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La guida ai migliori festival autunnali del 2023 in Italia

Gli appuntamenti - perlopiù, inevitabilmente, cittadini - che non hanno molto da invidiare ai colleghi dei mesi afosi.

Scritto da La Redazione il 12 ottobre 2023
Aggiornato il 17 ottobre 2023

Fino a qualche anno fa sarebbe parso impossibile, eppure è sempre più vicino il giorno in cui aspetteremo l’autunno non solo per infilare (finalmente) il golfino ma pure perché sarà la stagione regina dei festival. L’estate continua ad avere più frecce al proprio arco – festival in spiaggia, festival nei boschi, festival attorno cui costruire le vacanze – tuttavia come vedrete nelle prossime righe il periodo tra ottobre e novembre comincia ad affollarsi di appuntamenti – perlopiù, inevitabilmente, cittadini – che non hanno molto da invidiare ai colleghi dei mesi afosi. Una pratica diffusa da anni in Europa, che sta diventando anche una sana abitudine in Italia.
Ecco la nostra selezione.

 

ARTECINEMA | 11-15 ottobre | Napoli

Un festival di lunga data che torna per la sua ventottesima edizione con una settimana di immersioni nel mondo dell’arte attraverso il linguaggio del cinema. Un palinsesto di film che vanno a raccontare le vite, le ricerche e l’impegno di alcuni degli artisti e delle artiste più significative del nostro presente, dandoci la possibilità di andare a fondo nell’origine delle loro visioni e anche della loro quotidianità. Percorsi impegnati che regalano strumenti per guardare al nostro presente in modo diverso e stimolante. Tre sono le sedi nella splendida Napoli che accoglieranno le diverse proiezioni: la serata inaugurale di mercoledì 11 sarà al Teatro San Carlo per poi proseguire nei giorni successivi al Museo Madre e infine al Teatro Augusteo. Una settimana all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia e all’architettura contemporanea per approfondire aspetti legati alla genesi creativa spesso poco noti. Saranno presentati film documentari provenienti da diversi paesi del mondo, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni.

 

ROBOT FESTIVAL | 12-14 ottobre | Bologna

Da quattordici anni ROBOT prova a fornire uno spaccato della scena elettronica e di un suono che non è più così facilmente categorizzabile come un tempo. Questa ricerca delle rappresentazioni del “dancefloor” meno convenzionali si è accentuata soprattutto negli ultimi anni e la scelta delle location la dice lunga: il club classicamente inteso è, infatti solo un pezzo di un programma che mette insieme molti luoghi dedicati soprattutto all’ascolto. Interessante anche la scelta di affidare il manifesto – Nuove alleanze per la dissidanza – a Enrico Petrilli, autore del libro “Notti tossiche” che guarda al clubbing e ai corpi che si muovono come “il punto d’appoggio del contrattacco”.  Difficile dire se la rivoluzione partirà da ROBOT, ma è pur vero che, come dice Adrienne Marie Brown nel suo “Pleasure Activism”, “per cambiare il mondo abbiamo bisogno di godere, risvegliare desideri, stare bene”. Ad aiutarci ci saranno Amnesia Scanner, Voice Actor, Clark, Courtesy, Tim Hecker, Dj Python, Forest Swords, Aunty Rayzor, LustSickPuppy e molti altri.

 

JAZZMI | 12 ottobre – 5 novembre | Milano

Ho trascorso le ultime settimane in un piccolo paese semi-spopolato sulle colline. Nelle aree interne succede ancora: i campanili si attivano regolarmente, ogni ora, o quasi, perché le campane, si insinuano nell’orizzonte portando con sé la tradizione, vero, ma innervandola di un non so che di improvvisazione, quasi di caoticità. A Milano le campane suonano di rado, la genuinità del paesaggio sociale è stata soffocata negli anni dal cemento e dal mercato, ma se si dovesse scegliere un momento per far suonare tutte le campane di Milano, be’, quel momento sarebbe l’arrivo di JAZZMI, uno dei rarissimi motivi per cui vale la pena abbandonare le colline e ridiscendere a Milano. C’è Antonio Sánchez con il suo quartetto acustico, la tromba di Ibrahim Maalouf, il ritorno di Binker Golding con la sua formazione quasi jazz-rock, l’ensemble di Ben Lamar Gay, una delle figure di spicco della scena avant-jazz chicagoana di questo decennio, il nuovo tropicalismo di Lucas Santtana, i caleidoscopici panorami londininesi di Ashley Henry, DoomCannon e Mansur Brown, le più disparate vie del flamenco con Niño de Elche e Raül Refree, ma pure con Paolo Angeli. Perché in fondo non è vero che a Milano non c’è più musica, come non è vero che non suonino più le campane. Sono solo soffocate da una città che non le vuole più, ma tendendo l’orecchio si trovano ancora, e per le tre settimane di JAZZMI suoneranno a tutto volume, all’orario che gli pare. Che sia di buon auspicio.

 

BIENNALE MUSICA | 16-30 ottobre | Venezia

Nonostante il biglietto d’ingresso votato e approvato dal Comune, che molte polemiche ha suscitato, Venezia, in un modo o nell’altro, riesce sempre a farsi desiderare e a raccogliere tra i suoi canali tante persone genuinamente affamate di cultura. Quest’anno l’asso nella manica è un’edizione della Biennale Musica che farebbe impallidire qualsiasi altro festival sul suolo italico, specialmente se impegnato sul versante elettronico. Programma equamente suddiviso tra grandi classici e novità, tra sperimentazione pura e appuntamenti ai confini con il pop (d’autore), tra talk, incontri, installazioni sonore e, ovviamente, i live. Gli appuntamenti (sold out da mesi) con Autechre e Brian Eno sono già avvolti da un alone mitizzante, ma non da meno saranno le esibizioni di Robert Henke (aka Monolake), Robert Aiki Aubrey Lowe, Morton Subotnick, Kali Malone, Aya, La Notte di NERO con Kode 9 e Loraine James, quella di Battiti con  DJ/rupture, Lamine Fofana e JJJJJerome Ellis.

 

BIENNALE FOTO/INDUSTRIA | 18 ottobre – 26 novembre | Bologna 

Dieci anni fa nasceva a Bologna il MAST, centro culturale dell’omonima fondazione del gruppo industriale Coesia. Sin dal principio, la principale attività del MAST è stata la ricerca e l’approfondimento sulla fotografia dell’industria e del lavoro e non a caso la sua apertura è coincisa con la prima edizione della Biennale Foto/Industria, che rappresenta un po’ la summa di quest’indagine. L’edizione 2023 è stata anticipata dalla splendida mostra di Andreas Gursky Visual Spaces of Today (visitabile al MAST fino al 7 gennaio 2024) che ha segnato anche l’inizio delle celebrazioni per il decennale dell’istituzione. Gursky, noto per le sue fotografie di grande formato e per le sue impressionanti quotazioni (tra le dieci foto più care di tutti i tempi, tre sono sue), è senza dubbio la punta di diamante della nuova Foto/Industria intitolata GAME. Il tema è, infatti, l’industria del gioco, declinata in dodici mostre sparse per la città. Dai giochi per bambini ai luna park, dai casinò ai giochi di ruolo, fino ai videogame, il gioco sarà rappresentato dalle foto di ECAL (École cantonale d’art de Lausanne), Ericka Beckman, Olivo Barbieri, Hicham Benohoud, Cécile B. Evans, Daniel Faust, Linda Fregni Nagler, Raed Yassin, Erik Kessels, Danielle “Ebonix” Udogaranya, Heinrich Zille.

 

FESTA DEL CINEMA DI ROMA | 18-29 ottobre | Roma

Torna la Festa del Cinema di Roma per la sua diciottesima edizione con un programma ricco e diversificato, con film da tutto il mondo e una grande presenza di registe donne. Tra film in concorso e sezioni non competitive che spaziano dai formati liberi – serie, videoclip, documentari e videoarte – e film acclamati da pubblico e critica nei festival internazionali, la Festa porterà in città il cinema in tutte le sue forme per undici giorni. Di spicco i premi alla carriera, che quest’anno verranno consegnati a Shigeru Umebayashi, importantissimo compositore giapponese (con annessa proiezione, tra gli altri, della versione restaurata di “In the Mood for Love” di Wong Kar- wai, da non perdere), e a Isabella Rossellini (con proiezioni di gran parte della sua illustre filmografia, impossibile sceglierne uno) e le proiezioni dei restauri, su tutti “Il sapore del riso al tè verde” di Yasujirō Ozu e “Peeping Tom” di Michael Powell.

 

DANAE | 21 ottobre – 5 novembre | Milano

Happy Birthday Danae Festival! Un bel venticinquesimo per il festival di teatro e linguaggi performativi che ha deciso di investire su un sentire femminile, su un modo diverso di stare al mondo, sulla ricerca di vibrazioni e emozioni nuove. Per questo Terra Madre sarà il titolo di questa edizione speciale, per esaltare e raccontare la complessità e la profondità dei rapporti e delle radici, il tutto per mezzo dell’attraversamento e l’incrocio di diversi codici, forme e linguaggi. Tra teatro, videoarte, cinema, sperimentazione sonora, performance continuando ad aprire a diverse modalità di contattare lo spettatore per attivarlo nello sguardo e nella partecipazione. La programmazione accoglie, quindi, una significativa presenza di artiste italiane e straniere. Ma il discorso si stratifica con le questioni affrontate nei vari progetti: la relazione con la morte, con il sacro, con la natura, con il trascorrere del tempo, passando per tematiche di genere e femministe. Corpi politici e poetici che si fanno carichi di messaggi e discorsi in una società che ne vuole il controllo. Una rete tra Fabbrica del Vapore, Teatro Out Off e Zona K.

 

ARCHIVIO APERTO | 25-30 ottobre 2023 | Bologna 

Con il festival Archivio Aperto Home Movies celebra la pellicola amatoriale, sperimentale e d’artista in formato ridotto, portando alla luce il suo preziosissimo lavoro di raccolta, cura e valorizzazione iniziato vent’anni fa. L’evento, dedicato alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato, si è arricchito dallo scorso anno del primo concorso internazionale per le opere di found footage che quest’anno porta sullo schermo opere come Non-Aligned: Scenes from the Labudović Reels di Mila Turajlić, documentario che ricostruisce la storia del Movimento dei Paesi non allineati attraverso filmati inediti girati dal cameraman del presidente jugoslavo Tito; El Juicio dell’argentino Ulises De La Orden, sul processo alla Giunta Militare argentina dopo la caduta della dittatura; Kim’s video, sull’ascesa e la caduta del negozio di noleggio film newyorkese che ha formato tutti i cinefili della città. Tra le ospiti più attese: la scrittrice americana nata ad Antigua Jamaica Kincaid e Fiona Tan, tra le più importanti artiste del panorama contemporaneo, con l’anteprima italiana del suo ultimo film, Dearest Fiona.

 

GENDER BENDER | 31 ottobre – 11 novembre | Bologna

Gaya de Medeiros è una coreografa trans* brasiliana, emigrata a Lisbona dopo la vittoria elettorale di Bolsonaro. Lì ha fondato BRABA, una piattaforma che favorisce l’incontro tra persone trans* e non binarie per sostenerne i progetti creativi. Aristide Rontini, performer e coreografo italiano, ha invece dato vita insieme ad altri artisti italiani con disabilità, ad Al. di. Qua. Artists, un gruppo che difende l’autonomia e i diritti degli artisti disabili in Italia. De Medeiros e Rontini sono solo due degli ospiti il cui lavoro trova anche quest’anno un importante spazio di confronto ed espressione in Gender Bender che da più di un ventennio esplora gli immaginari culturali e artistici legati al corpo e al genere. Il programma comprende arti visive, cinema e letteratura, ma il focus più importante è quello sulla danza. Oltre ad Atlas da Boca di de Medeiros e Lampyris Noctiluca di Rontini, tra i tanti ci saranno anche la prima italiana Ida don’t cry me love (prima italiana), della coreografa belga Lara Barsacq, Hope Hunt and the ascension into Lazarus, acclamato lavoro della coreografa irlandese Oona Doherty, Nulle part est un endroit, spettacolo di Nach sul krumping, una danza iniziata a circolare attorno ai primi anni 2000 nei sobborghi di Los Angeles.

 

C2C FESTIVAL | 2-5 novembre | Torino

Il pensiero è lo stesso ogni anno: forse quest’edizione ha avuto la line-up migliore; come faranno ad essere all’altezza l’anno prossimo?; sicuro non ci torno, tanto cosa vuoi che possano proporre di meglio. Ecco, se c’è una missione che il C2C sembra aver fatto sua è proprio quella di smentire ciascuna delle frasi sopracitate. Ogni anno l’asticella si alza, ogni anno pensiamo di aver visto di tutto e invece ecco che prontamente il festival torinese tira fuori dal cilindro nomi che fanno vacillare qualunque appassionato di musica internazionale e mettere subito mano al portafoglio.
Quest’anno non sappiamo veramente da dove iniziare. Forse conviene partire da una tripletta che fa stropicciare gli occhi: King Krule, Flying Lotus e Moodyman. Sì, nella stessa serata, esatto. Ma sempre il sabato c’è anche spazio per uno showcase della PAN con highlights Bambii e Sangre Nueva (DJ Python, Florentino e Kelman Duran) che fa scaldare il sangue solo a leggerlo. Il giorno prima comunque non è che andasse proprio male: Overmono, Caroline Polacheck, Lucredia Dalt, Space Afrika. Meglio fermarsi prima che la tachicardia prenda il sopravvento, visto anche che abbiamo citato forse la metà dei nomi. Ci si vede, come ogni anno, a Torino.

 

IMPROVED SEQUENCE | 3-5 novembre | Bologna

Dopo tre anni e mezzo dalla sua nascita, arriva il primo festival di Improved Sequence, etichetta fondata dal musicista Jonathan Clancy, nonché l’uomo dietro Maple Death Records, e Gianluca Cerri, uno dei soci del Freakout Club di Bologna. La label, che nel suo già enorme catalogo propone quasi esclusivamente ristampe di dischi e artisti seminali usciti un tempo in formati un po’ scrausi e non in vinile, tiene insieme l’amore di Clancy per le robe più anni 90 del giro experimental e quello di Cerri per il noise-rock. Il festival rappresenta, quindi, un po’ lo spirito di tutto questo portando sul palco di Freakout e TPO oltre 20 artisti che spaziano dal noise al post-punk, dal cantautorato psych alla darkwave e dall’indie americano alle nuove leve britanniche; quindi autentici miti del panorama indipendente come le leggende indie Superchunk (data unica in Italia), l’industrial hardcore dei Distorted Pony, il post-punk degli Italia 90, la darkwave dei Drab Majesty, l’avant-pop dei System Exclusive o il weirdo-punk dei Toiling Midgets.

 

LO SCHERMO DELL’ARTE | 15-19 novembre | Firenze

Torna a Firenze il Festival di cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi, per offrire al pubblico una selezione della più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea. Le immagini in movimento sono tra i linguaggi espressivi più in evoluzione e accrescimento, sempre più capace di accogliere declinazioni di visioni ma anche narrazioni diverse, ricopre ormai un ruolo fondamentale e mai scontato nell’ambito artistico e culturale. Per questo un festival come lo Schermo dell’Arte, che ci si dedica completamente, ha da sempre un ruolo molto importante capace di accogliere le forme più sperimentali e i lavori più attuali. Il Focus di questa edizione sarà dedicato all’eclettico Guido van der Werve e accanto a lui si apre una rosa di artistə consolidati sia italiani e internazionali, una selezione di documentari e torna anche VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi, dedicato alle nuove generazioni e alle forme che stanno sviluppando con il linguaggio video e l’immagine in movimento.

 

FUTURE FILM FESTIVAL | 15-19 novembre | Bologna + Modena

Sono passati già 15 anni da quando con Be Kind Rewind Michel Gondry diede nuova linfa al mondo del cinema “sweded”, ovvero autoproduzioni amatoriali realizzate con mezzi improvvisati. E proprio per omaggiare il fenomeno, la nuova edizione del Future Film Festival, la principale manifestazione italiana dedicata all’animazione, ai VFX e alle media art, ha come titolo Be Kind, Remake. La kermesse (anche a Modena dal 25 al 26 novembre) apre, quindi, una finestra su questo mondo, ospitando eventi e pellicole che ne riprendono lo spirito figlio dell’etica DIY. Oltre a una rassegna di titoli provenienti dallo Sweded Film Festival of Palm Beach, lo spazio di DumBO verrà attrezzato con monitor e strumentazioni “del mestiere” per accogliere numerosi workshop e proiezioni legati al tema. Non mancherà ovviamente lo spazio per l’intelligenza artificiale, a partire dal manifesto del festival realizzato da Josè A. Hernandez, alias Mr Jose, crata con Midjourney e manipolata in postproduzione.

 

MANIFESTO FEST | 16-19 novembre | Roma

“Forza viva” è il macro tema dell’edizione di quest’anno di Manifesto. Un’espressione che è anche uno dei modi più efficaci che abbiamo per descrivere la magia intangibile che si instaura sul dancefloor o a un concerto: flussi di energia che corrono per la sala e che quest’anno Manifesto affida a mani veramente sapienti. Dopo la preview affidata ai veterani Plaid all’Auditorium (5 ottobre) in collaborazione il Romaeuropa Festival, e quella all’Angelo (il 4 novembre) che accenderà i riflettori sulla scena italiana (Daniela Pes, Ceri Wax, Indian Wells), eccoci arrivati alla tre giorni (dal 16 al 18 novembre) più intensa: una girandola per il mondo attraverso tutte le sfumature dell’elettronica che inizierà all’EXP con il live di Nziria, per poi spostarsi come da tradizione al Monk con Awesome Tapes, Bawrut, Bruno Belissimo (full band), Marina Herlop, Kode9, Coco Em, Norf e Prest in doppia data con le sue selezioni. Pronti ad estendere l’ottobrata romana anche a tutto il mese di novembre?

 

LINECHECK | 21-25 novembre | Milano + Bologna

Nona edizione del festival e conferenza che per un’intera settimana fa del BASE un enorme punto d’incontro della filiera musicale, nazionale e internazionale: panel, workshop, showcase e concerti per scoprire come funziona la “black box” del mondo della musica, tenersi aggiornati su tecnologia ed innovazione e ascoltare gli artisti più freschi del panorama contemporaneo. Quest’anno il Linecheck amplia la sua proposta, e oltre alla fedele programmazione del BASE rinnova la giornata di apertura insieme ad INNER_SPACES all’Auditorium San Fedele di Milano e chiude questa edizione a Bologna, per un party in collaborazione con Robot FestivalPiezoCosmo, LeatheretteAbadirSystem Olimpia sono solo alcuni degli act che troverete alla fine di giornate passate ad ascoltare e incontrare esperti del settore, futuri collaboratori e nuove realtà che non sapevate far parte del vostro ecosistema musicale.

 

TRANSMISSIONS FESTIVAL | 23-25 novembre | Ravenna

Dopo Martin Bisi e Radwan Ghazi Moumneh (Jerusalem in My Heart), Francesco Donadello e Marta Salogni, sarà la statunitense Kali Malone a guidare l’edizione 2023 del Transmissions Festival. Particolarità del festival del Bronson è, infatti, quella di affidare ad artisti e artiste il compito di portare a Ravenna (tra Teatro Rasi e MAR, il Museo d’Arte della città) uno spaccato del meglio della sperimentazione sonora internazionale. Stavolta oltre a Kali Malone stessa che, in prima assoluta, unirà la sua ricerca sul minimalismo con l’elettronica sperimentale dello scozzese Drew McDowall, sul palco ci saranno: la danese Puce Mary, col suo mix tra industrial e drone-music post-apocalittica; la violoncellista britannica Lucy Railton; la musicista e musicologa libanese Youmna Saba, che esplora da anni le dinamiche della lingua araba associate con la musica elettronica; la svedese Maria W Horn, con il suo originale percorso tra sperimentazione, sound art e neoclassicismo e l’americana Leila Bordreuil, violoncellista e compositrice tra impro, noise e spectral music e, per l’Italia, Giuseppe Ielasi ed Heith.

HANNO CONTRIBUITO AI TESTI: ANNIKA PETTINI, FILIP J CAUZ, GIULIO PECCI, NICOLA GERUNDINO, SALVATORE PAPA, TOMMASO MONTEANNI