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Summer Casino: venerdì 17 luglio

Il programma della terza giornata del fuori-formato dell'HangarBicocca

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 24 giugno 2015
Aggiornato il 14 luglio 2015

The Durian Brothers + Harmonius Thelonius + Don’t DJ and Mr. Mueck

Ore 19.00: inizio aperitivo

20.00 – 21.00: Alias: Video Program

22.00 –22:45: The Durian Brothers (live)

22:45- 23:30: Harmonius Thelonius (live)

23:30 – 1.00: Don’t DJ and Mr. Mueck (dj set)

Summer Casino è un “fuori-formato” del Public Program di HangarBicocca, una proposta che mixa contenuti culturali e intrattenitivi, musica dal vivo, dj set e video, provando a travalicare confini disciplinari ed espressivi.
Una sorta di protesi multiforme della mostra “Casino” di Damián Ortega che esce dagli spazi espositivi e si espande nell’area esterna di HangarBicocca: da una selezione di video sulla frontiera della sperimentazione artistica e performativa più radicale ispirati al progetto-culto di Ortega Alias Editorial, a tre serate musicali affidate a gruppi e dj set a cavallo tra cultura elettronica, performance e ardite rivisitazioni delle sonorità etniche e popolari.

Creato con la collaborazione di Damián Ortega e di Pedro Rocha Summer Casino esplora il confine tra le diverse arti restituendo così il contesto di sperimentazione e ibridazione cosmopolita, tra Europa e Sud America, nel quale Ortega si è da sempre mosso per diventare uno degli artisti più sorprendenti e ironici
della sua generazione.

Per concludere stasera, la musica del trio The Durian Brothers che manovrando vinili, sintetizzatori, drum machine e altri marchingengni producono sonorità che rimandano all’Africa e all’Asia. A seguire Live di Harmonius Thelonius e dj set di Don’t Dj and Mr. Mueck.

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THE DURIAN BROTHERS + HARMONIUS THELONIUS + DON’T DJ AND MR. MUECK
Non bisogna mai limitare la propria fantasia. Florian Meyer, Marc Matter e Stefan Schwander hanno già altri progetti musicali orientati all’elettronica da ballo e di ricerca, ma quando si ritrovano tutti e tre insieme sotto il nome di The Durian Brothers decidono di suonare modificando giradisci (un sacrilegio per ogni dj, ma loro se ne sbattono) lavorando sui volumi di mixer e sequencer e realizzare così colonne sonore imprevedibili. Non si sa grazie a quale arcano riescono a toccare territori musicali africani e asiatici, tra loop cosmic-funk e poliritmie. Arrivano a Milano per la prima volta direttamente dal Salon Des Amateurs che è lo spazio dell’evasione della Kunstahalle di Duesseldorf. A seguire altri due progetti musicali sempre dalle menti del trio tedesco.