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La nuova stagione del Pirelli Hangar Bicocca

Gli artisti in mostra nei suoi spazi e i progetti per il 2022-2023

quartiere Bicocca

Scritto da Annika Pettini il 9 ottobre 2022
Aggiornato il 19 dicembre 2022

Dineo Seshee Bopape

Impossibile negare che Pirelli Hangar Bicocca sia la meta dorata, il sogno proibito, di buona parte degli artisti contemporanei. Immaginare come verrebbe la propria mostra, come installare il lavoro all’interno di quegli spazi incredibili, immensi e avvolgenti, è una conversazione che tutti hanno affrontato bevendoci sopra una birretta.

Oggi sono stati presentati, dal Presidente Marco Tronchetti Provera e dal Direttore Artistico Vicente Todolí, i nuovi artisti che nell’arco del prossimo biennio 2022-2023 si ritroveranno davvero ad affrontare questa sfida: perché gli spazi del Pirelli Hangar Bicocca hanno la capacità di mettere tutto in risalto, le grandi capacità e anche le debolezze.
Gli artisti accuratamente selezionati sono otto e si alterneranno tra le grandi Navate per gli storicizzati e nello Spazio Shed per i mid-career. I temi affrontati saranno tutti estremamente contemporanei, con analisi e sguardi sui nuovi bisogni del mondo che viviamo e che cambia velocemente. Ecco perché è necessario trovare lo spazio per riflettere sull’ambiente e sul ruolo che noi esseri umani ricopriamo in questo processo, sulla necessità di mettere a fuoco l’identità e i valori che implica, come ipotizzare modelli alternativi di esistenza e di cura di ciò che ci circonda. Tutto attorno e insieme ai linguaggi dell’arte e alla loro capacità di aprirsi a nuove visioni.

Ma insomma, veniamo ai nomi di coloro che incontreremo nei prossimi mesi: si parte da inizio 2022 con due ricerche imperdibili: da un lato Steve McQueen nelle Navate (31 marzo – 31 luglio 2022), realizzata in collaborazione con la Tate a conferma della volontà di Pirelli Hangar Bicocca di collaborare con altre istituzioni internazionali. Mentre accanto, nello Spazio Shed, l’affascinante e intensa ricerca di Anicka Yi (23 febbraio – 24 luglio 2022), capace di mettere in dialogo organismi viventi e intelligenza artificiale.
Nella seconda parte dell’anno invece una grande monografica di Bruce Nauman, in collaborazione con Tate Modern e Stedelijk Museum Amsterdam, a cura di Vicente Todolí e Roberta Tenconi con Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan (15 settembre 2022 – 26 febbraio 2023).
Accanto la prima mostra in una istituzione italiana di Dineo Seshee Bopape (6 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023), che esplora geografie e memoria per riflettere sul rito, la spiritualità e nuove pratiche di cura e resistenza.
La primavera del 2023 invece inizia con Ann Veronica Janssens nello Spazio Navate (6 aprile – 30 luglio 2023), con i suoi lavori di “disorientamento” sensoriale e Gian Maria Tosatti nello Spazio Shed (23 febbraio – 16 luglio 2023 – avrà un gran da fare nei prossimi mesi!), che trasformerà l’ambiente attraverso i suoi interventi dedicati alla memoria e al rito.
In chiusura dell’anno James Lee Byars (ottobre 2023 – marzo 2024) e Thao Nguyen Phan, a cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli (settembre 2023 – febbraio 2024).

Ma i confini di questo intenso e importante lavoro non finiscono qui, perché da sempre Pirelli Hangar Bicocca accompagna le sue mostre con un Public Program che riesce ad ampliare, attraverso collaborazioni e altri linguaggi, le riflessione portate dagli artisti in mostra. Con una novità: il Guest Program, ovvero un nuovo palinsesto di eventi prodotti da istituzioni e festival italiani e internazionali, ospitati nello spazio de I Sette Palazzi Celesti 2004-2015 di Anselm Kiefer e nelle aree esterne. Corsi, visite guidate e soprattutto la didattica che lo contraddistinguono, non mancheranno nei prossimi mesi.

Non è stato semplice e anche i più imponenti ne hanno risentito, ma lentamente (e va bene così), l’offerta culturale ricomincia a salire e possiamo riprendere a sognare (con birretta).