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La guida di ZERO ai festival di settembre 2024 in Italia

Magnifiche possibilità di fuga

Scritto da La Redazione il 30 agosto 2024
Aggiornato il 4 settembre 2024

Foto di Daniele Di Egido x IndieRocket Festival

Non riuscite proprio a farvene una ragione, vero? Non può essere finita, praticamente non avevate neanche capito che era iniziata. Neanche il tempo di staccare che rieccoci qui, la vita riprende e il caldo non molla. Ma per fortuna, sempre e ovunque, esistono i festival. Lunga vita ai festival che ci spalancano porte di fuga in città e fuori da essa. Ci portano in mondi altri fatti di danza, suono, performance, fiumi di persone e dolce solitudine. Ecco per voi le migliori vie di fuga di questo settembre, non lasciatevi prendere dallo sconforto del rientro, fuggite ancora per un po’.

 

FESTIVALETTERATURA | 4 – 8 settembre | Mantova (MN)

Dal 4 all’8 settembre 2024 torna a Mantova per la sua ventottesima edizione il Festivaletteratura. Un evento fatto di mille strati diffusi per la città: sotto una tenda, dentro una chiesa, ai lati di un palazzo, sul velluto del teatro ma anche nelle aule di scuola e nei luoghi dove solitamente ci si incontra e discute.

La pluralità è una parte importante dell’iniziativa che dal 1997 riempie Mantova di autori provenienti da tutto il mondo; una scelta quella del molteplice che si traduce in cinque giorni di incontri con autori, reading, percorsi guidati, workshop, spettacoli e concerti per permettere a tutti di partecipare non solo ascoltando ma interagendo, diventando cosa attiva della narrazione che il festival è. 

L’aspetto multiforme si manifesta frastagliandosi nelle tematiche più disparate dai discorsi sull’AI, ai popoli antichi, passando per l’importanza delle acque dei fiumi e degli oceani, Dungeons&Dragons, i rapporti tra genitori e figli, il Medio Oriente, i corpi che abitiamo e molto altro attraverso le voci di autori come Nathan Thrall , Claudia Durastandi, Emmanuel Carrère, Olivia Laing, Deborah Levy, Francesco Costa, Joël Dicker, David Quammen, Richard Sennett, Colum McCann ed Elif Shafak.

 

DANZA URBANA | 4 – 8 settembre | Bologna (BO)

Recuperare il rapporto con lo spazio urbano alla fine dell’estate o (peggio) di una vacanza non è semplice. Dal 1997, a facilitare il ricongiungimento, a Bologna c’è Danza Urbana, festival che trasforma parchi e giardini, strade, piazze e monumenti, dal centro alla periferia in altrettanti palcoscenici con eventi performativi che si inseriscono nel flusso della città e ci interrogano sul presente. Al centro del programma c’è quindi il paesaggio e la relazione attiva con i luoghi affidati ai talenti emergenti della nuova danza d’autore e della coreografia italiana ed internazionale. Tra i protagonisti di quest’anno ci sono, tra i tanti, Virgilio Sieni con Sleep in the car, riflessione sulle nuove povertà e sul sonno come vittoria dello “stare” sulla frenesia dell’andare, Roberto Olivan, altro grande nome della danza contemporanea  con la prima assoluta El Resto del Naufragio o il gruppo mk con il riallestimento di ATMOSFEROLOGIA – VEDUTA > Bologna, performance che debuttò a Bologna nel 2016.

 

SHORT THEATRE  | 5 – 15 settembre | Roma (RM)

Diciannovesima edizione per Short Theatre che con Viscous Porosity torna ad animare 13 diversi luoghi della capitale con ben quaranta compagnie nazionali e internazionali; riflettori puntati quindi sulla Pelanda, il TeatroBasilica, le sponde del Tevere, l’Angelo Mai, il Teatro dei documenti e per la prima volta anche il cimitero monumentale del Verano. La compagnia Rimini Protokoll porta in scena domande e paure nella relazione tra umano e androide in “Uncanny Valley”, letteralmente la valle inquietante, l’effetto studiato da un ricercatore giapponese su come un’eccessiva somiglianza tra robot e uomo possa provocare all’inizio sentimenti di apertura e familiarità fino ad arrivare al completo smarrimento e repulsione. El Conde de Torrefiel invece propone uno spettacolo per uno spettatore per volta “Se respira en el jardin como en un bosque” indagando in che modo nonostante l’arte teatrale non rappresenti le complessità del mondo, così come un giardino non possa racchiudere tutta la natura di un bosco, lo spettatore e l’interprete siano in grado di creare e modellare rappresentazioni della realtà sotto diversi punti di vista. Interessanti anche le passeggiate proposte dal duo spagnolo tra i viali del cimitero monumentale del Verano, una città dei morti abitata da almeno venti secoli, uno spazio in cui nonostante il tempo e le assenze permangono le assonanze e le divergenze del mondo dei vivi, persone note e sconosciute, ricche e povere, viali centrali e periferie. Merita sicuramente una menzione la performance “Mike” di Dana Michel nella bellissima cornice del Teatro dei Documenti, uno sguardo sul mondo e sulla “cultura” del lavoro, ripetitivo, inoperoso, escludente ma anche rivoluzionario e inclusivo. Dobbiamo imparare a modellare il rispetto per noi stessi e per gli altri, avere la forza di immaginare futuri possibili e, soprattutto, dobbiamo essere in grado di fluire, farci attraversare da una porosa vischiosità per abbracciare la complessità e il cambiamento.

 

RICCI WEEKENDER | 5 – 8 settembre | Catania (CT)

Ormai una piacevolissima sicurezza settembrina, Ricci torna nel catanese per godere dell’ultima coda di estate, lontano dal caldo più torrido e dalle orde di turisti inferociti. La sapiente commistione tra Catania e Londra orchestrata dalle menti di Gilles Peterson, lo chef Ed Wilson e l’istituzione locale Diego Vespa (Mercati Generali) prepara un menù musicale ed enogastronomico da leccarsi i baffi. Segnaliamo Bel Cobain, corto.alto, Emanuele Triglia e Daniela Pes tra i live imperdibili; Floating Points b2b Palms Trax, Bar Butal, Mike D (Beastie Boys) e il consueto closing di Gilles Peterson tra i dj set. Nu-jazz, clubbing raffinato, leccornie in cui perdersi sensorialmente e la solita schiera di luoghi immaginifici. Se volete rimandare la fine dell’estate, questo è il luogo in cui trovarsi. 

 

BLOOMING l | 6 – 7 settembre | Pergola (PU)

C’è ancora chi crede che il ritorno dalle vacanze coincida già con le dormite sotto la trapunta e le castagnate con la pioggia che batte sulle finestre chiuse. Aspettative e cambiamenti climatici purtroppo non vanno d’accordo, per cui c’è tutto un calendario di abitudini da rivedere e riconsiderare. Tutto questo per dire che nessuno vi giudicherà se passerete il primo weekend di settembre ancora con la testa tra le nuvole e la voglia di viaggiare. E se avete già messo una croce su mare e montagna, ecco che arriva in vostro soccorso l’Italia dei piccoli borghi che incrociano musica e arti digitali. Parliamo del Blooming e della sua nuova edizione sempre in quella piccola perla marchigiana che risponde al nome di Pergola. Ancora una volta sotto la direzione dei Quiet Ensemble, incontrerete artisti e collettivi che porteranno performance e installazioni in chiese, cantine, cortili e altri luoghi normalmente inaccessibili al pubblico. E per chiudere il cerchio, molti dei lavori avranno come tema proprio la natura: “OH LORD” di Guillaume Marmin utilizzerà i dati dati del Sole dal satellite NASA Solar Dynamics Observator per creare fasci di luce animati; “Zoé” di Giulio Pernice e Francesca Gollo creerà un ecosistema interattiva attraverso l’AI; Martin Messier presenterà “1 DROP 1000 YEARS”, opera tutta basata sull’omeostasi, Sara Pezzolesi racconterà della medusa “immortale” Turritopsis dohrni. Tra gli altri ospiti, Amelie Duchow, Ginevra, Nervi, Thek, Ultravioletto.

 

MAPLE DEATH IN THE PARK | 12 – 14 settembre | Bologna (BO)

Per il quarto anno l’etichetta bolognese Maple Death Rercords porta nel Parco della Montagnola uno spaccato musicale che incarna la sua peculiare attitudine indipendente tra nomi che fanno parte del catalogo e altri agganciati grazie agli infiniti scambi e relazioni sviluppatesi negli anni a livello nazionale e internazionale. Tre giornate e due palchi per vedere dal vivo gente che arriva anche da oltreoceano, come Jack Name, artista di Los Angeles che fa parte di quel collettivo che mette insieme dai White Fence a Cindy Lee e che torna in Europa dopo molto tempo. Una chicca di quest’edizione è il trio inedito formato da Massimo Carozzi, Laura Agnusdei e Fera che presentano per la prima volta lo spettacolo “Safari” incentrato sulle registrazioni di Carozzi durante i suoi viaggi in Africa. Noi già speriamo che diventi un disco. Altro nome da segnare è quello di Naomie Klaus, artista di Bruxelles abbastanza indefinibile che si muove tra la musica e il visivo con dei live fortemente performativi. E poi i Trans Upper Egypt – progetto di Manu degli Holiday Inn e Leo dei WOW – sia perché è raro vederli dal vivo, sia perché No Dub uscito nel 2024 per Maple Death spacca di brutto. E poi, ancora: Ryan Sambol e Ross Cashiola da Austin, il progetto di Giacomo Stefanini Porta D’Oro, Lametia da Torino e molti altri.

 

PHMUSEUM DAYS | 12 – 15 settembre | Bologna (BO)

Cosa succede quando guardiamo le cose da vicino? Quali sono gli effetti sull’interpretazione del reale e quanto le nostre soggettività influenzano l’osservazione stessa? Contrapponendosi all’oggettività presunta delle immagini, il festival internazionale di fotografia PhMuseum Days 2024 accoglie quest’anno una serie di storie che fanno dello sguardo parziale sul mondo la propria cifra distintiva. Closer, sottotitolo e tema della quarta edizione, ci invita a fermarci e osservare con attenzione abbandonando le pretesa di afferrare l’insieme per accedere invece al dettaglio di racconti personali che affrontano comunque temi universali come le questioni di genere, le relazioni umane, il potere o il rapporto con l’ambiente.

Dal 12 al 15 settembre si torna, quindi, nello Spazio Bianco di DumBO tra mostre, talk, visite guidate, workshop, presentazioni di libri e proiezioni, sconfinando talvolta in altri luoghi della città come il Cortile della Biblioteca dell’Archiginnasio, la nuova galleria bolognese NEVVEN e le bacheche di via dell’Abbadia curate dal CHEAP.

 

POPLAR | 12 settembre – 15 ottobre | Trento (TN)

Da un’idea tra amici in età universitaria a realtà sempre più consolidata nel panorama nazionale. Il Poplar sta crescendo davanti ai nostri occhi e quest’anno compone la sua line up più ambiziosa mescolando sapientemente musica italiana e internazionale. Yung Lean, Apparat, Viagra Boys e Mount Kimbie fanno la voce grossa per quanto riguarda l’estero, mentre Marco Castello, Kid Yugi, I Hate My Village e Whitemary si schierano a tenere alto il tricolore. Ma sono tantissimi i live e i dj set da tenere d’occhio, su tutti sicuramente Sofia Kourtesis e Yin Yin,  ma anche il lanciatissimo okgiorgio, il mago Pufuleti. Immersi nel fresco di Trento poi anche talk, workshop, in un’atmosfera famigliare in cui tutto è a portata di mano. Location d’eccezione il Doss, uno dei parchi monumentali più belli della zona. Qui lo diciamo qui lo neghiamo: Poplar sembra essere proprio la “next big thing” dei festival italiani. Salite a bordo finché siete in tempo! 

 

CULTO | 13 – 14 settembre | Torino (TO)

Il festival torinese di musica elettronica e pratiche correlate arrivato alla sua quarta edizione, e lo fa con un core che ruota attorno al concetto di Continuo Presente: la necessità di comunicare attraverso il suono esogeno ed endogeno di un presente che non può essere definito o limitato se non nella sua immanenza, cercando un sentire comune che lo identifichi e crei un senso di appartenenza. Due giorni di incontri e sperimentazione musicale elettronica che trascende dal genere e dal target, da nomi internazionali come Marco Shuttle e Rama a progetti emergenti italiani come Ordnas & Miirr e Fuck! La Creme. In apertura dell’evento, l’8 settembre, verrà proiettato “F(r)ee”, il documentario di Alessandro Ugo che indaga il concetto di free party e come è arrivato ad espandersi anche nei contesti più normati.
La pratica del presente, unico momento percepibile, scandito dal ritmo di un tempo condiviso.

 

SPRING ATTITUDE | 13 – 14 settembre | Roma (RM)

Il risveglio primaverile, quello che ci porta a voler mettere più spesso il naso fuori di casa fino a desiderare di passare intere nottate sotto le stelle, a Roma ha una durata fuori dalla norma. Non solo per condizioni climatiche, ma per una combinazione astrale (e per certi motivi anche istituzionale) che la porta a ospitare tantissime manifestazioni nel mese del ritorno dalle vacanze. Tra queste primeggia da oltre dieci anni Spring Attitude, festival che ha attraversato tutto l’arco delle belle stagioni, per posizionarsi in quella che a tutti gli effetti è diventata un’estate bis. Sempre due giorni, sempre a Cinecittà, sempre tra elettronica e indie, sempre tra proposte nazionali e internazionali, quest’anno caratterizzanti rispettivamente il venerdì (Cosmo, Mace, Daniela Pes, Marco Castello, RBSN, Marta del Grandi) e il sabato (Viagra Boys, Bar Italia, Mount Kimbie, Fat Dog, Acid Arab,  Sama’ Abdulhadi), senza dimenticare artisti come The Blaze, Barry Can’t Swim e Whitemary che andranno a riequilibrare questa suddivisione. L’estate non finisce se ricomincia la primavera! 

 

CAMPO BASE FESTIVAL ADAMELLO | 13 – 15 settembre | Val Saviore (BS)

Dopo tre anni in compagnia di Tones Teatro Natura sulle Orobie, CAMPO BASE si sposta alle pendici dell’Adamello, nella larga Val Saviore. Tre giorni di palinsesto e tutto all’insegna di un’idea, perdersi: vale a dire sperimentare per qualche istante quel “non-saper-da-che-parte-si-è-girati”, non saper che nomi hanno le cose, non saper come prenderle, non saper dove andare. E allora ricominciare ancora, come in questo caso, dalla montagna. Ecco che allora a Campo Base quest’anno ci saranno invitati d’altissimo livello come Laura Pugno e antropologi che del perdersi, del partire e del restare hanno scritto parecchio come Franco La Cecla. Figure come quella di Franco Michieli, esperto di montagna e di lunghe traversate, esperto di orientamento e di rotte. Artisti come Neunau che hanno registrato il canto dei ghiacciai in via di scioglimento, Italo Bigioli o Gaia Ginevra Giorgi, e ancora laboratori di cucina e di erbe selvatiche, d’equitazione, canyoning, escursioni, rituali, tutti in compagnia di artisti, ricercatori e personaggi che, detto fuori dal riparo dei denti, sanno quel che fanno quando si parla di montagna, o meglio: di cominciamenti che scelgono di partire fuori dai centri urbani. Insomma: strumenti e storie variegatissime con cui iniziare a sentirsi luogo – non a farlo perché (vale la pena ribadirlo) questi luoghi già esistono, già hanno le loro esigenze, le loro regole e le loro comunità; soltanto, sono terre senza figli.

 

53100 | 13 – 15 settembre | Villa San Michele (FI)

Giunto alla sua seconda edizione, 53100 ha saputo inserire sulla mappa un nuovo punto d’incontro per tutti coloro che amano la musica senza alcun bisogno di categorizzazioni. La formula è chiara: identità artistica, intesa come volontà di condividere la propria visione della musica, e identità territoriale, intesa come porre il contesto al pari di un headliner di spessore. In questo senso il Chianti e Villa San Michele diventano la cornice più adatta dei tre giorni di celebrazioni della Musica e del territorio locale. E dunque le attività volte ad esplorare e comunicare col territorio, come le escursioni guidate e le degustazioni. E dunque una selezione musicale accuratamente ragionata nel dialogo contemporaneo con la musica, con nomi come Paquita Gordon, Garçon, Jay Duncan, Lukas de Clerck ed Hermeneia e con il supporto della locale Fango Radio.

 

INDIEROCKET FESTIVAL | 20 – 22 settembre | Pescara (PE)

Superato il traguardo dei vent’anni (ancora auguri!) il festival abruzzese torna in questa inedita versione post-estate. Porta con sé il solito sapient mix di rock, elettronica e suoni non occidentali in location nuove tutte da scoprire. Tra le punte di diamante sicuramente l’oscuro clubbing mediterraneo dell’egiziano 3phaz, il live A/V di Lorenzo Senni e il dj set del veterano giapponese Yousuke Yukimatsu. Per quanto riguarda i live due nostri italiani preferiti sull’asse nu-jazz fatto bene: la profondità del groove partenopeo di Bassolino e la classe eterea della londinese d’adozione Maria Chiara Argirò. Nel mezzo tanti altri act local e meno e la solita aria famigliare a far vivere bene tutte le giornate. L’IndieRocket esiste e resiste, non potremmo esserne più contenti!

 

HYPERLOCAL FESTIVAL | 21 – 22 settembre | Milano (MI)

Al centro della terza edizione di Hyperlocal Festival ci sono sette scene: sette luoghi, sette comunità e sette fenomeni culturali che hanno prodotto generi e stili capaci di spostare l’asticella del gusto, dello stile e della cultura. La Grime da BOW E3 (Londra), con alcuni dei suoi maggiori esponenti e la Breakcore da Brixton (Londra), con una tappa della sua diffusione a San Vitale (Bologna). Da Easton & st Paul (Bristol) la sound system culture nata dalla diaspora caraibica e diffusasi tra i carnevali. La Batida da Quinta do Mocho (Lisbona), con la storia del meticciato sonoro angolano-portoghese. Da Kypseli (Atene), the AfroGreeks: collettivo artistico e comunità diasporica. Da Umberto I (La Spezia) c’è La Comunidad, la più grande comunità dominicana d’Europa con i car sound system. Infine, la storia delle Live Arts, dell’attestazione delle pratiche corporee e dell’evento nella prassi artistica contemporanea: dalle sue origini a Bologna e in Emilia-Romagna fino a Roma, Milano e all’estero. Ecco dunque che, poche settimane dopo l’intervallo estivo, Hyperlocal apre un portale su sette mondi nell’arco di due giorni fittissimi. 

 

INTERAZIONI  | 22 settembre – 6 ottobre | Roma (RM)

Attenzione a questo festival, perché la direzione artistica porta la firma di Salvo Lombardo, attraverso la sua piattaforma di ricerca Chiasma, e perché ha intrapreso la via della fusione dei linguaggi e delle discipline, facendo incontrare, come sta accadendo in altre rassegne all’avanguardia, il mondo performativo con quello musicale. Altro bonus, si tratta di un festival diffuso sul territorio, con il coinvolgimento di diverse realtà del quadrante fertile di Roma Est. Il nome di questa quarta edizione è “Flashback – Flashforward”,  un’oscillazione dove troveranno spazio lavori che si muovono “tra il personale e il politico, tra la pratica solitaria e l’interazione, tanto nei contenuti, quanto nelle modalità di produzione e messa in scena”. In cartellone, tra gli altri, Diana Anselmo, Youness Atbane, Sara Basta, Raphaelle Delaunay, Daria Greco,Nicola Galli,Jacques Gamblin, Laura Gazzani, Vincent Giampino, Moad Haddad, Zara Kian, Lotic, Lara Odin, Saif ur Rehman Raja, Cristina Kristal Rizzo, Francesca Santamaria, Parini Secondo, Valerie Tameu.

 

 

NU Festival  | 26 – 29 settembre | Novara (NO)

Arriva alla quinta edizione il festival multidisciplinare, che occupa i luoghi simbolo della città di Novara, e in sinergia con le realtà culturali e sociali del territorio, che fa vibrare le vie del centro e offre al pubblico la possibilità di partecipare attivamente ad una grande performance collettiva. Un vero atto di coinvolgimento sociale e divertimento inclusivo attraverso la musica, il teatro, la danza, la letteratura, le arti visive e il circo. il ricco programma, che vede susseguirsi rinomati artisti italiani e internazionali, è curato da un Comitato Artistico coordinato da Ricciarda Belgiojoso e include Andrea Lissoni curatore della sezione “Immagini in movimento”, il Circolo dei Lettori di Torino per gli incontri con la letteratura, ed Enrico Bettinello per le residenze di Performing Arts e teatro. Tra i protagonisti di questa quinta edizione Il quartetto jazz Boom Boom Beckett, il musicista rap Er Rass, Cabiria Teatro, la coreografa Luna Cene insieme al compositore Antonio Raia, la danzatrice Annamaria Ajmone insieme alla sassofonista  Laura Agnusdei, i comici circensi Frank Duro e Gustavo Leumann, Francesca Cola e Paola Lesina in coppia per una performance unica, il regista Andrea Gattinoni e la sua Golgotha, e ancora musica insieme ai Alex Braga, Massimo Silverio e Alex Braga.