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L’ultimo volume di Random Numbers Split Series

Con Attilio Novellino e Collin McKelvey

Scritto da La Redazione il 24 ottobre 2017

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Esce il quinto ed ultimo volume di Random Numbers Split Series. Uno spaccato della scena italiana più sperimentale in 5 volumi. Ad ogni artista è assegnato un lato di una cassetta C50, in cui far parlare la musica senza compromessi. Il volume 5 è affidato ad Attilio Novellino e Collin McKelvey.

Iniziata nel 2014 , la collaborazione fra Attilio Novellino e Collin McKelvey ha prodotto due album: Hypehunt e Mètaphisiques Cannibales. Figli di un medesimo approccio, accomunati da fonti sonore simili e tecniche compositive analoghe, i due lavori trovano nelle differenti suggestioni attorno alle quali sono stati realizzati, quella specificità che consente di coglierne l’essenza, autonoma e complementare al tempo stesso.

Laddove in Mètaphisiques Cannibales viene messo in scena “ il teatro perverso in cuil’altro è sempre rappresentato e inventato”, o comunque alterato
attraverso apparati culturali determinati che non consentono una reale conoscenza, Hypehunt pone l’attenzione sui contrasti esistenti tra le diverse velocità attraverso le quali è possibile percorrere la dimensione temporale, abitare lo spazio musicale contemporaneo. Adoperare elementi conformi all’estetica dominante, operare in ossequio ad alcuni paradigmi del mainstream, è una scelta artistica o èun meccanismo di autodifesa utilizzato per far fronte alle dinamich gerarchiche e competitive proprie di uno spazio musicale underground sempre più saturo e affollato?
Strumenti acustici, sintetizzatori analogici, sintetizzatori modulari, registrazioni su nastro magnetico e found-sounds sono stati utilizzati secondo procedure compositive, di montaggio e missaggio proprie della musica concreta, unite, attraverso differenti passaggi, ad elaborazione elettronica e sintesi granulare. Hypehunt percorre il sentiero che idealmente unisce la musica sperimentale propriamente detta, quella che parte dagli anni cinquanta, all’elettronica contemporanea, debitrice di istanze e cifre stilistiche e culture maturate a cavallo degli anni ottanta e novanta, ben percepibili nel disco.