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La storia di Club to Club a Milano

Club to Club lavora su milano da tempi non sospetti, la prima volta fu nel 2008 e oggi è arrivato a organizzare tre giorni di party di fila in occasione del Miart

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 5 aprile 2016
Aggiornato il 2 agosto 2016

Zero ha praticamente visto nascere Club to Club a Torino, ha seguito le sue evoluzioni, l’ha accompagnato a Istanbul e lo ha sempre supportato anche a Milano.
Nella città meneghina Club to Club opera dal 2008 sia con delle preview del festival che con degli eventi pensati per occasioni speciali.
Per tracciare la storia di questi 8 anni sotto la Madonnina ho deciso di litigare con i miei ricordi (neuroni annessi) e scavare un po’ nella memoria ma sono riuscito comunque a elencare, fotografare e raccontare questi eventi, solo due non sono pervenuti.

2008 – Spazio Teatro presso IED Moda Lab
Plaid, Sascha Funke, Xplosiva

 
Il live dei Plaid a luci accese fu una grande sorpresa ma io ero in fissa con Sascha Funke e il sound di Berlino. Il producer tedesco aveva pubblicato per Bpitch Control l’album “Mango” e ricordo di una lunga chiacchierata a fine set con lui in cui gli domandai “Why Mango?”.

2009 – Spazio Teatro presso IED Moda Lab
Scanner, Culoe De Song, Dorian Concept, Giorgio Valletta

Un Dorian Concept alle prime armi ma già in grado di stupire con i suoi suoni acidi e breakkati e un Culoe De Song con un set da house sciamanica.

2010 – Fondazione Arnaldo Pomodoro
Moritz Von Oswald Trio (live), Actress

Se sei un fan dei suoni elettronici tedeschi non puoi non conoscere e vedere almeno una volta il progetto live di mr. Basic Channel e Maurizio.

2010 – Fondazione Arnaldo Pomodoro
Hudson Mohawke, Lory D, Spencer, Walls

Qui ricordo molti shottini di Jägermeister, un giovanissimo Hudson Mohawke in fissa con la Coca-Cola, Spencer che fa vibrare la Fondazione a suon di 4/4 house e techno (il dubstep se l’era già dimenticato) e un Lory D in forma meravigliosa che strappa al pubblico, oltre agli applausi, anche i primi cori che incitano il suo nome.

 
2011 – Magazzini Generali
James Blake

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L’anno di James Blake. Acclamato ovunque per la sua voce e per le sue dita al pianoforte, Club to Club lo porta per la prima volta in Italia. L’evento doveva tenersi al Lambretto, era gratuito su invito ed era andato sold out in brevissimo tempo. A poche ore dall’inizio del concerto l’annuncio del cambio location ai Magazzini provoca momenti di panico ma ormai l’hype c’è. Il live è bello ma non memorabile come il ricordo delle chiacchiere di chi è venuto senza sapere nulla di quello che avrebbe sentito e con la pretesa di ballare.

2011 – Codice A Barre
Africa Hitech

I suoni di Club to Club iniziano a non avere più un territorio sonoro definito e l’album di Africa Hitech “93 Million Miles” tra IDM, jungle, glitch e dub ne è l’esempio.

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2011 – Hangar Bicocca
Soul Kanaval in Haiti: Shackleton, Jazzanova, J-Wow (Buraka Som Sistema)

Evento in collaborazione con MiTo e Uovo, festival di arti performative. E proprio mentre suonano le ossessive percussioni di Shackleton, che sembrano sempre essere la colonna sonora di qualche oscuro rituale Voodoo, tra la folla arrivano dei ballerini con delle inquietanti maschere in stile carnevale di Haiti.

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2011 – Fondazione Arnaldo Pomodoro
Holy Other, Space Dimension Controller, Kyle Hall

Ancora la Fondazione Pomodoro e un’altra grande serata iniziata con le atmosfere rarefatte e dark-emo di Holy Other, che ricordiamo anche per la sua bassa statura, e finita con un un maestoso set house-garage di Kyle Hall.

Viva Club to Club / Fondazione Pomodoro - Milano

2012 – Magazzini Generali
Liars, The Haxan Cloak

Non pervenuti ma da Club to Club ci hanno mandato una foto e la serata ci sembra riuscita.

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2012 – Spazio Concept
Factory Floor, C2C Soundsystem feat. Giorgio Valletta

Un’altra sorpresa che poi ci accompagnerà anche durante due edizioni del festival a Torino: i Factory Floor. Con il loro suono aggressivo di basso, batteria, chitarra, sintetizzatori e vocal sussurati ma effettati ribadiscono quanto può essere figa l’elettronica suonata live.

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2012 – Teatro Franco Parenti
Actress, O [Vaghe Stelle + Stargate + A:RA], Spencer

Completamente annebbiati dal fumo e abbagliati dalle strobo l’unica cosa che vediamo è una grande O sul palco del Parenti e il trio Vaghe Stelle, Stargate, A:RA è indubbiamente la cosa migliore della serata. Spencer però anche qui fa ballare per bene i fan di house e techno.

2012 – FdvLab – La Fabbrica del Vapore
Kyle Hall, Koreless, MMoths

L’evento è sottotitolato “La migliore gioventù” e Club to Club schiera tre dj e producer appena ventenni. Kyle Hall è sempre quello che alla fine ci fa finalmente ballare ma Koreless, con il suo live melodico dal visual monotematico e con l’album “Yungen”, è diventato poi uno degli artisti i cui brani sono stati selezionati per i momenti di cambio palco durante il festival a Torino.

 
2012 – FdvLav – La Fabbrica del Vapore
Kuedo, Jimmy Edgar, Yokokono

“Do Androids Dream of Electric Sheep?” Questo era il sottotitolo della serata che doveva essere un omaggio all’omonimo libro di Philip K. Dick ma secondo me non è riuscita in pieno: mancava un allestimento e un coinvolgimento più legato al tema. Kuedo però ne esce il vincitore con un live degno di contemporaneità sonora e perché nel suo album ha campionato alcune note di un pezzo di Vangelis che è l’autore della colonna sonora di “Blade Runner” (film ispirato al libro).

2013 – Alcatraz
The Knife

Uno di quei concerti che non è un concerto ma una performance di danza e luci. Un ora e mezza di live che mette duramente alla prova il tuo fisico dal tanto ballare.

 
2013 – Buka c/o Ex CGD
The Field, One Circle

The Field è sempre una garanzia e un crescendo di intensità sonora, lo spazio della vecchia Buka in via Quintiliano, con la gente tutta intorno alla postazione live, ha reso tutto ancora più unico.

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2014 – Alcatraz
Flying Lotus, Thundercat, Captain Murphy live

Dopo averlo portato a Torino, Club to Club porta per la prima volta a Milano il prodigioso Flying Lotus. Il suo show audio/video tridimensionale è di una carica esplosiva incredibile anche per chi non è un fan dei ritmi spezzati mischiati con l’hip hop, il future jazz e l’IDM. Peccato che all’Alcatraz ci si aspettasse un po’ più di gente.

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2014 – Dude Club
Hyperdub 10 years showcase: Kode9, Cooly G., Dj Spinn, Scratcha DVA, Taso

Doveva esserci anche Dj Rashad ma il destino l’ha portato via prematuramente e la serata è diventata ancora più simbolica. Un all night long di bassi potenti, dal dub al footwork passando per la jungle, coinvolgendo tutto il pubblico in una presa-bene memorabile: in pista si sono visti grandi passi di danza e movimenti di natiche inaspettati.

2014 – Fabrique
Evian Christ, Vaghe Stelle, Petit Singe

Il minimale show audio-video su tre megaschermi che occupavano tutto il palco del Fabrique è stato un live da togliere il fiato: suoni ruvidi e luci abbaglianti, le cose essenziali rendo sempre.

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2015 – Circolo MagnoliaRun The Jewels, Shamir

Un live del duo americano che è una secchiata d’acqua fresca sul come si può fare hip hop dopo gli anni Zero. Il meglio che c’è in circolazione.

2015 – Ex Cinema Manzoni
Jam City, SOPHIE

Nel bellissimo spazio dell’ex Cinema Manzoni, utilizzato precedentemente dalla Fondazione Trussardi, C2C ci fa scoprire la pc music super divertente di Sophie.

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2015 – BUKA
Andy Stott, Ben Frost, Nico Vascellari, Vaghe Stelle

Andy Stott non sbaglia mai un live e le sue atmosfere slow techno gasano sempre un sacco. Ben Frost era ammalato ma riesce comunque a presentarsi sul palco e a fare una performance eccellente ma allo stesso tempo non intensa e potente come quella fatta al festival a Torino nel 2014 che, secondo me, rimane uno dei momenti migliori della storia di Club to Club.

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2015 – Fabrique
FKA Twigs

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Concerto sold out e mega hype dovuto, più che al talento musicale della cantante e ballerina inglese, al suo grande fascino e al fatto che, ancor prima di salire sui palchi internazionali, aveva fatto parlare di se, vedi per la causa sul suo nome (trasformato da Twigs a FKA Twigs), vedi la pubblicità per Google Glass, vedi la sua storia con Robert Pattinson e la nomination per il Mercury Prize 2014 come miglior album. Bella voce, bella lei, ma il live non entusiasma.

2015 – Fabrique
Forest Swords, Ninos Du Brasil

Non pervenuti

2016 – Santeria Social ClubJlin, Shapednoise

Pochi ma buoni nella nuova Santeria per ascoltare il live e del sano e rinato footwork della giovane producer americana uscita con l’album “Dark Energy” su Planet Mu e apprezzato da tutte le riviste e i magazine on line di musica.

2016 – BUKA
Oneothrix Point Never, Actress, Primitive Art, LSWHR, Hencote/Henkot

Oscurità, computer sound lisergica e momenti ad alta tensione sonora, per il nuovo album di OPN presentato in anteprima italiana a Buka.

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