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Le nuove aperture a Milano

Non solo saracinesche abbassate: le novità in fatto di bar

Scritto da Martina Di Iorio il 22 settembre 2020
Aggiornato il 11 novembre 2020

In tempi di necrologi gastronomici siamo contenti di dare alcune belle notizie. Belle perché dimostrano che in fatto di bar e ristoranti non ci sono solo storie di saracinesche abbassate. Milano continua, anche se timidamente per il momento, a regalarci persone che non si danno per vinte. E lo dimostrano rimboccandosi le maniche e aprendo nuovi locali che, seppur molto diversi tra loro, ci danno la misura di una tangibile voglia di tornare a stare insieme.

Lambrate non è mai sembrata così vicina a Tokyo. Grazie alla visionaria idea di Milo Occhipinti che disegna da zero un nuovo locale dove mettere al primo posto la connessione delle persone. Non solo in maniera digitale, grazie ad alcuni contenuti social che svelano ma non troppo il suo locale, alzando l’asticella dell’attenzione del popolo Instagram, ma anche in maniera fisica grazie a un tavolo conviviale unico attorno al quale tutti gli ospiti si accomodano, facilitandone la comunicazione. L’Unseen sembra uno Stargate parallelo in Via Ronchi 13: i richiami grafici e stilistici sono quelli degli anni 90/00, c’è molto della cultura anime, tecnologia obsoleta, centri commerciali e cultura j-pop, accostati ad un arredamento minimal e a statue di arte classica. Il vero pezzo forte il bagno. Entrate dentro e spingete il grosso pulsante rosso sulla parete: non vi sveliamo di più.
Qui da Milo si viene a bere in maniera eco-friendly e sostenibile: che oltre ad aver totalmente abbattuto l’utilizzo di plastica in favore della latta, ci si spinge oltre riutilizzando in fermentazione qualsiasi scarto organico derivato dalla prima lavorazione di frutta e verdura; le piante decorative per i drink invece, sono coltivate in una apposita micro serra idroponica. Sul reparto miscelazione e’ forte l’impronta healty, che associa a componenti fermentate in-house (e quindi probiotici attivi) all’assenza di zuccheri aggiunti e a delle opzioni LOW ABV (Mindful drinking).

Non si arresta la corsa del bartender che viene dalla Francia, Flavio Angiolillo. La novità di questo mese è l’apertura del suo nuovo locale, insieme ai soci di sempre, in zona Colonne, precisamente in via Edmondo De Amicis 22: si chiama MAG La Pusterla e nasce dalle ceneri di un locale storico, l’ex Caffè La Pusterla. Un’opera di restrutturazione e salvaguardia di quello che c’era, rinnovando ma allo stesso tempo preservando la struttura e parte dell’arredo. Un locale che ricorda i caffè di un tempo, aperto tutto il giorno, dalle 7:30 fino alle 2, dove poter mangiare – ai fornelli lo chef dell’Iter, altro locale a firma Angiolillo, e bere scegliendo da una drink list che è un omaggio ai dieci anni del MAG, che si celebrano quest’anno. Più spazio rispetto agli altri locali, un bellissimo giardino in stile liberty per far accomodare seduti i nuovi ospiti della Pusterla.

Chi invece temeva che le serrande del Pravda non riaprissero più – chiuse ormai da quel fatidico 7 marzo 2020 -, può tirare un sospiro di sollievo. Amanti della Perestrojka, della buona vodka e soprattutto fanatici del mitico Enrico Frog Contro – bartender e proprietario del Pravda – hanno la loro giornata di riscatto. La storica insegna del bere in Carlo Vittadini, riapre a breve sotto un’altra veste. Si chiama Pravda Drogheria Rivoluzionaria, si rifà il look, amplia gli spazi e propone la sua classica selezione di vodka dal mondo, gin, tequila e una selezione di vermouth creati insieme ad Oscar Quagliarini. Anche la parte food è completamente rinnovata: ora si possono mangiare blinis con caviale, salmone affumicato e tutto ciò dalle 12 alle 22.