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Musica e vita: analisi sentimentale dei JoyCut

La band, ospite di ArtRockMuseum a Palazzo Pepoli mercoledì 14 marzo, ha costruito un racconto per ogni pezzo che ne ha segnato lo stile

Scritto da La Redazione il 13 marzo 2018

Freschi del nuovo PiecesOfUsWereLeftOnTheGround, i bolognesi JoyCut saranno ospiti del quinto appuntamento della rassegna ArtRockMuseum 2018 a Palazzo Pepoli mercoledì 14 marzo alle h 18.30 con una performance tra musica e immagini.

Anche questa volta per arrivare preparati gli abbiamo chiesto di raccontarci i brani che ne hanno segnato lo stile. Ma loro hanno fatto molto di più, offrendoci una vera e propria analisi sentimentale della loro musica preferita. Eccola qui.


Power Of DreamsStay
When I Was Young, When I Was Free, When I Was Never Wrong“_

Ti ricordi di quando gridavi a squarciagola tutta quella rabbia in faccia alla notte ghiacciata? Ti ricordi di quando scappavi di casa per andare a vedere The Mission U.K. [erano i tempi di Carved in Sand] ?

Ne varrà sempre la pena” – dicevi – “Di rischiare. Di perdersi“.

Avevi le tue buone ragioni. Da allora no, non saresti più stato lo stesso.

Ti ricordi? Ad aprire c’era quella irlandesissima e sconosciutissima band di supporto. Accipicchia!
La più formidabile tra le formidabili! Nell’intero Universo!

E attaccava con questa…

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Teenage FanclubEverything Flows
Il miglior modo per far finta di studiare. Silenzio siderale dalla tua stanzetta. In cuffia tutta un’altra realtà ti si apre davanti: “I’m looking for a place to go“. Voglia di fuggire via da quella classe, da quella scuola, da quella città. Il walkman ha macinato chilometri di strada, ha macinato il nastro di quella cassetta trovata in un negozio di Brighton, ha macinato il solco di questa canzone. Tutt’oggi covi la speranza che qualcuno la suoni, d’impatto, sul palco di un qualsiasi festival internazionale, davanti a migliaia di persone. Finché non accadrà lavorerai perché sia tu il primo a farlo con la tua Band!

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New Model ArmyMarrakesh
“Well I always swore I’d come back for you / Is it too late now to come back for you?

You’re the only one I’ll ever love
“_

Non c’è ragione perché qualcosa possa scuoterti. Non c’è motivo perché non si possa trovare nel dolore l’intensità della grazia. Hai letto ogni parola di Hank. Tutte quante. Tutte. Innamorato della sua inconfessabile fragilità. Le lacrime graffiate sulle braccia con il vetro di una bottiglia rotta. Porti ancora i segni addosso. Porti ancora questo suono nel cuore. Un vero varco temporale. Indimenticabile capolavoro della natura umana.

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The HousemartinsCaravan of Love
Il potere evocativo di Caravan of Love (remake della originale versione degli Isley Brothers) ha lasciato senza dubbio un solco abissale nella tua inclinazione caratteriale. Quel video superbo. Con i ragazzi pronti allo “Start” sulla griglia di partenza. Nella navata centrale della Cattedrale. Li vedi gareggiare. In ginocchio. Con quella croce rasata sull’osso temporale! Improvvisare coreografie sincroniche, pedalando… una bicicletta, sorridenti, lanciano il pulpito dall’altare. Sognano, tutti nello stesso letto, sotto lo stesso piumone dannatamente adolescenziale, un mondo migliore, un mondo pieno d’amore. E pensavi a quella critica feroce, così evidente, passata inosservata, ai precetti della fede, all’incongruità con le sensibili pratiche umane.

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Manchester OrchestraI Can Feel a Hot One
What’s Enough? […] and I Felt Love, Again“_

Questa non è una canzone. (Oh!? Quanto hai ragione Magritte!).
È molto di più. È Autorità. È Delicata Esistenza. È Forza.
Intrasmutabile Bellezza. Non si riesce a non tremare. A non “battere i denti”.
È una poesia di Ungaretti. Tra cerotti, lacci emostatici, e superstores periferici. Angeli tempestivi a tamponare l’amore che sgorga.
Piangi pure sulla sua spalla, creatura ancora mai nata, mentre preghi che Dio t’ascolti.

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John MausBeliever
Come sia possibile sconfiggere la gravità senza uscire di casa. Ti perderai nell’insolita trappola da Tabloid. Ancora una volta. Avvolto in quella scatola. Al numero 80 dei tuoi anni. Una sola chiave sarà comprensione della Realtà. Space Echo RE-201_

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Dead Can DanceThe Carnival is Over
Scoprire l’arte spirituale. Lasciare il Mak Π 100 nel suo momento migliore. Hai solo voglia di sentire tutta la pioggia che c’è fuori. Non ci sono whatsapp vocali da inviare. Ci sei tu. Gli alberi. L’asfalto. La notte irradiata di virgulta speranza. Un definitivo urlo interiore: “Non mi avrete mai!”.

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The SmithsLast Night I Dreamt that Somebody Loved Me
Il Tempo si fa nel Suono. Non il suo contrario. Difficile dire se ritrovare lo stesso “campione-da- bestia-ferita” in Peste di Litfiba 3 sia motivo di alterigia, vanto o fierezza. Probabilmente un semplice, consapevole segno d’appartenenza. Dominio del DX-7. Fatto sta che l’introduzione Dantesca di Last Night… pare proprio non poter essere superata. Se non dalla sua stessa successiva apertura. Improvvisa. Tagliente. Il brano degli Smiths tra i più significativi in assoluto. Un sicuro e magico Albero dell’Infanzia. Dove perpetuare un eterno ed instancabile ritorno.

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Nick DrakeA Place to Be
Rapiti, sedotti ed incantati. Una Accordatura aperta come “ogni Finestra dalla quale buttarsi”. Impegneresti questa Era di Meraviglia e Scoperta per poter essere in quella stanza.
Accovacciato sul tappeto. A Piedi scalzi sotto la Mongolfiera. Nick farcisce il suo sandwich di melassa radioattiva. Inquina la galassia dei milioni di futuri cavalieri dell’intelletto e non lo sa. Intanto qualcuno ti chiama a giocare. È il tuo momento. Il Tuo Posto. La palla rotola sull’erba. Le Oche subacquee starnazzano coriandoli.

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David GrayPlease Forgive Me
Credi sia possibile muovere la testa tenendo a fuoco lo sguardo fitto sul Mistero?

Appena sveglio o prima di morire. “Who-Oh-Oh-Who-Ah”. Non c’è più strato di Realtà che tenga. Tutto si alleggerisce. Profondamente si trasforma. E si fa festa laddove qualsiasi Altrove esista.

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Library TapesAbove the Flood
Costruire. Immensi deserti? Piattaforme sconfinate. Alberate. Disegnate da ragazzi smarriti. Piene di cancellature evidenti. Nelle loro smorfie smisurate il dolce declive dell’autenticità sommessa. Quando si sovrasta il passaggio. Nella trasformazione incipiente.

Individui trasfiguranti battono il piede sulle acque sfinite. Fitte di veleno.
Immenso Talento per un Immensa Composizione.

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Yuppie FluMake a Stand
Incantevole premura. Una eleganza a quadri. Nel 2005 sullo Psycho Stage di AW. Sotto un sole violento. Esecuzione indimenticabile. Avvenenza e brividi. Ad ogni battito di ciglia eri travolto, spazzato via, dall’irruenza della proporzione. Come aver visto suonare ragazzi di Liverpool sul palco di Stockton!

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HowlingShort Line
Si può essere riflessivi alla velocità dell’Immaginazione?
Sì, se trasportati dal super suono modulare dell’Enterprise Arcadia diretta su Marte.

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Steve HauschildtEyelids Gently Dreaming
Non basta un respiro per allontanarsi dalla malinconia.
Come quango l’oceano in Tempesta devasta ogni innocua fragilità.
Al di là del Tormento vi è un luogo abitato dal vuoto. Lì non ci sono paure. Non ci sono memorie o proiezioni future. Il destino è dentro una Conchiglia. Ci si sente sicuri, negli occhi di quel bimbo silenzioso che ritroviamo.

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Jóhann JóhannssonFlight from the City
Ci sono momenti in cui realizzi che niente sarà più lo stesso.

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The CureTo Wish Impossible Things
Quando si è piccoli si ha bisogno di un sostegno per superare i confini e le barriere.
Ci si mette sulle spalle dei Giganti per scorgere l’Orizzonte più lontano. Oppure. Quando si può già contare sulle proprie forze, si sale sugli Alberi per guardare più in alto. Convincendosi, finalmente, che tutto sia possibile. Era il 1992, tempo di innamoramenti mastodontici, caricati di letteratura, poesie e tempera sul corpo. Quel 21 aprile, profetico e leggendario giorno della fondazione di Roma, arrivò Wish, con le sue tre chitarre a far da midollo a quelle giornate piene di avvincente fiducia (and Dreams come true in 92).

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Claudio LolliViaggio di Ritorno
Quanto ti ha entusiasmato la poesia del “Mantello Nero“. Quanto ti ha scosso l’eroe capace di “Vincere la Morte“. Un essere umano, fuori dall’ordinario, abile con il linguaggio, sottrattosi all’intenerimento dei sentimenti. Ha cavalcato la rabbia, la vendetta. Carezzato il destino. Ingollando conforto ed allegria. Regalandoti squarci impenetrabili di verità.
Componimenti e viaggi, fondi di mare essenziali, “Nebbia Assurda, Morbida e Feroce“.