“Are we really happy here, with this lonely game we play? Looking for words to say, Searching but not finding understanding anywhere, we’re lost in a masquerade”. Decontestualizziamo le parole di una celebre ballad strappamutande di George Benson (e di altri prima di lui) per affrontare il lungo “ponte” di Carnevale. Perdiamoci tra mascherine, mascheroni, aquile che volano, parrucche e quintali di cerone spalmati in faccia per sembrare alla corte del Re sole; Perdiamoci, anzi infiltriamoci, nelle feste sontuose a palazzo con sfondo erotico in stile eyes wide shut; perdiamoci nelle frittelle, nei mal di testa, tra i coriandoli, nei balli di gruppo, tra le linee notturne del vaporetto. Paura e delirio: “Semel in anno licet insanire” dicevano i latini. Detto fatto.
Prima di tornare tra le calli a fare un po’ di sano desìo, riprendendo il filo della guida al primo weekend di Carnevale, mettiamo nero su bianco un po’ di coordinate per trascorrere felicemente i giorni da giovedì a martedì grasso. Stavolta niente preamboli: scegliete chi siete, scegliete dove andare. In ordine crescente di temperatura mainstream, fino a sfiorare inevitabilmente il trash (che quest’anno abbonda): noi vi consigliamo di iniziare con un saltino all’About che propone il consueto Mercato dei Bari (dalle 18) ma che inizia addirittura prima (dalle 16.30) con burattini e musica dal vivo per finire con il live di Daniele Boda Rotella, indie da Perugia (ore 19, o giù di lì). Poi dritti in pescheria Rialto, ci sta Fresch.In con la sua unione di musica gourmet e street food selector. Ve ne abbiamo già parlato e torniamo a dire che è la nostra formula preferita. Panini da urlo e buona musica, buonissima quando sabato sera salirà dj Lefto in consolle, uno più che giusto (ma anche Savana Funk e Falou Seck and The Melting Beats sanno il fatto loro). Qualche metro più in là, tra campo Bella Vienna e l’Erbaria, domina l’impero della cassa dritta con il “Carnevale a Rialto”: Danielino, Markino, Mistericky, Marco Querini, Alberto Milani e molti altri si alternano alla consolle con serate a tema (il programma completo lo trovate nel link). E poi se le gambe vi reggono arrivate pure in piazza San Marco, dove la direzione artistica dell’Home Festival si gioca una nuova chance curando sia la programmazione dell’Hard Rock Cafè sia i nomi del palcone fronte basilica: si inizia giovedì con un’aspirante miss riconvertita dj (Gloria Fregonese) e si chiude in anticipo lunedì con il gruppo vocale Les Babettes in mezzo anche l’orgia rock del gruppo più numeroso al mondo, Rocking 1000. Salendo di budget troverete gli appuntamenti di Palazzina Grassi (Dirty Channels e Jamiie), il venerdì e sabato all’Amo Carnival & Dinner Party con dj Spiller, il format “Nurture Love, Feel the Folly” al Casinò di Venezia e l’immancabile fastoso chicchissimo Ballo del Doge curato da Antonia Sautter alla scuola grande della misericordia, dove si incrocia il jet set, quello vero. Nel programma ufficiale del Comune ci si spinge anche fino alle Tese dell’Arsenale dove succedono cose.
Non è finita, eh siamo solo all’inzio. Allargando ulteriormente il campo visuale: in campo Santa Maria Formosa tutti gli accenti si muovono in levare con il Venice Reggae Carnival. Al Morion venerdì cumbia con Sisma Tumbao e martedì vinilico con Venice Loft Soundsystem. In terraferma tropicalismi all’ostello Anda Venice con Dj Grao e danze notturne con la seratona Tiger & Woods, Bottin, Opificio all’Argo16. Il bum bum non manca di contaminare anche l’isola della Giudecca, che per noi è già il nuovo eldorado della Venezia by night: stavolta si entra nella Capsula. Il contrappunto a tutti questi fortissimi rumori di fondo è offerto dai due appuntamenti alle Zattere nel contesto della Fondazione Vac: qui troverete pace, musica meditativa e bagni di gong. Domenica alla Latteria un bel chill out a cura di Jazz:Re:Found. Giù la maschera, vi siete persi? sì anche noi. Però forza, divertitevi la vita è un lampo.