La fine dell’anno lavorativo va di pari passo con la voglia di lavorare: finisce a luglio. Ma se l’ultimo miglio è sempre il più lungo di tutti, per fortuna luglio è un mese pieno di checkpoint grazie ai quali spezzare dal quotidiano e fare un po’ di warm up fingendo di essere in vacanza per qualche giorno. Come sempre le opzioni sono tante e diverse: dalla montagna alla foresta, dai fiumi alle isole, dalla provincia alla città, ce n’è per tutti i gusti e bisogni. C’è addirittura un labirinto per chi decidesse di perdersi e prendersi qualche giorno in più prima di tornare nel proprio ufficio.
Moninga Open Air Festival | 3 – 6 luglio | Formigine (MO)
Persi nella brandizzazione dei palchi e nel flusso promozionale dell’industria culturale, ogni tanto può capitare di scordarsi che la musica non è solo un oggetto di consumo. A ricordarcelo ci sono, per fortuna, realtà come Moninga, onlus che trasforma la musica in vettore per la solidarietà e lo fa anche con gusto raffinato. Così Moninga Open Air Festival, il cui ricavato serve a finanziare alcuni progetti umanitari in Congo attraverso il richiamo di una line up internazionale che ogni anno, da otto edizioni, si materializza in un parco della provincia di Modena, a Formigine. Stavolta non c’è nemmeno un italiano/a; giusto per citare alcuni nomi: COUCOU CHLOE, tra bassi austeri e influenze glamour; LVRA, cantante e produttrice UK; l’iraniana NAVA, che fonde cultura persiana e arrangiamenti sperimentali; Izzy Spears, cantante di Atlanta con un mix di rock, punk, hip hop e grunge; Tornado Wallace, dj australiano residente a Berlino che chiuderà il festival.
SINCE nel Bosco | 5 – 6 luglio | Lazio Luogo Segreto
Non c’è due senza tre: come avevamo previsto (e sperato) l’esperienza di SINCE nel Bosco si è trasformata da semplice festa di compleanno in un piccolo rito dove musica e vibrazioni estive si fondono all’unisono. Attenzione però a chiamarlo festival: SINCE nel Bosco rimane un ritrovo autodeterminato dove la collaborazione e l’attitudine DIY dei partecipanti è fondamentale. Troverete un’area camping con servizi, un’area food a cura dell’Azienda Agricola Janas, che preparerà cibi naturali e biologici, prodotti da coltivatori e allevatori diretti della Tuscia, con opzioni veg e non, e un’area bar a targata Roma Est. La musica sarà supportata dall’impianto audio di Tropic Disco Sound System e vedrà alternarsi la consueta lunga lista di selector e artisti che guarda a Roma, ma arriva fino a Londra e Lisbona: Bumbo, Mira (live), Sandra Mason, Nic Casalino b2b Etta Simone, Delikwe (live), Ago, Bro Karl, Sagome, Ottomani Parker (live), Yulia Kachan, Piperpanico b2b Simona Beat e i padroni di casa Equohm e Orree. L’accesso alla festa, per questioni logistiche, sarà consentito solo venerdì 5 luglio dalle ore 16:00 alle ore 20:00 (potete scrivere in DM o via mail per arrivi oltre questa finestra oraria), mentre per sostenere il festival e garantirvi l’accesso potete fare una semplice donazione tramite gofundme.
LOST Music Festival | 5 – 7 luglio | Labirinto della Masone (PR)
Arrivato alla sua terza edizione, LOST Music Festival sta consolidando ogni anno che passa la sua identità di boutique festival dal carattere fortemente sperimentale in grado di raccogliere alcune delle migliori istanze della musica elettronica contemporanea. LOST si fa forte di una location inusuale e magica: il Labirinto della Masone, concepito dall’editore e collezionista Franco Maria Ricci e attivo come parco culturale unico nel suo genere dal 2015. Laboratorio editoriale e museo, per tre giorni ospita gli artisti della line up del LOST diventando protagonista attivo di uno scambio luogo-musica unico nel suo genere. Sotto la direzione artistica di Luca Giudici, quest’anno il LOST ospita in lineup anteprime mondiali come quella degli Amnesia Scanner in collaborazione con l’artista francese Freekaa Tet, e quella di Varg 2TM, che porta per la prima volta l’esecuzione del suo decennale progetto Nordic Flora Series. Non mancano i progetti italiani come Cortex of Light e Ciro Vitiello, così come gli act il cui aspetto di performance è predominante, come quelli di Joanne Robertson e Damsel Elysium.
Videocittà | 5 – 7 luglio | Roma (RM)
400.000 stelle, oltre 3.000mq di superficie, 75 metri di altezza. Questi sono i numeri dell’installazione “Nebula” che sarà la firma d’autore sull’edizione 2024 di Videocittà. Dopo la luna gigante ideata e sospesa a mezz’aria dal collettivo fuse* nel 2022, e il percorso evolutivo di “Mater Terrae” tracciato da Silvia Sveta e Mace nel 2023, è arrivato il momento del viaggio dal micro al macrocosmo firmato dai Quiet Ensemble e da Giorgio Moroder, che ha realizzato le musiche (originali) di questa nuova gigantesca installazione. Il Gazometro quest’anno si trasformerà quindi in una via lattea da guardare con il naso all’insù e da attraversare sospinti dalle partiture del maestro di Ortisei. Il festival però non si ferma qui e propone decine di altri contenuti che spaziano dalla musica alla performance alle arti digitali e immersive. Per quel che riguarda la parte musicale, ci sarà un venerdì particolarmente attraente per gli amanti dell’elettronica dancefloor oriented con i live di Thru Collected, Tommy Cash e Overmono, mentre il sabato la scena sarà tutta per il live al tramonto di Venerus e quello di Caterina Barbieri accompagnato dai visual di MFO. Domenica invece l’omaggio a Moroder del Conservatorio di Santa Cecilia. Da segnarsi anche l’esperienza in VR “Le Bal de Paris” di Blanca Li (Leone d’Oro alla 78ᵃ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione “Venice VR Expanded”); l’installazione interattiva di Sahej Rahal, quella di Daniele Spanò e Luca Brinchi; la performance di Ultravioletto; upsammy & Jonathan Castro con il loro show a/v a tema natura; poi la videoarte di Camille Henrot e Bjørn Melhusi; i talk con Stefano Rapone e Daniele Tinti e con Vita Lenta.
Orestiadi di Gibellina | 5 luglio – 10 agosto | Baglio di Stefano e Cretto di Burri (TP)
Il Festival Orestiadi si conferma polo del Contemporaneo in Sicilia con il suo articolato programma tra teatro, musica e arte visive, e prova a far vivere e raccontare la contemporaneità come linguaggio vivo ed in divenire, attraverso performance originali che costituiscono l’anima del Festival. Quattordici spettacoli: due anteprime, quattro prime nazionali, due progetti speciali site specific, inediti, costruiti nello spazio unico del Cretto. Una serie di “percorsi teatrali”, immaginati e pensati dentro i luoghi di Gibellina, dal Baglio di Stefano al Cretto di Burri, luogo simbolo delle creatività contemporanea. Qui la parola si mischierà alla musica, altra grande protagonista delle Orestiadi e di questa edizione in particolare, in una commistione di linguaggi che ha sempre rappresentato una delle linee artistiche più forti del Festival.
BAO Music Festival | 5 – 14 luglio | Brescia luoghi vari (BS)
La proposta di BAO Music Festival si concretizza come un festival in continuo decentramento, diffuso e itinerante, che interviene su differenti geografie nelle aree verdi della provincia di Brescia: Valle Trompia, Franciacorta e Brescia. Ecosistemi sonori e territori: parchi, zone metropolitane, contesti underground, boschi, santuari, fiumi, laghi e torrenti. L’obiettivo è quello di intervenire nel rapporto tra sostenibilità ambientale e sperimentazione sonoro-musicale, promuovendo formati ibridi e transmediali. Ogni evento è pensato per il suo spazio di destinazione e ideato per promuovere processi di partecipazione collettiva aperti e ampi. L’obiettivo è quello di intervenire nel rapporto tra sostenibilità ambientale e sperimentazione sonoro-musicale, promuovendo formati ibridi e transmediali.
Santarcangelo Festival | 5 – 14 luglio | Santarcangelo di Romagna (RN)
«Percepire il tempo in modo diverso, più ricco e profondo». È la sfida che si pone da sempre – e quest’anno in particolare – Santarcangelo Festival. While we are here (mentre siamo qui) è il titolo della 54esima edizione: un invito a riflettere su quello che accade mentre siamo immersi nell’esperienza delle performance artistiche in quello spazio di condivisione creato da un festival che vuole sì celebrare l’arte, ma insistere anche sulla riflessione critica del mondo contemporaneo. Teatro, danza, installazioni e interventi artistici si sviluppano in una costellazione di spazi in un denso programma che oscilla tra riti funebri, rave e pratiche decoloniali. Così – solo per citarne alcuni – in While we are here dell’artista belga Lisa Vereertbrugghen (titolo che ha ispirato il claim), un lavoro per cinque performer su rave culture e techno-folk; Rive, il cerimoniale per 7 performer di Dalila Belaza, che indaga il dialogo tra danze rituali e astrazione; o Repertório dove la danza di Davi Pontes e Wallace Ferreira è una forma di autodifesa dalle sovrastutture razziali.
Gaeta Jazz Festival | 10 – 14 luglio | Gaeta (LT)
Luglio è sinonimo di Gaeta Jazz Festival. Il festival del golfo laziale torna puntuale con una line up ricca di alcune delle migliori proposte nazionali ed internazionali in ambito jazz contemporaneo e clubbing alternativo; ma anche con una nuova attenzione all’esperienza del festival nella sua totalità. Tra i nostri show preferiti sicuramente i live di Holy Tongue, Theo Croker, Collettivo Immaginario e i dj set di Lefto ed Emma-Jean Thackray. Ma il programma è fittissimo di cose da non perdere e nuove entrate come il brunch jazz diurno dal venerdì alla domenica con tanto di lezioni di yoga e i tour in barca organizzati. Insomma, quest’anno più che mai il GJF fa un ulteriore passo in avanti continuando ad unire la splendida aria famigliare che lo contraddistingue a un’offerta sempre più di livello internazionale nella sua totalità.
Electropark | 11 – 14 luglio | Genova (GE)
Attenzione all’Electropark perché quest’anno il festival ha messo una marcia in più, iniziando a mescolare le discipline – molta performance, oltre alla musica – a rendere globale il suo suono aprendolo a istanze post-occidentali, ad allargare il proprio territorio d’azione sino ad arrivare a un dancefloor che sarà un’isola realizzata ad hoc. Tra terrazze e darsena, mercato dei pescatori e Galata Museo del Mare, arriveranno in forza nel capoluogo ligure Francesca Heart, Sofie Birch & Antonina Nowacka che presenteranno il bellissimo album “Languoria“, Cult of Magic con il lavoro “Questo è il mio corpo“, El Kontessa da Il Cairo, Doulou, il b2b tra Juliana Huxtable e JASSS, Deena Abdelwahed, Courtesy, Alberta Balsam e tanti altri ancora. Chiusura domenica a partire dalle 12:00 con il party Toy Tonics sulla Groove Island: un’isola costruita al largo di San Michele di Pagana, nel Golfo del Tigullio che come dancefloor avrà le barche ed una pedana galleggiante. Ci si potrà arrivare tramite la propria imbarcazione o affittandone una messa a disposizione dal festival.
Brulica Fest | 12 – 14 luglio | Fiume Calore (SA)
Festival in riva al mare ce ne sono quanti volete, un po’ più rari quelli riva fiume. La prima edizione di questo nuovo festival campano cerca di rendere omaggio al nome del fiume su cui nasce, il Calore nel Cilento, componendo una line up che promette di scaldare alla grande l’atmosfera. Ci si appoggia alla sicurezza di tre collettivi indipendenti tra i più rappresentativi del clubbing italiano: Bristol NormCore, Dissidanza e Altrove con in dote i set di Egeeno + Bunny Dakota, Coco Bryce, Odd Shy Guy, Katatonic Silentio. In mezzo ai boschi il Bassotto Sound System è pronto a far vibrare l’aria e deviare il corso del fiume a suon di basse frequenze.
Nuvala – Music & Art Festival | 17 – 21 luglio | Parco Nazionale dell’Alta Murgia (BA)
L’esperienza di Nuvala parte da lontano e segue la scia di un lungo addio alla città e di un ritorno verso la natura e le proprie terre d’origine (ma con il laptop sempre acceso). Un’esperienza di workation (work + vacation) nell’entroterra pugliese che vuole essere anche occasione di conoscenza reciproca e networking per nomadi digitali, freelancer e smart worker. E anche un’occasione per fare festa, ovviamente! Eccoci quindi al Nuvala Fest. Le due giornate principali, venerdì 19 e sabato 20 luglio, si terranno presso la Masseria Lagarello in Ruvo di Puglia: un autentico casale dell’antica cultura agricola locale che sarà animato dalla musica di Bawrut, Jolly Mare, Tiger & Woods, Fimiani a.k.a BPlan, Whodamanny, Livio Improta e altri. La giornata di apertura, mercoledì 17, si terrà invece presso la Tenuta Bocca di Lupo a Minervino Murge dove sarà proiettato il film documentario “Il Tempo dei Giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte dedicato alle conseguenze del batterio della Xylella in Puglia; mentre quella di chiusura, domenica 21, sarà in spiaggia al Zerottanta Beach Bar di Giovinazzo con i dj set di Dario Bassolino e SweetNightJoe. Occhio anche alla cucina che accompagnerà il festival e sarà curata da Cottura lenta, spin-off creato da Gianvito Fanelli, fondatore di Vita lenta, e Pantura.
L’estate di Centrale Fies | 18 luglio – 21 settembre | Dro (TN)
Dal 18 luglio al 21 settembre 2024 Centrale Fies propone ai suoi pubblici una programmazione artisticamente eclettica che attraversa ogni ambito della scena performativa attuale, mostrando in anteprima una panoramica unica sulle tendenze emergenti e anticipando lo spostamento dei confini della performance contemporanea. Centrale Fies riapre al pubblico gli esiti di un anno, in cui la board curatoriale ha lavorato nella direzione di rendere il centro di ricerca sulle pratiche performative un’impresa sempre più porosa, capace di assorbire e sperimentare prassi, processi e posizionamenti mutuati dall’arte, per definire in modo ancora più preciso l’azione di passare dalle tematiche alle pratiche. Dal 18 luglio al 21 settembre Centrale Fies articola la sua programmazione con LIVE WORKS SUMMIT (19 – 21 luglio); FEMINIST FUTURES (26 – 27 luglio); Evolving Love (19 – 21 settembre), e la mostra collettiva Material Self (18 luglio -21 settembre). Quello di Centrale Fies è un margine – territoriale e artistico – che non va solo evocato, attraversato o abitato, ma va praticato, dando forma al pensiero cangiante mettendo in evidenza le linee culturali e i processi sommersi che i pubblici non sempre vedono, ma che costituiscono parte del valore aggiunto di un soggetto culturale che cambia nel tempo assieme al suo posizionamento.
Nextones | 18 – 21 luglio | Tones Teatro Natura (VB)
Da più di dieci anni si fa cantastorie del territorio, mostrandolo all’umano, e cantastorie dell’umano, mostrandolo al territorio. Ne risulta un locus amoenus in cui, come spesso accade, è l’arte il medium del rituale. Anche quest’anno, il granito bianco della cava di Oira diventa un luogo metafisico dalle barriere indefinite. Dalla foschia grigia di una Detroit impersonificata dal padre spirituale della techno Robert Hood, a una San Paulo che freme e si dimena con Cashu; dal salto nell’etere con Alessandro Cortini, alla caduta in purgatorio con i live audiovisivi di Khompa, Cosimo Damiano e Lanark Artefax. E dunque Aisha Devi e Marie Davidson, sirene al fianco di Scilla e Cariddi, e gli scenari clubbing di DJ Taxxi, Luce Clandestina, e del b2b di Objekt e CCL. Come se tutto ciò non fosse già abbastanza, le gole/canyon degli Orridi di Uriezzo fungeranno da perfetta cassa armonica per la performance della violoncellista Lucy Railton, nella giornata inaugurale del festival.
SUPERAURORA | 27 – 28 luglio | Castel Fusano (RM)
Un festival estivo a Roma mancava come l’aria. L’Alcazar si è preso onere e onori di organizzare questa due giorni alle porte della capitale, nella splendida location del parco di Castello Chigi, struttura del XVII secolo visitabile durante lo svolgimento del festival. La line up è in linea con quello a cui ci ha abituato il locale di Trastevere: tanto groove internazionale assicurato dai live di Masego, IAMDDB e i dj set di Craig David, Jayda G, Jungle, Louie Vega. Ma anche un’attenzione particolare a ciò che il panorama italiano ha da offrire: ecco quindi la potenza degli I Hate My Village, la freschezza di Laila Al Habash, le sicurezze Mecna e Pino D’Angiò. Tantissimi gli altri nomi in line up tutti da scoprire. Con un campeggio a disposizione, il mare a due passi e le orecchie sempre occupate, si prospettano due giorni di musica e benessere.
Open Sound | 27 luglio – 3 agosto | San Severino Lucano (PZ), Matera (MT)
Tra le regioni del Sud la Basilicata è quella che ha meno aperto i suoi territori ai festival contemporanei e indipendenti. Eppure le bellezze naturali non mancano così come gli spazi. La via di una possibile nuova wave l’ha aperta da qualche anno il festival Open Sound che, inserendosi nel solco tracciato dal Pollino Music Festival, partirà proprio dal massiccio appenninico per planare poi verso il mare e i sassi di Matera. In equilibrio tra proposte nazionali e internazionali, sempre con la direzione artistica di Alioscia Bisceglia, l’apertura dell’Open Sound sarà affidata alla chitarra di Bombino e al suo desert blues (sabato 27 al Mulino Iannarelli di San Severino Lucano); poi quattro serate di fila alle Monacelle di Matera dove si alterneranno Vladimir Ivkovic, Raffaele Costantino, Ko Shin Moon, il Fossick Project di Marta Del Grandi e Cecilia Valagussa, Thru Collected, Venerus in versione dj, James Holden, Dadub e altri ancora. A voi decidere se continuare il viaggio verso il mare o risalire in quota tra i pini loricati.
HANNO CONTRIBUITO AI TESTI: ANNIKA PETTINI, SALVATORE PAPA, NICOLA GERUNDINO, GIULIO PECCI, TOMMASO MONTEANNI, PIETRO LEONARDI e PIETRO PASCOLINI