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Scenasonica Congresso: elettronica di culto all’ex convento

Pordenone über alles: l'ambient folk interstellare di Craig Leon ed altre sperimentazioni sonore super accessoriate.

Scritto da Fulvio J. Solinas il 7 ottobre 2019
Aggiornato il 8 ottobre 2019

Elettronica “applicata”, “modernariato sonoro”. Per raccontare la due giorni in programma all’ex convento di Pordenone partiamo da qui, da un concetto che racchiude il filo conduttore delle varie performance in programma. Applicata, sì ma a cosa? Alla ricerca, alla sperimentazione, al pensiero. L’elettronica come strumento, come propellente per nuove traiettorie creative che sfociano nell’ambient interplanetario, nel rumorismo dadaista, nel nu-jazz, nel psych folk, nell’avanguardia dark. Laptop, sequencer, mixer, effetti che si integrano, spesso e volentieri, a un più ampio campionario di strumenti. E se scomodiamo queste etichette non è per vezzo ma per inquadrare la sterminata articolazione di stili e orientamenti artistici che sarà possibile apprezzare tra venerdì e sabato nel particolarissimo contesto di una chiesa quattrocentesca sconsacrata, nel cuore della città. La rassegna Scenasonica qui è di casa, con questo evento sigilla idealmente la propria stagione 2019 (al netto di eventuali ulteriori colpi di coda prima del 31 dicembre, non si sa mai). Lo fa ospitando una figura di assoluto blasone come Craig Leon, venerdì, assieme al nome di culto della scena industrial inglese Steven Stapleton, con i suoi Nurse With Wound, in una seconda serata dalle tinte oscure ed eccentriche, realizzata in collaborazione con l’etichetta Old Europa Cafè. Completano il quadro d’apertura i Satelliti, validissimo duo che coniuga jazz, improvvisazione ed elettronica spinta, la performance del collettivo Naif e gli svedesi Sir Was, in bilico tra hip-hop e indie psych. Sabato sera si aggiungono alla longeva creatura d’oltremanica i Contrastate, i Roma Amor e la performance di Qdor.

E insomma nel pallido scenario musicale dell’autunno a Nordest, che quasi ci vedeva rassegnati a concentrarci sul foliage, ecco sbucare all’ultimo un festival ricco di interesse per la capacità di schierare una serie di esperienze musicali rare e di altissima qualità. Avviene a Pordenone e non è un caso. Il promoter dell’evento, Claudio Scircoli, ha le idee piuttosto chiare a riguardo: «Gli artisti spesso snobbati dai grandi circuiti e festival, le band coraggiose che faticano ad emergere nonostante instancabili tour underground in giro per il mondo, da qualche anno trovano in Pordenone un porto di attracco sicuro, un luogo che li ospita, permette loro di esprimersi, produrre video e di recente mette anche a loro disposizione uno studio di registrazione ed etichette per produrre e distribuire la loro musica». Dove c’è ascolto, accoglienza, approfondimento, nasce anche il terreno fertile per nuove creazioni. La creatività è sempre un processo collettivo e contagioso che genera nuovi percorsi. Ecco dunque che senza peccare di “esterofilia” Scenasonica Congresso  si pone in dialogo con il contesto circostante: «Puntiamo ad offrire un’esperienza unica anche» sottolinea Scircoli «attraverso le performance artistiche realizzate dal vivo da pittrici, sperimentatori elettro-meccanico- acustici ed eventi musical-rituali appartenenti alla tradizione montana delle nostre zone».

Come è possibile la fruizione di questi live in un contesto così atipico come un’ex convento? «All’interno della chiesa non si beve e non si fuma: ci si immerge nella performance, per poi “decomprimersi” o semplicemente discutere di quanto appena visto in uno splendido, piccolo chiostro».
Ti fermi un attimo e pensi al fatto che Pordenone ha dato i natali a tantissime importanti esperienze musicali, in ambito indie e non solo, dal produttore Paolo Baldini ai Tre Allegri Ragazzi Morti. Esiste un caso Pordenone? «È un luogo che da anni è identificato al pari di altre grandi città europee ed italiane quanto a creatività e ricchezza di soggetti e progetti artistici musicali. Come sia possibile che una città di 50.000 abitanti sia una piccola Seattle» ci concede il founder di Scenasonica come ultimo ragionamento «è tutt’ora oggetto di discussione, vanto, polemica, scherzo e persino scontro. Quello che a noi interessa di più, è che sia vero. Una verità di cui essere consapevoli, godersi ma soprattutto nutrire». E allora, facciamo come con l’elettronica e le sue infinite potenzialità: applichiamoci.

Programma Completo
Venerdì 11 ottobre, Scenasonica.
Craig Leon, Satelliti, Sir Was, performance Collettivo Naif.
Biglietti: 20 € + dp

Sabato 12 ottobre, Congresso.
in collaborazione con Old Europa Cafè, Congresso Post Industriale.
Nurse With Wound, Contrastate, Roma Amor, performance QDOR.
Biglietti: 30 € + dp

Inizio concerti ore 20. 2days pass: 40 € + dp.