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WALK IN STUDIO #3

Il festival degli studi d’artista

Scritto da Annika Pettini il 5 ottobre 2021

Beyond Studio

Dal 5 al 9 ottobre torna in città Walk In, il festival dedicato a uno dei luoghi più affascinanti della storia: gli studi degli artisti. Presente in città da qualche anno, è diventato un momento di scoperta e confronto, di opportunità per gli artisti più giovani o quelli appena arrivati in città, di aprire la porta e far entrare nel cuore del proprio lavoro, chiunque scelga di approfondire.
Milano è una città complessa, che richiede grandi quantità di energia e mobilità, mentre l’arte molto spesso attinge esattamente alle dinamiche opposte. Riflessione e lentezza. Un tempo di vita e creazione altro che nutre e viene nutrito nei luoghi di produzione: gli studi degli artisti, che diventano dei gusci, porte su piccoli mondi altri.
Negli anni i progetti negli studi si sono rafforzati, diventato brevi mostre, racconti più ampi che riuniscono frammenti di una comunità, dove artisti invitano sensibilità affini per esporre insieme le loro ricerche. Da quest’anno il festival ha inaugurato anche Nuove opportunità – ovvero una sezione dedicata a piccole call curate, progetti aperti che si affidano alle capacità di chi decide di candidarsi o aderire. Una modalità che si affianca alle proposte spontanee, per dare ancora più forma e coesione alla comunità dell’arte, che affronta un periodo di forti cambiamenti e forse sente il bisogno di raccontarsi di più, di esistere in modo più pregnante all’interno del tessuto sociale e urbano.

Come ogni anno il festival organizza la città per zone permettendo a tutti di muoversi più liberamente spingendosi anche in luoghi più marginali. La programmazione è ampia e inclusiva e abbiamo scelto qualche spunto per voi, che si susseguono nei giorni della settimana. Si parla di editoria indipendente e di comunicazione da Andstudios in collaborazione con Selfself Books, mentre Terminus Digital Art, con Lidia Bianchi e Silvia Bigi raccontano tutto quello che accade “prima” della fine di un lavoro: la ricerca, le prove, gli appunti e gli scarti. Nuovissimi sulla scena degli studi d’artista arrivano i Tretre, che aprono le porte per presentare le loro ricerche in città, mentre i più navigati Armenia Studio confermano la loro presenza e la loro voglia fare aprendosi a nuovi progetti inclusivi. Molti di questi artisti arrivano proprio da Viafarini che riconferma i suoi open studio per tutta la settimana; apre il nuovo spazio di T-space che torna anche con la residenza t-ospita e, sempre tra le residenze, il progetto di Non riservato. Tra le collettive di artisti che si mettono in dialogo: Spacca Studio con I’m not sure (will I ever be?), Bazar e Fest*, mentre a Spazio Florida, oltre alla mostra, giovedì 7 ottobre verrà presentata la pubblicazione Brass – The Typeface – The film director, curata da Fantasia Type (Michele Galluzzo + Franziska Weitgruber) ed edita da Press Press. Altro grande momento che scava tra l’archivio, il contemporaneo e la storia, Compulsive Archive, con un progetto a lungo termine tra musica e editoria.

Speriamo che la spontaneità e la voglia di confrontarsi la facciano da padroni.