(o su come Carla e Mauro intendano farla franca evitando ogni possibile resa dei conti al-meno fino alla fine di luglio)
Personaggi:
Carla: 55 anni, laureata in antropologia, lavora nel comparto comunicazione di un museo statale.
Mauro: 63 anni, laureato in architettura, ha fondato uno studio con altri tre soci che ha ormai una certa rilevanza nella città di Milano.
SCENA 1
INTERNO GIORNO, MILANO, ORE 7:30.
Carla e Mauro sono ancora a letto. Carla sta rimuginando, non ce la fa a non parlare e torna su un discorso che riguarda il passato di Mauro e alcune sue promiscuità, un discorso che la sera precedente non è stato terminato. Mauro è stanco ma è anche propenso al dialogo, perché sente che qualunque cosa detta potrebbe provocare Claudia già di primo mattino e la cosa non gli dispiace. Fuori il meteo non promette bene e la tenda lascia filtrare nella stanza una luce bluastra. Carla e Mauro, ancora sdraiati, guardano il soffitto e bisbigliano nella penombra senza guardarsi.
(CAR)
Quindi? Allora è stato bello.
(MAU)
È stato fantastico. Mi innamorai di lui, poi di lei, uno stile personalissimo, da autentici showman.
(CAR)
Si sa è perché sono americani. Hanno voluto dare un taglio con il passato, hanno voluto fare una cosa nuova.
(MAU)
Sono stato fortunato io, se c’è un pregio che ho, è quello di essere fisionomista. Non poteva che rimanere impresso tutto…
SCENA 2
INTERNO GIORNO, CAMOGLI, ORE 16.
Carla e Mauro sono nella loro casa al mare, nel bagno della camera da letto. Mauro è pronto, si è appena vestito e si guarda allo specchio. Mauro indossa una polo beige e dei pantaloni corti bianchi con una cinta intrecciata in vitello marrone. Carla invece ha appena fatto il bagno, è completamente nuda e sta facendo la pipì, ha i capelli lunghi, bagnati, e si tiene la testa tra le mani. Carla sente che ha bisogno di Optalidon e non vuole assolutamente andare al cocktail di gruppo. Carla pensa che seppur si tratti di un aperitivo alcune regole vadano comunque rispettate e che sono le piccole cose che Mauro non nota a fare la differenza, anche agli occhi degli altri.
(MAU)
Andiamo?
(CAR)
Ci sono. Ma alla piscina si va solo in costume da bagno.
SCENA 3
INTERNO GIORNO, MILANO, ORE 19.
Carla e Mauro sono nel grande salone. Carla si è sfilata le scarpe e con il tailleur ancora in-dosso è quasi sdraiata sul divano. Carla guarda fuori dalla finestra, attraverso le piante di orchidee. Carla è perseguitata dalla noia e non sa come uccidere i lunghi silenzi che si stanno facendo sempre più strada tra lei e Mauro. Mauro invece è seduto all’altro capo del lungo sofà, con le gambe accavallate, elegantissimo. Mauro confida a Carla un ricordo di una sua ex fidanzata, una storiella da liceo. Non lo fa tanto per dirglielo, quanto per testare la sua reazione, per scoprire quale sarà il suo giudizio e come potrà poi lui reagire a quel giudizio
(MAU)
Un giorno, tanto tempo fa, mi chiama alle sei del mattino e mi dice: vieni a Montichiari, ti devo parlare.
(CAR)
A quei tempi parlavano tutti di te, penso si possa capire.
(MAU)
Ma ero ancora diciottenne, basterebbe prendere uno dei miei diari di quegli anni… ma li ho lasciati tutti a Cremona, con molti ricordi dolorosi.
SCENA 4
INTERNO NOTTE, MILANO, ORE 2.
È notte. È caldo. Mauro è a casa da solo perché Carla è andata via con le amiche per il week end. Per tutto il giorno Mauro e Carla non si sono sentiti. Mauro, che si era assopito sul divano, si sveglia di colpo nella notte. Ultimamente Mauro dorme male, perché i suoi pensieri giungono spesso a Gabriella, che abita lì vicino, e con la quale la sera prima è andato a fare una passeggiata nei dintorni. Mauro pensa spesso a Gabriella, alle sue gambe sode, al suo modo di pronunciare il nome Mauro e pensa che sono passati così tante volte sotto che ormai invitarla a salire in fondo non sarebbe una cosa così volgare e inaspettata. Ormai il loro quartiere non è più Carla, Carla è la casa, il quartiere è Gabriella.
(MAU)
Basta che apra la finestra, e la vedo…
SCENA 5
INTERNO GIORNO, MILANO, ORE 20.
Carla è già a casa dal lavoro e Mauro sta tardando. Mentre sfoglia un catalogo del museo per cui lavora, decide di fare una telefonata a Pietro, per invitarlo a bere un drink in occasione del compleanno di Mauro. Pietro è un collezionista molto abbiente sulla cinquantina, lo ha conosciuto in una galleria. Carla è attratta da Pietro perché lo ritiene più intelligente di Mauro e pensa che faccia ogni cosa con minor sforzo e senza tanti tentennamenti. Pietro ha assolutamente capito l’inclinazione di Carla e ultimamente i loro dialoghi sono diventati più sottili. Come se ognuno tentasse sempre di dire all’altro la cosa più intelligente possibile.
(CAR)
Saremmo felici di festeggiare in tua compagnia. La sera del 28. Ti si porgerà i più profumati drink.
(PIE)
Vale la pena di fare un salto fin lì? Perché il soldo, tu lo sai, ha comunque un valore definito. C’è gente invece che vuole solo divertirsi, si ispirano in blocco.
SCENA 6
INTERNO GIORNO, MILANO, ORE 19.
Carla è a casa e sta finendo i preparativi per il party di Mauro. Carla ha fatto tutto lei, di Mauro neanche l’ombra, cammina indaffarata nel salone, è infastidita. Mauro è in ritardo ed è appena entrato, ma è fermo sulla soglia della casa con la porta ancora aperta. È irrequieto e silenzioso. Con una mano tiene il telefono e dell’altra mangia le unghie. Mauro guarda lo schermo da vicino, si gratta la guancia in un punto specifico che ormai si è arrossato, Mauro si tocca il collo e lo distende come in un esercizio per la cervicale.
(CAR)
Finalmente sei arrivato.
(MAU)
[…]
(CAR)
Parli e non ti ascolta…
(MAU)
Che dire, è la mia festa. Ero sicuro che avrei ricevuto centinaia di messaggi. Ho esagerato? Ma certamente, sì che ho esagerato.
SCENA 7
INTERNO NOTTE, MILANO, ORE 1:30.
Carla non riesce a dormire. Si alza mentre Mauro le dorme accanto per andare a bere un bicchier d’acqua in cucina e decide di prendersi il rischio di chiamare Pietro nel cuore della notte. Dopo solo uno squillo lui subito risponde. La telefonata scorre clandestina, placida e perfetta. Pietro si lascia andare per la prima volta a una vera confidenza, descrivendole una vecchia liaison con la donna che a tutti gli effetti avrebbe, a detta sua, dovuto sposare. Carla si sente privilegiata di poter custodire un segreto simile, ma allo stesso tempo è terrorizzata perché inizia a sentirsi troppo amica.
(PIE)
La nostra vita al di fuori della famiglia era in un’enorme villa, un déjà-vu impossibile. Per tanti aspetti non sembrava vero.
(CAR)
Generalmente il carattere con gli anni un po’ può variare, ma non di molto. Poi sai, in certi ambienti cattolici, si è così tradizionalisti.
(PIE)
L’avventura terminò dopo circa un anno, ormai eravamo la copia dell’originale, lei non era più la stessa.
(CAR)
Lo sai, sono i nostri desideri: il collante del tutto.
SCENA 8
INTERNO GIORNO, MILANO, ORE 7:30.
Carla e Mauro sono appena svegli dentro il loro letto matrimoniale. Carla e Mauro ieri notte hanno fatto l’amore, lo hanno fatto dimenticando tutto il presente che lavora silente e li tra-volge. Carla e Mauro ieri hanno dimenticato che tutto è irreversibile. Carla e Mauro ieri sono stati inaspettatamente bene. La domenica è scorsa veloce e finita di colpo come un’auto contro un muro. Carla guarda Mauro nel buio e Mauro è immobile. Carla sente che forse ha ancora bisogno di lui e che non è il momento di buttare via tutto quello che hanno costruito, anni e anni di compro-messi che hanno formato un unico colore indefinito che forse Carla ad oggi non vuole cancellare, perché cancellarlo vorrebbe dire cancellare Carla.
(CAR)
I ricordi riaffiorano…
(MAU)
È solo il giorno dopo della sera precedente.
(CAR)
Mi fai venire i brividi, quindi sono l’unica superstite dei due?
/MAU)
Regaliamoci un po’ d’ossigeno in questo lunedì.
L’autore non ha scritto nessuno dei dialoghi proposti. Tutto lo script è frutto di un’operazione di cut-up effettuata su materiale preesistente facente parte di post e commenti nei gruppi Facebook “Baia degli angeli” e “Gli angeli della Baia”.
English version
(or how Carla and Mauro plan to avoid any possible confrontation at least until the end of July)
Characters:
Carla: 55 years old, anthropology graduate, works in the communication department of a state museum.
Mauro: 63 years old, architecture graduate, co-founder of an architecture studio with three other partners that has gained prominence in the city of Milan.
SCENE 1
INTERIOR DAY, MILAN, 7:30 AM.
Carla and Mauro are still in bed. Carla is brooding, unable to keep quiet, and brings up a conversation about Mauro’s past and some of his promiscuities, a conversation that wasn’t concluded the previous evening. Mauro is tired but willing to talk because he senses that whatever he says could provoke Claudia, even early in the morning, and that doesn’t bother him. The weather outside doesn’t look promising, and the curtain filters a bluish light into the room. Carla and Mauro, still lying down, gaze at the ceiling and whisper in the dim light without looking at each other.
(CAR)
So? It was nice then.
(MAU)
It was fantastic. I fell in love with him, then with her. A very personal style, like authentic showmen.
(CAR)
Well, you know it’s because they’re Americans. They wanted to break away from the past, wanted to do something new.
(MAU)
I was lucky me, if there is one virtue I have, it is that of being a physiognomist. Everything could only be impressed…
SCENE 2
INTERIOR DAY, CAMOGLI, 4 PM.
Carla and Mauro are in their beach house, in the bathroom of the bedroom. Mauro is ready, he just got dressed and looks at himself in the mirror. Mauro is wearing a beige polo shirt and white shorts with a braided brown calfskin belt. Carla, on the other hand, has just taken a bath, she is completely naked and is peeing, she has long, wet hair and holds her head in her hands. Carla feels the need for Optalidon and absolutely doesn’t want to go to the group cocktail party. Carla thinks that even though it’s an aperitif, certain rules should still be respected and that it’s the little things that Mauro fails to notice that make a difference, even in the eyes of others.
(MAU)
Shall we go?
(CAR)
I’m ready. But you only go to the pool in a swimming costume.
SCENE 3
INTERIOR DAY, MILAN, 7 PM.
Carla and Mauro are in the large living room. Carla has taken off her shoes and is almost lying on the couch still wearing her suit. Carla looks out the window through the orchid plants. Carla is plagued by boredom and doesn’t know how to kill the long silences that are increasingly growing between her and Mauro. Mauro, on the other hand, is seated at the other end of the long sofa, legs crossed, dressed very elegantly. Mauro confides in Carla a memory of one of his ex-girlfriends, a high school anecdote. He shares it not so much to tell her, but to test her reaction, to discover what her judgment will be and how he can react to that judgement.
(MAU)
One day, long ago, she called me at six in the morning and said: come to Montichiari, I need to talk to you.
(CAR)
At that time, everyone was talking about you, I think it can be understood.
(MAU)
But I was still eighteen, you just need to take one of my diaries from those years… but I left them all in Cremona, with many painful memories.
SCENE 4
INTERIOR NIGHT, MILAN, 2 AM.
It’s night. It’s warm. Mauro is home alone because Carla went away with her friends for the weekend. Mauro and Carla haven’t spoken all day. Mauro, who had dozed off on the couch, suddenly wakes up in the middle of the night. Lately, Mauro has been sleeping poorly because his thoughts often turn to Gabriella, who lives nearby, and with whom he went for a walk in the surroundings the previous evening. Mauro often thinks about Gabriella, her firm legs, the way she pronounces his name, and he thinks that they have passed by so many times that now inviting her upstairs wouldn’t be something vulgar or unexpected. Now their neighbourhood is no longer Carla, Carla is the house, the neighbourhood is Gabriella.
(MAU)
All I have to do is open the window, and I see her….
SCENE 5
INTERIOR DAY, MILAN, 8 PM.
Carla is already home from work, and Mauro is running late. As she flips through a catalog from the museum where she works, Carla decides to make a phone call to Pietro, inviting him for a drink to celebrate Mauro’s birthday. Pietro is a wealthy collector in his fifties whom she met in a gallery. Carla is attracted to Pietro because she considers him more intelligent than Mauro and thinks that he does everything with less effort and hesitation. Pietro has absolutely understood Carla’s inclination, and lately, their conversations have become more subtle. As if each one always tries to say the most intelligent thing possible to the other.
(CAR)
We would be happy to celebrate in your company. On the evening of the 28th. You will be of-fered the most fragrant drinks.
(PIE)
Is it worth coming there? Because money, you know, still has a definite value. There are people, on the other hand, who just want to have fun, they get inspired as a group.
SCENE 6
INTERIOR DAY, MILAN, 7 PM.
Carla is at home, finishing preparations for Mauro’s party. Carla has done everything herself, and there’s no sign of Mauro, she walks busily in the living room, annoyed. Mauro is late and has just entered, but he stands on the threshold of the house with the door still open. He is restless and silent. With one hand, he holds the phone, and with the other, he bites his nails. Mauro looks closely at the screen, scratches his cheek in a specific spot that has now turned red. He touches his neck and stretches it as if doing an exercise for his cervical spine.
(CAR)
Finally, you’ve arrived.
(MAU)
[…]
(CAR)
You speak and he does not listen…
(MAU)
What can I say, it’s my party. I was sure I would receive hundreds of messages. Did I overdo it? Well, certainly, yes, I did overdo it.
SCENE 7
INTERIOR NIGHT, MILAN, 1:30 AM.
Carla can’t sleep. She gets up while Mauro sleeps next to her to get a glass of water in the kitchen and decides to take the risk of calling Pietro in the middle of the night. After just one ring, he immediately answers. The phone call flows clandestinely, calm, and perfect. For the first time, Pietro opens up to a true confidence, describing an old liaison with a woman whom, according to him, he should have married. Carla feels privileged to be able to hold such a secret but at the same time is terrified because she starts feeling too much like a friend.
(PIE)
Our life outside the family was in a huge villa, an impossible déjà vu. In many ways, it didn’t seem real.
(CAR)
Generally, one’s character can change a bit over the years, but not much. Then you know, in certain Catholic environments, they are so traditionalist.
(PIE)
The affair ended after about a year, by then we had become copies of the original, she was no longer the same.
(CAR)
You know, it is our desires: the glue of it all.
SCENE 8
INTERIOR DAY, MILAN, 7:30 AM.
Carla and Mauro have just woken up in their double bed. Carla and Mauro made love last night, they did so forgetting all the present that works silently and overwhelms them. Yester-day, Carla and Mauro forgot that everything is irreversible. Yesterday, Carla and Mauro un-expectedly felt good. Sunday passed quickly and ended abruptly like a car crashing into a wall. Carla looks at Mauro in the darkness, and Mauro remains motionless. Carla feels that perhaps she still needs him and that it’s not the time to throw away everything they have built, years and years of compromises that have formed an indefinite color, which Carla may not want to erase today because erasing it would mean erasing Car-la.
(CAR)
Memories resurface…
(MAU)
It’s just the day after the previous night.
(CAR)
You give me chills, so am I the only survivor of the two?
(MAU)
Let’s give ourselves some oxygen on this Monday.
The author did not write any of the proposed dialogues. The entire script is the result of a cut-up operation performed on pre-existing material from posts and comments in the Face-book groups “Baia degli angeli” and “Gli angeli della Baia.”