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ZERO MANIA: Martesana secondo L I M

Una playlist per muoversi, per alzarsi, per correre (se necessario)

Scritto da L I M il 23 febbraio 2021
Aggiornato il 24 febbraio 2021

Martesana è un rifugio, un posto accogliente. Prima non la consideravo così, ma fa molto “casa”. Le persone sono carine, nessuno ti romperà mai. Martesana è tranquilla e dà molto spazio per se stess*. Ritornare qui fa sentire la presenza di un quartiere vitale, abitato da persone diverse che si aiutano e si trovano vicine, andando oltre tutte le differenze culturali. È un quartiere popolare, sincero, autentico, magico.

La playlist che ho fatto è energica, una spinta a fare un passo in più. Che sia verso la costruzione/decostruzione non ha importanza. È un gesto per muoversi, per alzarsi, per correre se necessario. Per muovere il proprio corpo sopito e schiacciato dai pensieri. È un modo per dire “ci sono”. Un modo per sentire la propria presenza fisica e mentale che si traduce in un flusso costante che tra partenze e arrivi, falsi o veri che siano, si muove nella musica da clubbing, che strizza l’occhio a ciò che rimane ma anche a ciò che non ci sarà più. É un percorso dentro se stessi e l’identificazione di un io che è agitato e nervoso, in divenire.

L I M
Fluidità e minimalismo al servizio dell’elettronica (cantata). L I M è bassi profondi, synth pop magico e abissale e una cura dei dettagli che investe ogni aspetto delle sue produzioni (chi ha detto RIVA?), dalle collaborazioni – l’ultima, molto bella, con Giungla – ai video fino ai progetti speciali. È così che l’artista ex Iori’s Eyes ha creato una propria identità riconoscibile e mai sopra le righe, che mescola sogno e realtà virtuale, confermando l’antico adagio in cui tutti noi crediamo fermamente: less is more.