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Le nuove aperture di Milano

Cosa c'è da sapere sulle nuove aperture di bar e ristoranti

Scritto da Martina Di Iorio il 16 marzo 2022

Parlare di nuove aperture in città dopo due anni di pandemia – che tra alti e bassi ancora purtroppo non ha mollato del tutto la presa – è già un’impresa. Se poi nella difficoltà generale si riesce anche a lavorare sulla qualità allora il miracolo da mezzo diventa intero. Insomma, la città non molla la presa e cerca di mettere fuori rinnovandosi – senza dimenticare che per alcune serrande che si alzano, ce ne sono sempre tante che si abbassano. Intanto rifacciamoci il palato qui, in queste nuove aperture.

Mezè

Un viaggio ai confini di una terra molto particolare, enigmatica e ammaliante: il Libano. Quetsa nuova apertura ha tutta la forza dei sapori di questo luogo, speziato e profumato, aromatico e saudente, da scoprire una volta varcata la sua soglia. Mezè è il nuovo progetto gastronomico firmato da firmato da Costanza Zanolini, un piccolo bistrot in via Sottocorno che porta la firma della consulenza di un ex concorrente di Masterchef: Maradona Youssef, che con questo locale porta a Milano la cucina autentica e colorata del suo paese d’origine. Diversi sono i percorsi degustazione, che ci fanno fare il giro del Libano, percorrendolo con la mente e con il gusto da nord a sud. Diversre sono infatti le specialità proveniente da differenti aree del Libano, molte delle quali vegetariane e vegane, tutte composte da piatti in formato meze (ovvero assaggi) pensati per essere condivisi, in linea con lo spirito libanese per cui mangiare è “un atto comunitario” da vivere in compagnia. Non troveremo solo piatti simbolo come hummus, babaganoush e falafel, ma tante specialità regionali ancora poco note: come il caratteristico Kebbeh, uno sformato con impasto a base di bulgur, proposto sia in versione vegetariana con zucca, ceci, cumino e menta con glassa al sommaco, che in quella classica con carne, crema di yogurt di capra e grano fermentato.  Accompagnate la vostra cena con una caraffa di acqua ai fiori d’arancio o l’acqua di rose, bevande tipiche che rinfrescano ed esaltano i sapori. Via Pasquale Sottocorno, 19.

Yapa

Dove un tempo sorgeva Nuna Soul Food ora c’è un locale che sta già facendo parlare molto di sé. Una cucina di viaggio, come amano definirla, che unisce il Mediterraneo, il tocco asiatico di spezie e ingredienti insoliti e lo spirito del Sud America. Dietro la cucina di Yapa – che in lingua  quechua, una lingua parlata in Sudamerica, significa “quel qualcosa in più” – c’è la mano dello chef toscano Matteo Pancetti, che si porta dietro tutto il suo bagaglio di una cucina tradizionale, legata a ingredienti stagionali e molto etici. Il locale è tutto giocato sui toni neutri e naturali del legno, a ribadire il concetto di legame e fusione con la natura, che non si trova solo nel piatto ma anche nel bicchiere. Yapa, infatti, è anche un cocktail bar, alla regia il bartender Matias Sarli che propone drink caratterizzati dal forte utilizzo di infusioni con erbe e piante. Tra i piatti che troverete: cavolo rapa, leche de tigre, carota, mela,mais cancha, coriandolo oppure interessantissimi brodi con cui vi verranno serviti noodles. In Viale Monte Nero, 34.

Al Mercato Street

Un brand ormai consolidato che risponde al nome dello chef Eugenio Roncoroni, Al Mercato Street è un sunto perfetto della sua filosofia che unisce lo spirito street alla note più gourmet. Un concentrato di piatti strabordanti, goduriosi, lussuriosi e buonissimi, in una location che sembra più uno speak easy in un angolo remoto di Hong Kong. Infatti Al Mercato Street nasce all’interno della terza insegna Al Mercato Steak & Burger, in piazza Alvar Aalto, ai piedi del nuovo skyline milanese. Un piccolo spazio iper pop e colorato, dove ordinare burger, fries, ramen e noodles, tacos e fritture di ogni genere, sia in formula asporto che da consumare in loco. Un brand giovane e molto smart, ma soprattutto buonissimo. I prezzi? Incredibilmente convenienti. In via della Liberazione, 15.

Remulass

Una cucina con le radici, cita il loro pay off. E in effetti questo nuovo indirizzo in Porta Venezia le radici le fa mettere a noi, che abbiamo fin da subito apprezzato lo stile e la mano ai fornelli. Quella della giovane chef Laura Santosuosso, già vista all’opera da Enoteca Naturale, insieme ad Anna Sarcletti, che regalano una cucina e dei piatti molto sostenibili, attenti al prodotto, prevalentemente vegetali, per niente scontati. Il Remulass è il fratellino minore del Ratanà, locale noto ai molti e sotto la guida di Cesare Battisti, e sembra non dover invidiare assolutamente niente a quest’ultimo. Il viaggio gastronomico che farete parte dal territorio e lavora molto sul concetto di materie prime che vengono esaltate senza mai stravolgerle, proponendo piatti che sono già dei must. Come  gli spaghetti demi-glace di cipolle alla brace e gremolata di limoni salati, una goduria al palato; oppure il porro fondente salsa chimichurri e lenticchie nere. Tantissime le fermentazioni e le conserve come la giardiniera o il kimchi home made. Una bellissima scoperta in via Nino Bixio, 21.