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Un’estate elettrica, cannibale, cinetica, performativa, femminista, mitologica…

Centrale Fies apre al pubblico dal 26 maggio, tre mini festival e una mostra collettiva

Scritto da Redazione Venezia il 26 maggio 2022
Aggiornato il 14 giugno 2024

CollettivO CineticO

Foto di Marco Davolio

Centrale Fies inaugura l’apertura al pubblico il 26 maggio con una serie di appuntamenti legati alle arti performative e visive che prendono forma in tre momenti distinti: Un Weekend Cannibale da Sogno (27-29 maggio), apap-Feminist Futures (17-19 giugno), Live Works Summit (1-3 luglio).

Ad accompagnare questa triade, nel primo weekend, il centro dedicato alle arti contemporanee, già da giovedì, inaugura  KAS, mostra collettiva che vede le opere di Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache, Alessandra Ferrini, Belinda Kazeem-Kamiński, Alfeno Liboni, Vanja Smiljanić a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna: terzo episodio di “Trilogia anti-moderna”, ciclo di esposizioni che Centrale Fies dedica alla relazione tra gli oggetti e le loro attivazioni. KAS riflette sulla funzione delle città mitologiche e delle urbanità immaginarie come processi fondativi delle comunità, a partire da una leggenda territoriale che narra di un’antica città sepolta sotto Fies.

UN WEENKEND CANNIBALE DA SOGNO

Dal 27 al 29 maggio la performance e la danza tornano protagoniste, un momento lungo tre giorni per incontrarsi, respirare, mangiare, dormire e sognare, dove muoversi o stare assolutamente immobili: «Sarà un fine settimana che ramifica a partire dal Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO» afferma la coreografa Francesca Pennini «un focus sulla compagnia che diventa esercizio di evasione in ambiti altri. Sarà un invito all’esperienza diretta, alla complicità, al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale della relazione con spettatrici e spettatori».

Sarà possibile assistere a performance e opere di Alessandro Sciarroni, 19’ 40’’, Danilo Correale, CollettivO CineticO, ascoltare il filosofo Paolo Pecere, visitare la mostra personale di Binta Diaw, dal titolo The Land of Our Birth is a Woman, che racconta delle relazioni ancestrali tra natura e corpi femminili. In uno spazio inatteso sarà possibile anche interagire con Sevy: The Collective Houseplant di SINTETICO (Marco Calzolari) che invita utenti e visitatori a comunicare -fisicamente e da remoto- con una pianta, allo scopo di sollevare interrogativi sulla questione ambientale.

CollettivO CineticO_WOW foto di Salvatore Laurenzana

APAP – FEMINIST FUTURES

La programmazione riprende dal 17 al 19 giugno. Centrale Fies riporta nei suoi spazi la rete europea di apap – Feminist Futures. Progetto ispirato ai concetti di femminismo intersezionale, apap immagina futuri ripensando i corpi; i nostri, gli altri, quelli più fragili, quelli animali, quelli vegetali e anche quelli che dimentichiamo esserlo come l’aria, l’acqua o la terra stessa. Curato da Barbara Boninsegna con Filippo Andreatta, artista e curatore, il programma include un’ampia selezione di performance e installazioni ma anche dibattiti e incontri tenuti da artiste e artisti internazionali prodotti e sostenuti dalla rete apap ma non solo: Chiara Bersani, buren, Silvia Calderoni/Ilenia Caleo, Naomi Velissariou, Muna Mussie, Selma Selman, BABA ELECTRONICA. Durante le tre giorni, legata alla visione della programmazione performativa e da quest’anno aperta al pubblico, avrà luogo la Feminist Futures School, condotta da ricercatrici ambientali, sociologhe del lavoro, artiste e artisti, tra cui Angela YT Chan, Florinda Saieva / Farm Cultural Park, Muna Mussie, Harun Morrison e OHT.

LIVE WORKS SUMMIT 2022

Dall’1 al 3 luglio per LIVE WORKS SUMMIT 2022, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, si incontreranno gli alumni della scorsa edizione con i nuovi sette selezionati tramite la call internazionale di quest’anno. I nuovi fellows inizieranno un periodo di residenza collettiva e di free school – aperta a chiunque voglia parteciparvi previa iscrizione – focalizzato sulla ricerca e lo studio, condotto dal team curatoriale insieme a Gaia Giuliani (ricercatrice, docente associata in Filosofia Politica), Patricia MacCormack (filosofa, scrittrice e curatrice), Valentina Desideri (artista e curatrice, attualmente PhD al Social Justice Institute presso University of British Columbia, Vancouver) e Denise Ferreira da Silva (filosofa, scrittrice e filmmaker).

In occasione del summit sarà possibile assistere alle performance degli alumni di LIVE WORKS 2021: Sergi Casero, Gabbi Cattani, Selin Davasse, Joannie Baumgärtner, Ivan Cheng, Ada M. Patterson & Clementine Edwards, Silvia Rosi. Ad accompagnarli quattro special guest, Philippe Quesne, Omar Souleyman, Giulia Crispiani, Alok Vaid-Menon.