Forse non avrà esattamente le solite sembianze da “allucinazione collettiva” – con i pianoforti e il loro pubblico letteralmente ovunque, dai tram stipati ai cortili nascosti nei palazzi – eppure la decima, imminente edizione di Piano City Milano è certamente un segnale forte di voglia di festa, di ritorno alla normalità, di condivisione e fruizione totale della musica dal vivo. Dopo un anno così, praticamente una visione. Da venerdì 25 a domenica 27 giugno a Milano torna l’invasione dei tasti bianchi e neri, i tre giorni dell’anno in cui viene stravolto il solito modo di ascoltare la musica e di percepire gli spazi della città. Anche per questa edizione a cifra tonda e quindi, se possibile, ancora più simbolica, Piano City si espande dal centro alle periferie, scegliendo in particolare dieci luoghi simbolo di Milano come location e portando nel giro di tre giorni oltre 100 concerti per 150 pianisti italiani e internazionali.
Le note dei pianoforti risuoneranno da quartieri come Ortica e Chiaravalle attraversando luoghi di riferimento in città per la musica e la cultura come la Galleria D’Arte Moderna, Triennale Milano, il cortile d’onore dell’Università degli Studi di Milano, BASE, mare culturale urbano, e poi i Giardini di Via Mosso, Parco Trotter, Cascina Campazzo, l’Ippodromo Snai San Siro, Volvo Studio, i nuovi Giardini di Via Dezza (con la preview del 23 giugno) e la Fondazione InOltre a Baranzate. Decima edizione e programma ancora ricchissimo, per tutti i generi, i gusti, i momenti e le età. Gratis.
Una colonna sonora lunga 72 ore che, oltre a spazi simbolici, continua a coinvolgere le nuove generazioni di musicisti – quest’anno con il Piano Risciò nella preview del 23 giugno e alle 10 di domenica 27 nei Giardini di via Dezza, i 5 concerti in Triennale tenuti da giovani pianisti guidati dal Maestro Davide Cabassi per il progetto Hermès e più in generale con un programma che include molti pianisti under 30 per tutta la tre giorni. A cui si aggiungono le autorevoli Piano Lesson di Raphael Gualazzi (protagonista anche del concerto di chiusura) e Vinicio Capossela al Volvo Studio, il palcoscenico grandioso della GAM dove si terrà l’inaugurazione venerdì 23 con Roberto Fonseca, ma anche i due concerti all’alba (il primo all’Ippodromo Snai e il secondo, con Thomas Umbaca, al Parco Trotter), in attesa che possano tornare anche le più folli e caotiche Piano Night. Tutto il programma dettagliato lo trovate su QUI.
ZERO, intanto, lo ha consultato per voi e ha stilato la tradizionale lista di concerti che non dovreste perdere (salvo sovrapposizioni), soprattutto nelle giornate di sabato e domenica in cui sono concentrati la maggior parte degli appuntamenti – per i dettagli sulle modalità di ingresso è sempre consigliabile consultare anche il sito del Festival. I concerti sono tutti gratuiti con obbligo di prenotazione: lasciate a casa l’orologio e le quattro ruote e spostatevi tenendo il tempo della musica.
SABATO 26
CESARE PICCO
H 5:00 – Ippodromo Snai San Siro
Pianista improvvisatore e compositore a suo agio tra i beat elettronici come tra i suoni di un’orchestra barocca, è da sempre sperimentatore trasversale in ogni ambito musicale. Per Piano City 2021 inaugura la giornata del sabato con uno degli imperdibili concerti al sorgere del sole, intitolato “Rituale per una nuova alba”, con sue musiche originali per Piano e Armonium.
LIKE A FLASH OF LIGHTNING THAT HURRIES SUDDENLY FROM THE SKY TO THE EARTH
H 9:30 | 12:30 | 16:00 | 18:00 – BASE MILANO
Dalle ore 9:30 di sabato 26 (e di nuovo, dalle 10 di domenica 27 con repliche alle 14 e alle 17), Base sarà teatro di una prima mondiale di 14 ore tutta orientata alla contemporanea della compositrice Eva-Maria Houben, intitolata “Like a flash of lightning that hurries suddenly from the sky to the earth” ed eseguita in sette slot da Nicolas Horvath, sotto la suggestiva installazione Gaia di Luke Jerram, allestita nell’ex Ansaldo in occasione di FAROUT e in collaborazione con Forestami.
OMAGGIO A FRANCO BATTIATO
H 15:00 – Volvo Studio
Arturo Stàlteri, pianista, conduttore radiofonico e spesso collaboratore di Battiato, in un omaggio a uno dei maestri delle avanguardie e della canzone pop in Italia. Un ampio programma con pietre miliari della storia della musica italiana e non solo come “L’era del cinghiale bianco”, “Aria di rivoluzione”, “Propriedad Prohibida” e “La Cura”.
GAETANO LIGUORI
H 16:00 – Università degli Studi di Milano, Cortile d’Onore
La musica ribelle del compositore e musicista milanese, riferimento del jazz d’avanguardia italiano, attraversa come da tradizione Piano City. Per questa edizione, Liguori presenta il suo ultimo disco “Un pianoforte per i Giusti” per Gariwo, la foresta dei Giusti (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) associazione di pace di cui è ambasciatore.
FEDERICO ALBANESE
H 21:00 – Giardini Mosso (angolo via Padova)
Compositore classe 1982, nato a Milano e oggi con base a Berlino, è tra i pianisti più trasversali di questa edizione. La sua musica elegante e dai tratti cinematici mescola improvvisazione e sfumature classiche, contemporanea e colonne sonore, ed è arrivata su prestigiosi palchi internazionali, dal Montreux Jazz Festival al SXSW di Austin. Per Piano City suonerà brani tratti dai suoi tre album “Houseboat and the Moon”, “The Blue Hour” e “By the Deep Sea”.
DOMENICA 27
ALBERTO FORINO: AWAKING EGOS
H 12:00 – Padiglione Chiaravalle
Il progetto di improvvisazioni pianistiche Egos è un percorso di ricerca musicale concepito per essere condiviso con il pubblico. Ogni concerto è un’improvvisazione totale, nasce ogni volta da elementi musicali di base che affiorano sul momento e vengono poi sviluppati, elaborati e messi in dialogo tra loro. Un gioco e un processo creativo che nello svolgersi genera un discorso di ampio respiro, un viaggio sonoro del musicista e dell’ascoltatore tra echi della tradizione musicale classica e jazz e sonorità inconsuete del pianoforte, suonato in maniera anche non convenzionale con il ricorso a tecniche estese e alla preparazione estemporanea dello strumento.
CONCERTO PER PIANOFORTE ED ELETTRONICHE
H 17:00 – Giardini Mosso (angolo via Padova)
Ricciarda Belgiojoso (pianoforte), Guglielmo Prati (elettronica), Walter Prati (elettronica) e Gak Sato (tastiere) in un concerto per pianoforte ed elettroniche che combina le diverse provenienze dei musicisti – dalla contemporanea alla club culture, dall’improvvisazione all’elettronica. Insieme, lavorano a progetti sperimentali dove pianoforte, tastiere ed elettronica interagiscono in modo dinamico e inconsueto.
ANGELO TRABACE
H 17:00 – Giardino della Triennale
Classe 1986, il pianista e compositore lucano è uno dei più assidui collaboratori (anche come autore e arrangiatore) per nomi celebri della scena indipendente italiana come Dimartino, Baustelle, Le Luci della Centrale Elettrica e Brunori SAS. Ha composto musiche per il teatro e sta registrando il suo primo album da solista.
EMANUELE TORQUATI
H 19:00 – mare culturale urbano
Nome più che noto per gli appassionati di contemporanea, Emanuele Torquati ha eseguito per prestigiose realtà italiane e internazionali numerose prime esecuzioni di opere cameristiche e per pianoforte solo e ha lavorato intensamente con compositori di primo piano, da Salvatore Sciarrino a Philip Glass. Per Piano City eseguirà un programma chiaramente incentrato sul Novecento e intitolato “Soundscapes”, su musiche di John Cage, David Lang, Aaron Copland e George Benjamin.
VITTORIO COSMA FEAT. DAVIDE “BOOSTA” DILEO
H 20:00 – Ippodromo Snai San Siro
Vittorio Cosma – pianista, compositore e producer visionario, tra le altre cose mente del progetto “Deproducers – Music for Science” e storico collaboratore di Elio e le Storie Tese – porta a Piano City Milano “Open Machine”: primo di una serie di incontri di improvvisazione in cui l’artista sarà sul palco con diversi ospiti. Per Piano Piano City Milano, Vittorio Cosma incontrerà Davide Boosta Dileo per una performance con due pianoforti, sintetizzatori e macchine elettroniche.