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Terraforma – Whiskey & Dischi: Paquita Gordon e Ruggero Pietromarchi

Il 3 Maggio si è tenuta la seconda listening session di Terraforma in cui i protagonisti ci hanno fatto sentire una parte della loro collezione di dischi e raccontato la storia di Whiskey&Dischi attraverso quello che li unisce di più: la musica.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 11 maggio 2017
Aggiornato il 11 aprile 2019

Eccoci al secondo appuntamento di Whiskey & Dischi, la listening session curata da Festival Terraforma in collaborazione con Jameson Irish Whiskey in cui incontriamo Paquita Gordon, dj e mente del progetto Whiskey & Dischi e Ruggero Pietromarchi, direttore artistico del Terraforma, co-ideatore di Whiskey & Dischi e intimo amico di Paquita. Questo secondo episodio può considerarsi il racconto di un’amicizia nata grazie alla passione per la musica e di tutti i progetti che ne sono scaturiti. Tra questi quello, appunto, di Whiskey & Dischi e questa edizione è forse la riproduzione più fedele all’originale. Ma adesso avventuriamoci nella lettura e nell’ascolto di una storia d’amicizia e di vita, bellissima e avvincente, che nasce e si perde tra Berlino, Milano, Londra, Palermo e un cottage nella countryside inglese.

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Francesca, aka Paquita Gordon è una dj scatenata che suona vinili di tutti i colori. Nata a Milano, dove vive, negli ultimi dieci anni è stata in giro qua e là, soprattutto in Inghilterra e in Sicilia. Svolge la professione di dj con un certo successo, all’occorrenza è direttrice artistica per eventi e rassegne musicali e ha fondato l’associazione “il Vulcano” attraverso cui organizza progetti culturali legati ai territori vulcanici, ad esempio a Pantelleria.

Ruggero Pietromarchi è tra le menti di Threes, una società di produzione che ha dato vita al festival Terraforma. Nato a Palermo, ma cresciuto in Veneto tra Verona e Feltre fino all’età di 16 anni, si trasferisce a Roma e poi a Milano dove vive da più di 8 anni.
Dopo aver organizzato una serie di feste all’inizio della sua carriera come curatore musicale chiamate “Techno Portraits” all’Assab One, dal 2014 è mente e direttore artistico del festival Terraforma, quest’anno alla sua quarta edizione.

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Con loro e un’ottantina di fortunati tra giornalisti, carissimi amici dei due selectors, maniaci di musica ed estimatori del festival, ci siamo ritrovati da Shri Ganesh che, oltre ad essere un ristorante indiano in zona Milano Sud, è anche un po’ la casa e il luogo di ritrovo per l’entourage storico di Whiskey & Dischi. Qui ci siamo gustati un’ora di musica unica che vi riportiamo di seguito con la tracklist dei pezzi e alcuni estratti della conversazione tra Paquita e Ruggero.
In questa conversazione ascolterete e leggerete la storia di un’amicizia attraverso i pezzi che hanno sancito i punti salienti di un rapporto che dura da dieci anni e che ha dato vita, tra le varie cose, a Whiskey & Dischi.

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RUGGERO PIETROMARCHI

Questo è un disco che ho rubato dalla libreria di Ferdinando, la persona che ci ha presentati. Ferdinando ha avuto in regalo questo disco da Paquita, Paquita ed io abbiamo vissuto insieme e questa è la colonna sonora di Twin Peaks che per noi è stata una serie importantissima e volevo farvi ascoltare questo brano che si chiama “Dance of the Dream Man” che è il brano che compare ogni volta che compare Bobby, un po’ il playboy della saga e mi ricorda un po’ Paquita.

Ruggero Pietromarchi
plays
Angelo Badalamenti – Dance of the Dream Man

 

PAQUITA GORDON

Questa è una storia un po’ cronologica, siamo partiti dall’inizio, e io andrei immediatamente a quello che è stato dopo questo disco. Nella stessa casa in cui ascoltavamo questo bellissimo vinile di Twin Peaks, una volta mi sono ritrovata a vivere due settimane a casa di Ruggero e Ferdinando e portai una collezione di cassette e aprofittai del mangiacassette di Ruggero e Ferdinando per sfogarmi e ballare con loro qualcosa che non ci dimenticheremo mai.

Paquita Gordon
plays
Lucio Dalla – Balla Balla Ballerino
https://www.youtube.com/watch?v=gYVff0UzALc
 

RUGGERO PIETROMARCHI

Non c’è occasione migliore per ricordarvi come è nato questo progetto Whiskey&Dischi che ormai compie forse una decina di anni. Whiskey&Dischi infatti nasce a Berlino un’estate del 2009/2010 quando entrambi abbiamo passato per caso l’estate lì a nutrirci di dischi. Essenzialmente ci siamo incontrati in un negozio di dischi, lei era lì con la sua compagnia di amici e io ero lì per i fatti miei. Paquita mi invita a casa loro dove c’era questo giradischi, inizialmente l’impronta musicale era abbastanza techno. Era sempre un disco alla volta e un bicchiere di Whiskey, però essenzialmente si ascoltava la musica prodotta da questi ragazzi italiani residenti a Londra e Berlino che adesso vi faccio ascoltare.

Ruggero Pietromarchi
plays
Marieu – The Guardian
(pezzo introvabile on line, ndr)
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PAQUITA GORDON

In un periodo in cui il digitale stava prendendo il sopravvento, noi ci siamo appassionati al vinile perchè abbiamo incontrato delle persone che ci hanno un po’ illuminato e mi hanno spiegato la differenza tra l’utilizzo di un determinato tipo di suono o un altro. Queste persone che sono dei ragazzi veneti, la loro etichetta si chiama Restoration Records, Lucretio e Marieu, ci hanno insegnato ad andare nei negozi di dischi, a riconoscere i dischi ed erano queste le persone con cui ci riunivamo a Berlino in questa casa e queste sessioni di ascolto non erano solo un momento di svago, ma erano occasioni per farsi spiegare da persone esperte la musica e noi ci siamo innamorati di questa cultura. Come è nato esattamente Whiskey&Dischi? Passavamo tutta la giornata in negozi di dischi e compravamo tanti dischi, arrivavamo a casa e nessuno di noi aveva voglia di andare a ballare, avevamo solo voglia di ascoltare i dischi comprati tutto il giorno. A turno, molto democraticamente, ognuno poteva suonare il proprio disco, eravamo una decina di persone, un gruppo di amici, avevamo del Whiskey a casa e abbiamo detto stasera non usciamo e facciamo “whiskey e Dischi” e ci è venuta proprio come una frase spontanea, non è uno slogan pubblicitario o qualcosa che ci siamo inventati in modo pianificato, era il nostro modo di stare insieme e ascoltare la musica.
Adesso suonerò un disco che è prodotto non solo dai Restoration Records, ma è prodotto da altri loro due collaboratori che dirigono un’etichetta discografica chiamata LiveJam Records ed è il primo remix mai stato fatto ad una traccia di Moodymann e unisce queste quattro persone Lucretio, Marieu e i due LiveJam Records che sono stati i miei personali mentori.

Paquita Gordon
Plays
Moodymann – I Can’t Kick This Feeling When It Hits

 

RUGGERO PIETROMARCHI/PAQUITA GORDON

Dopo aver inventato così per scherzo questo nome Whiskey & Dischi, uno dei nostri amici, che è stato uno dei grafici con cui ho lavorato per tantissimi anni, si è messo, mentre ascoltavamo una canzone, a disegnare su un foglio A3 questo logo e guardando, guardando, lui aveva traslato in immagine quello che noi vivevamo in musica e ha appeso questo foglio sul frigorifero di questa casa. Questo foglio lo abbiamo regalato ai proprietari di casa, peccato che x mesi dopo ci è venuta voglia di organizzare un Whiskey & Dischi veramente, non più un momento casalingo, ma un modo per esternare al pubblico quello che stavamo condividendo tra amici e avevamo bisogno del disegno per cercare di realizzare una locandina che potesse rappresentare il nostro lavoro. Cosa ho fatto? Mesi dopo ho preso l’aereo e sono tornata a Berlino per andare a “rubare” dal frigorifero questo disegno che poi è diventato una grafica che ci ha accompagnato per sette anni ed è stato un po’ il marchio del nostro lavoro e questa canzone che suonerò adesso è la canzone che suonava mentre questo disegno veniva realizzato.

Paquita Gordon
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Rhythm & Sound – Smile

Ruggero Pietromarchi
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Theo Parrish – Smile

PAQUITA GORDON

Ricapitolando la storia, tutto inizia nel 2009, la nostra esplorazione musicale prosegue, io nel frattempo vivo a Londra, Ruggero vive a Milano, ognuno prosegue le sue ricerche personali che spesso hanno trovato, casualmente, dei punti in comune. A Londra andavo al Plastic People dove una volta al mese, Theo Parrish aveva una residenza con un set di sei ore di fila ed io, una volta al mese, ero fissa presente lì e la cosa più interessante era come lui riuscisse a remixare qualsiasi genere di musica inglobando, in un set da dancefloor, musiche non da dancefloor. Ascoltare un pezzo jazz degli anni ‘30 in un club per me era una forma quasi rivoluzionaria di ascoltare la musica. C’era questo contrasto di far arrivare il suono delle vecchie musiche attraverso le nuove tecnologie. Nel momento in cui mi occupavo di mettere in piedi Whiskey&Dischi, mi sono detta ok, proviamo questa sfida, proviamo a creare un evento dove riusciamo a far ballare le persone ma senza musica elettronica, proviamo a ricreare una connessione con la musica organica e abbandoniamo quello che è/era il nostro contesto culturale del momento e così abbiamo cercato di proporre al nostro pubblico musiche che non fossero elettroniche e siamo riusciti nell’intento e le cose sono andate bene. Adesso vi suonerò un disco che è stato un po’ il simbolo dei primi dischi and whisky che abbiamo organizzato.

Paquita Gordon
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Timmy Thomas – Take Care of Home

Di sequito il resto della tracklist

My Mine – “Hypnotic Tango” [Ruggero]

Augusto Martelli – “Djamballa’” [Paquita]

Crystal Waters – “Gipsy Woman (she’s homeless)” [Paquita]

Denny Krivit – “Feeling James” [Ruggero]

The Oscar Peterson Trio – “D&E” [Paquita]

Qui di seguito ora gustati tutta la diretta!