in contrasto al legame che si può creare in una famiglia senza legami di sangue. Profonda riflessione sul nucleo familiare dei giorni nostri.

Questo il meglio visto dal sottoscritto nell’appena trascorso anno cinematografico.

In sala dal 1° gennaio torna Luca Guadagnino con il suo Suspiria omaggio a Dario Argento e il suo omonimo film del 1977. Fioccarono commenti positivi dalla kermesse Veneziana dove ebbe la premiere.

Poco dopo, il 3 gennaio è il turno di un altro film che fu in concorso al Festival di Venezia, Van Gogh- Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel, coppa Volpi come miglior attore proprio a Willem Dafoe nell’interpretazione del pittore olandese.

Spostiamoci a fine mese (24 gennaio) dove torna in sala il greco Yorgos Lanthimos anch’egli senza farlo apposta era a Venezia con La favorita, premiato con il gran premio della giuria e la coppa Volpi all’attrice Olivia Colman. Ambientato nel XVIII secolo il film segue le vicende della regina Anna e le sue suddite tra capricci e vizi di corte alla maniera che solo il regista ateniese ci ha abituati a vedere.

Il 31 gennaio, ultimo del mese esce Green Book pellicola americana in odore di Oscar di Peter Farrely. On the road movie con protagonista Viggo Mortensen nei panni di un autista che accompagna attraverso gli stati del sud il pianista afro-americano Don Shirley (Mahershala Ali). Premiato a Toronto.