L’avevamo lasciato al Teatro Storchi nel 2016 con un incredibile live di Robert Henke, poi una pausa spezzata da una serie di eventi che nei fatti si sono rivelati un percorso di avvicinamento alla nona edizione. NODE torna, quindi, sempre a Modena (dal 14 al 17 novembre) e ancora una volta anticipato da una mostra di uno di quei grandi artisti che rappresentano bene la sua vocazione all’incrocio tra arti elettroniche e digitali: Ryoichi Kurokawa, già ospite del festival nel 2010.
al-jabr (algebra), in arabo “ridurre” o riunire ciò che è rotto, inaugurerà venerdì 14 settembre 2018 alle ore 18 nella sede di Palazzo Santa Margherita della Galleria Civica di Modena e raccoglierà alcune tra le produzioni recenti più significative dell’artista giapponese in un percorso multisensoriale caratterizzato da imponenti opere audiovisive, installazioni, sculture e stampe digitali. A cura di NODE, la mostra è frutto della collaborazione con la neonata Fondazione Modena Arti Visive diretta da Diana Baldon.
L’immagine di NODE 2018 è stata affidata a Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, urban artist che porta avanti l’identità visiva del festival dopo Luca Zamoc, al quale nel 2016 era stata affidata anche la (bellissima) pittura sulla facciata esterna del Planetario di Modena.