Vi ricordate Atticus Finch? Il celebre eroe del Buio oltre la siepe, l’idealista, l’uomo dai sani principi, niente, adesso è diventato improvvisamente un vecchio razzista per volere della stessa autrice. Ma Harper Lee non è l’unica a voler sovvertire l’immaginario nostalgico che ci siamo costruiti; gli sceneggiatori di Terminator Genisys hanno preso spunto. La catastrofe nucleare del secondo Terminator, così seria e brutale, ci ha fatto solidarizzare con gli eroi. Se le macchine erano soverchianti, più intenso era il desiderio di voler vedere gli umani trionfare. La posta in gioco era grandiosa e alterare la storia riavvolgendo l’orologio era necessario. James Cameron l’ha fatto trent’anni fa e l’ha fatto bene, nel frattempo le rughe si sono addensate sul volto di Schwarzenegger, che è diventato un padre di famiglia, Sarah una guerriera temprata e John Connor, leader e mente brillante dei ribelli, si è trasformato in un tenue terminatore dagli occhi d’acciaio. Sto scherzando? Forse. Arnold è tornato, e questo dovrebbe bastare.
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Terminator Genisys
L'ex governatore della California ci riprova da cyborg
Scritto da Francesca Fazioli il 28 luglio 2015