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La playlist per studiare, di Akeem Of Zamunda

Goldentrash, dj resident di Akeem, ti fa studiare muovendo la testa con ritmi dancehall e hip hop

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 7 settembre 2017
Aggiornato il 9 settembre 2017

A ogni dj e crew di serata che suonerà al Raffles Festival, l’evento open day della nuova scuola di design e moda internazionale, abbiamo chiesto di presentarsi (come si fa al primo giorno di scuola) e di selezionare 5 brani che possano accompagnarvi nello studio.
Venerdì 8 settembre a farvi ballare ci penserà Goldentrash del party Akeem of Zamunda. Antonio Pelusio (aka Goldentrash, @goldentrashpf), membro fondatore del gruppo electropop “Powerfrancers” (2008), intraprende poi la carriera solista di producer/dj abbracciando sonorità più “hot” definendo così il suono squat music. Nel 2014 si sposa ufficialmente con il collettivo Akeem Of Zamunda, mettendo le radici nella GoGo Room al fianco di dj Kosmi. Nei suoi dj set spazia dalla dancehall più classica alla trap/twerk con immancabili remix di Rihanna e Sean Paul.

Akeem of Zamunda


Dal 2012 Akeem of Zamunda è l’evento in cui si possono trovare persone di tutto il mondo. Insieme formano un melting pot di cultura, arte e musica legata alla scena black in un perfetto connubio di classici dell’hip-hop/R&B e sonorità elettroniche della scena future beat. Partito come evento infrasettimanale del mercoledì al vecchio Rocket in via Pezzotti, per un pubblico di 60 persone il party si è evoluto in pochi anni conquistando i sabati delle notti milanesi nella nuova sede del Rocket sui navigli arrivando a toccare un apice di 1300 partecipanti. Molti sono stati gli ospiti nazionali ed internazionali che hanno apprezzato e condiviso l’energia di questo party: Brenmar, Afrikan Boy, Dena, Kaytranada, The Jillionaire & Walshy Fire dei Major Lazer, Denzel Curry, High Klassified, Bondax, Le1f, Jazz Cartier, A$ap nast, Lil Yachty, Kingdom, Benji B, Night Lovell, Sango, Tommy Genesis. Questi sono alcuni dei nomi che hanno reso Akeem of Zamunda il “Dopest Party” di Milano.

Afro B – Juice and power

Questo artista made in uk riesce ad unire perfettamente lo stile dancehall con le sonorità grime grazie dal forte accento di chi canta sulle tracce. Un esempio estremamente riuscito di come il fenomeno stia dilagando worldwide, e poi nel pezzo citano 50 cent in Windows shopper, meglio di così!

Drake – Controlla

https://www.youtube.com/watch?v=9FNHV_IjHDo

Come al solito non ne sbaglia una e qualsiasi sua traccia diventa fonte di ispirazione per le future tracce di ogni artista almeno per una stagione intera, questa a mio avviso ha influenzato tantissimo tutta la scena new dancehall di quest’anno.

Ronnie Flex – Come again

Storico artista olandese che come i suoi amici Yellow Claw e Mr. Polska porta un gusto diverso da quello che si ascolta di solito, il suo producer Boaz è uno dei pionieri dei nuovi suoni infatti vanta numerose collaborazioni (talvolta segrete) con Diplo, Major lazer e tanti altri.

Kojo funds – My 9ine

Questo pezzo lo vedo come una modernizzazione di un grande classico, quindi viva il passato e viva viva il futuro.

Kyze feat. Giggs – Punnani

Ancora una volta troviamo UK sound made in jamaica, i bassi fanno invidia a tutti i soundsystem e il flow dei due rapper buttano giù i grattacieli.